Detenere una auto è sicuramente un costo per ogni famiglia e per ogni automobilista. Dal carburante, mai come oggi costoso, all’assicurazione obbligatoria. Dalla manutenzione al bollo auto. Inevitabile che tutti mirino al risparmio, perché oggi la crisi economica ha colpito duramente le famiglie. E allora ecco che anche il non pagare il bollo, ed in maniera lecita come previsto da alcune normative vigenti, è una cosa che le famiglie prendono sicuramente in maniera positiva.
Il bollo auto è una tassa regionale e molto cambia in base alla Regione di residenza
Il bollo auto è una tassa di proprietà sui veicoli a motore. Una tassa obbligatoria da pagare annualmente e che grava su tutti i veicoli che un contribuente ha intestati a suo nome al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). In altri termini, il bollo auto non può essere considerato, come molti fanno, una tassa di circolazione, perché con l’utilizzo del veicolo non centra nulla. In pratica il bollo è dovuto a prescindere dall’uso del veicolo. Il bollo è basato sulla potenza del veicolo. Più è grande di cilindrata l’auto, più si paga di bollo. Inoltre è una tassa a carattere regionale. Significa che le Regioni hanno discreta autonomia in materia. Perché possono decidere, sempre dentro le linee guida dello Stato, esoneri, agevolazioni ed altre variazioni in materia. Ed è così che oggi, come si legge sul sito “InvestireOggi.it”, parliamo di un particolare provvedimento chiamato “straccia bollo” che riguarda la Regione Sicilia.
Il bollo auto e le sanzioni per ritardi nei versamenti
Pagare il bollo auto è obbligatorio per gli automobilisti e proprietari dei veicoli. Ed anche il ritardato pagamento non fa altro che aumentare l’esborso. Anche il pagare il giorno dopo l’ultima data utile per il versamento, fa lievitare il costo della tassa. In termini pratici, aumenta l’esborso per chi paga in ritardo. E per chi fa passare troppo tempo, si arriva a cartelle esattoriali e ingiunzioni di pagamento. In parole povere, si rischiano pesanti conseguenze per chi evade il bollo, a prescindere dalle motivazioni di questo mancato adempimento. La cartella esattoriale porta, reiterando il mancato pagamento, a perdere la disponibilità del veicolo, a fermi amministrativi, confische, pignoramenti del conto corrente o stipendio e così via dicendo.
Cosa hanno deciso nella Regione Sicilia
Chi pagherà il bollo auto scaduto precedentemente, entro il 28 febbraio 2023, non subirà l’aumento degli importi doviti. In pratica, niente interessi e sanzioni come invece la normativa vigente prevede sempre. Si chiama “straccia bollo”, un provvedimento che però riguarda solo i residenti nella Regione Sicilia. Un provvedimento varato per venire incontro ai cittadini e per rendere più facile il pagamento e quindi l’incasso da parte dell’Ente regionale a cui i soldi del bollo finiscono. Anche se può essere confuso con lo stralcio previsto dalla nuova sanatoria delle cartelle di Agenzia delle Entrate Riscossione, parliamo di un provvedimento diverso. Lo stralcio riguarda le cartelle esattoriali, anche quelle del bollo, ma non ha collegamenti con lo straccia bollo della Regione siciliana.
Come funziona la misura
Sul portale istituzionale della Regione siciliana, la misura viene spiegata nel dettaglio. Si sottolinea infatti che l’agevolazione chiamata proprio straccia bollo riguarda i residenti nella Regione Sicilia. E si fa riferimento ai bolli già iscritti a ruolo, per gli anni di imposta 2016, 2017, 2018 e 2019 e le posizioni debitorie della tassa automobilistica regionale, non ancora a ruolo, per gli anni di imposta 2020 e 2021. Lo straccia bollo riguarda anche i contribuenti che hanno richiesto o si accingono a richiedere la rateizzazione. Si tratta di contribuenti che possono sfruttare questo vantaggio offerto sempre dalla Regione, per debiti superiori a 2.000 euro se riferiti al quadriennio che va dal 2016 al 2019.
Quando sfruttare lo straccia bollo?
L’agevolazione della Regione Sicilia ha già le date prestabilite e le sedi dove andare a versare per i contribuenti interessati a farlo. Le sedi sono le delegazioni Aci e le agenzie di pratiche auto autorizzate nelle nove province siciliane. E per gli interessati la data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 28 febbraio prossimo.