DS, come cambia il design interno dei suoi modelli elettrici

M Magarini

La tecnologia più avanzata si impossessa degli interni dei marchi Stellantis. In primo luogo, Lancia ha presentato un design avanzato per la sua nuova generazione di modelli, ben più futuristico rispetto alla nuova Peugeot 3008, ora è il turno di DS. Il marchio premium è altrettanto impegnato a introdurre soluzioni che guardano al domani, con un imponente schermo sul cruscotto.

I francesi di DS non hanno avuto altra scelta che prendere atto di quanto i potenziali clienti considerano oggi imprescindibili per l’acquisto di nuove auto. Le proposte recenti si distinguono per i grandi schermi, occupanti praticamente l’intera plancia, il gadget preferito. Mercedes è stato il primo brand a trasformare gli interni in un enorme display end-to-end e tanti altri si sono uniti a lei nel giro di poco.

In Stellantis non è passata un’eternità da quando Lancia ha gettato le fondamenta, mediante un design tuttora parecchio futuristico ma capace sulla carta di ammaliare il pubblico di riferimento. Inoltre, pochi giorni fa il Leone ha presentato un monitor della bellezza di 21 pollici, che debutterà a bordo della futura Peugeot 3008. Rimanere indietro nella corsa ha solo una conseguenza importante: perdere una fetta di acquirenti. Di conseguenza, DS si è alla fine adeguata ai messaggi inviati dal pubblico e svelato il design degli interni, che verrà implementato nei suoi futuri modelli, soprattutto quelli elettrici.

Gli sforzi profusi dal conglomerato italo-franco-americano nell’elettrificazione sono assodati. Giusto per rinfrescare un po’ la memoria, nel corso di un incontro con gli azionisti nel marzo 2022 il top manager Carlos Tavares ha fissato dei chiari obiettivi: entro il 2030 la totalità delle vetture commercializzate nel Vecchio Continente sarà bev, mentre negli States ci si “limiterà” al 50 per cento. Un’accelerata dettata pure da forze di causa maggiore, date le direttive della Commissione Europea, la quale, a partire dal 2035, farà entrare in vigore il bando sulle endotermiche. Tuttavia, già il 1° luglio 2025 sarà una tappa cruciale nell’industria automotive. Difatti, a partire da allora varrà il nuovo sistema di omologazione delle emissioni Euro 7.

I paletti stringenti decretati dalle istituzioni comunitarie hanno fatto storcere il naso a parecchi. Secondo lo stesso Tavares, il costo da mettere in preventivo per rispettare i paletti sarebbero troppo elevati e ciò va, ovviamente, a mettere ulteriore frenesia nella transazione ecologica.

Luce, colore, forme e materiali, chiavi dei futuri interni di DS

Thierry Métroz, capo del reparto design di DS, non ha avuto altra scelta che cedere alle crescenti pressioni, e quasi ritrattare delle dichiarazioni che ancora risuonano quando un anno fa definì “stupidi” i maxischermi che dei brand concorrenti adottavano. Il francese aveva ragione su un fattore: l’aspetto sporco dello schermo nel momento in cui è spento, lasciando una moltitudine di impronte digitali sul pannello. Ha ammesso l’importanza della sfida di offrire al guidatore le informazioni più complete, da lì il netto cambio di passo.

Il designer d’oltralpe ha rivelato lo studio di design “Mi 21” che punta al lotto di modelli DS Automobiles del prossimo decennio, con un grande display che si erge orizzontalmente da un’estremità all’altra del parabrezza, anche ruotando alle estremità. Inoltre, il volante presenta una forma trapezoidale e l’estremità del tunnel centrale è stata ridisegnata per diventare un tablet trasparente con pulsanti a sfioramento. Un’impostazione che concepisce nuovi concetti strettamente correlati come i colori, i materiali e le finiture tipiche dei modelli di maggiore caratura.

DS trasformerà gli interni dei suoi futuri modelli a partire dal 2030

Métroz ha evidenziato che le nuove tecnologie e piattaforme costituiscono un’opportunità per ridefinire il concetto dell’abitacolo, non solo per via dei maggiori spazi e abitabilità dei veicoli elettrici, ma pure per concetti come i volumi, la luce – naturale e artificiale – o il suono. Un insieme che aumenta il comfort dei passeggeri grazie ai cm in più a disposizione, all’allargamento della superficie vetrata e all’utilizzo di fonti di luce ambientale o dell’isolamento acustico dall’esterno.

Spesso con le ev il discorso tende a cadere sugli aspetti critici, quali l’elevato prezzo d’acquisto, le poche infrastrutture di ricarica presenti lungo le strade pubbliche e l’autonomia talvolta carente. In realtà, ci sono pure dei fattori positivi, che meritano di essere presi in considerazione e sfruttati. Il frutto delle nuove opportunità concesse, sul versante degli interni, potrà essere constatato nelle produzioni DS a partire dalla fine del decennio.

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