Dramma soldi per i Comuni: autovelox limitati da Cassazione e decreto Salvini, c’è chi vuole fare il furbetto

Ippolito Visconti Autore News Auto
Dopo gli anni d’oro per i Comuni, coi soldi a palate fatti con gli autovelox (leciti, colpa di chi corre troppo) messi per migliorare la sicurezza stradale, ecco il momento nerissimo.
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Dopo gli anni d’oro per i Comuni, coi soldi a palate fatti con gli autovelox (leciti, colpa di chi corre troppo) messi per migliorare la sicurezza stradale, e con i quattrini presi dallo Stato, ora è un momento terribile: autovelox limitati da Cassazione e decreto Salvini, tagli da Roma. Senza questo denaro, saranno mesi terribili per le amministrazioni locali. La batosta più grossa si ha con lo stop ai velox non omologati imposto dagli ermellini. Siccome tutti i velox sono non omologati, allora tutte le multe sono nulle. C’era la speranza che il decreto Salvini risolvesse le cose ma lascia tutto così com’è: non dice che i velox sono tutti regolari perché omologati. Terza legnata: dalla capitale sforbiciate per i trasferimenti economici ai sindaci. Non si vede all’orizzonte la soluzione. Qualcuno, un po’ furbetto, dice che il decreto autovelox di Salvini parla di apparecchi omologati o approvati, e quindi il problema non ci sarebbe più. Bugia: la questione resta sul tavolo, in quanto la Cassazione impone di seguire la fonte primaria, che è il Codice della strada. Il quale stabilisce che serve l’omologazione, la certificazione legale. Dopodiché, con calma, si parlerà di approvazione.

Ma il peggio potrebbe ancora arrivare: telecamere delle Ztl nel mirino

Comunque, potremmo essere solo all’inizio. I velox non omologati non valgono. Le telecamere delle Ztl valgono? Sono omologate per legge? Hanno la certificazione legale? Occhio: dopo i Comuni che spengono i velox non omologati, potrebbero arrivare i Comuni che spengono eventuali telecamere non omologate delle Ztl. Sarebbe una seconda terribile sforbiciata: 93 euro a multa, con spese di notifica.

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Spending review infernale per i Comuni 

“Le modalità con le quali il ministero dell’Economia intende applicare ai Comuni la spending review prevista dalla legge di bilancio aggravano tutte le nostre peggiori preoccupazioni”: lo ha detto il presidente dell’Anci (Associazione Comuni), Antonio Decaro. Che definisce “una decisione paradossale e irragionevole” quella del governo Meloni: taglio delle risorse di parte corrente penalizzando fortemente i Comuni che hanno ricevuto i finanziamenti del Pnrr e sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche”. Conclusione: ci saranno “gravissime conseguenze per la gestione delle opere pubbliche tanto attese dai cittadini”, dice l’Anci. 

Dove trovare denaro

Adesso si apre la caccia al tesoro: i Comuni hanno bisogno di tanti, tantissimi soldi. Dove li prenderanno? Frenetica ricerca di denaro in corso. Qualche novità in arrivo di certo.

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