DS, il marchio premium francese di Stellantis, si appresta a lanciare una nuovissima auto elettrica di punta per inaugurare un’era inedita in cui venderà esclusivamente plug-in hybrid e full electric. Avvistata durante i test invernali in vista del lancio previsto all’inizio del 2025, andrà a prendere il posto della DS 9 con una carrozzeria fastback rialzata. Dal punto di vista estetico, richiamerà il nuovo crossover Peugeot e-3008, anche se è lecito immaginarsi dotazioni di caratura superiore.
Il maggiore status del brand, collocato accanto alle italiane Alfa Romeo e Lancia nella scala piramidale di Stellantis, spinge a credere in ciò. La linea del tetto appare più aggressiva rispetto alla futuristica showcar Aero Sport Lounge, descritta dal capo designer DS, Thierry Métroz, come un preludio alle prossime creazioni e un manifesto per vetture di lusso maggiormente sostenibili.
DS 9: i preparativi dell’erede
L’esemplare in questione sarà il primo dei due a entrare in produzione presso lo stabilimento del gruppo a Melfi. Condividerà l’architettura con il successore della Opel Insignia, la STLA Medium, introdotta sulla già menzionata e-3008, destinata ai prodotti tra i 4,3 e i 4,9 metri di lunghezza. Essa consentirà di raggiungere potenze tra i 215 CV e i 382 CV nell’elettrico, mediante un singolo motore, collocato sull’asse anteriore, o due motori, così da dare vita alla trazione integrale. Attualmente offre una capacità della batteria fino a 98 kWh, per un’autonomia massima di 700 km nel ciclo WLTP.
Tuttavia, le rilevazioni vanno prese con le opportune precauzioni, in quanto influenzano anche fattori esterni. Ad esempio, le condizioni meteorologiche e delle strade attraversate hanno un peso specifico non indifferente. Lo stesso vale per il comportamento su strada del guidatore. L’efficienza energetica, anziché le prestazioni puramente, sarà probabilmente la priorità della futura vettura. Con i miglioramenti della densità, le parti incaricate di occuparsene tenteranno di superare i limiti attuali.
L’ex CEO del brand, Béatrice Foucher, ha dichiarato che gli interni prenderanno ispirazione dal prototipo MI 21 presentato lo scorso giugno. Caratterizzato da una personalità unica e accattivante, l’abitacolo mostrava pannelli porta e sedili in tessuti simili alla seta. Nel poggiapiedi figurava un unico grande altoparlante per ridurre il cablaggio, infotainment e cruscotto proiettati su un ampio pannello in vetro, invece di un maxi-display.
La gestione sarebbe dovuta avvenire tramite gesti e comandi vocali. A prescindere dalla forma finale, la DS del domani rappresenta un pilastro del brand transalpino. Finora il brand ha faticato a ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama automotive. Di conseguenza, Foucher ha ceduto la poltrona di CEO lo scorso luglio a Olivier François, capo di Fiat e Abarth.