Ecco contro cosa combatte Mercedes

Natale LiVecchi Autore Auto

Nonostante quella dei microchip sia una crisi piuttosto consistente in questo ultimo periodo, non è il problema più grande che Mercedes deve fronteggiare ormai da diversi anni. Ce n’è infatti uno più importante che rappresenta un vero e proprio mal di testa per il costruttore tedesco, con tutti i conseguenti danni che ne derivano. Il Costruttore della Stella combatte, instancabilmente, contro la contraffazione.

Mercedes è uno dei marchi che ha sofferto per decenni un grosso problema. Accanto alle problematiche oggi causate dalla crisi dei microchip, possiamo ammettere che esiste una condizione ancora più grave che minaccia il costruttore tedesco; parliamo difatti della instancabile lotta che pare si riproduca velocemente e a macchia d’olio. Il Costruttore della Stella ospita reparti sconosciuti alla grande maggioranza ma che lavorano quasi nell’ombra per evitare grandi danni commerciali e reputazionali per il marchio: nello specifico, parliamo di ricambi e accessori originali contraffatti.

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I cerchi Mercedes-AMG sono solo uno dei componenti più contraffatti del costruttore tedesco

Gli esperti del Gruppo Mercedes controllano tutti i registri dei brevetti e le entità di proprietà intellettuale per rilevare possibili frodi e, nonostante sia uno dei compiti più ardui, i risultati sono travolgenti. Nel 2021, il costruttore è riuscito a confiscare oltre 1,7 milioni di componenti contraffatti e dotati quindi del marchio della Stella; un impressionante 6% in più rispetto all’anno precedente. Il grosso problema è che queste piattaforme di vendita di componenti false emergono con una certa facilità, quindi appaiono sempre più facilmente, aumentando i fenomeni di pirateria e quindi gli oggetti contraffatti.

Quella di Mercedes contro la pirateria è una vera lotta senza quartiere

I lavoratori di questa sezione studiano al millimetro il “modus operandi” delle contraffazioni, prendendo di mira soprattutto le piattaforme online con sede in Asia, con un notevole aumento odierno di riproduzioni che possono essere considerate quasi dei capolavori ma del tutto esenti dallo standard qualitativo del produttore. Infatti, una delle conclusioni di uno studio interno sottolinea che i due anni di Pandemia da COVID-19 hanno rappresentato una vera e propria esplosione del fenomeno.

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Le pastiglie sottoposte ai test: a sinistra quella falsa e a destra l’originale Mercedes

Lita Silje Janisch che è responsabile di questo reparto, ha sottolineato che “se i prodotti contraffatti finiscono nelle mani dei clienti, possono essere davvero pericolosi, soprattutto con parti rilevanti per la sicurezza”. Il contraffatto permette agli avventori di risparmiare sui prodotti originali che risultano chiaramente più costosi, dagli spoiler alle griglie, ai fari, ai fanali, ai cerchi in lega, agli ammortizzatori, ai filtri e persino alle pastiglie dei freni.

Janisch ha citato anche un caso accaduto l’anno scorso, quando il cofano di un modello Mercedes si aprì a 130 km/h provocando grossi danni al parabrezza. Il proprietario ha affermato di aver danneggiato il marchio, ma l’indagine del rivenditore ha rivelato che aveva sostituito la griglia con una aftermarket, quindi il fermo del cofano non si adattava correttamente all’ancoraggio.

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In questa prova di frenata, in Mercedes, le pastiglie contraffatte allungano lo spazio di frenata

Gli indizi per individuare le contraffazioni sono semplici. In alcuni casi basta vedere le immagini dei prodotti, in altri il venditore propone prodotti di molte marche automobilistiche. Ma ce n’è una che è fondamentale: un prezzo estremamente basso rispetto all’originale. Né la Mercedes, né altri costruttori vogliono sottostare a questa particolare situazione.

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