DR si allea col colosso cinese Dongfeng: protagonista il brand inglese Tiger

Ippolito Visconti Autore News Auto
E quattro: dopo le partnership con Chery, JAC e BAIC, l’italiana DR si allea col colosso cinese Dongfeng per tutta l’Europa
DR si allea col colosso cinese Dongfeng maerchio Tiger

E quattro: dopo le partnership con Chery, JAC e BAIC, l’italiana DR si allea col colosso cinese Dongfeng per tutta l’Europa. Sarà protagonista il brand inglese Tiger per lanciare entro il 2024 tre nuovi modelli frutto della collaborazione con il costruttore di Wuhan.

DR si allea col colosso cinese Dongfeng marchio Tiger 2

DR si allea col colosso cinese Dongfeng: chi è il partner

Dongfeng, fondata nel 1969, è una delle tre più grandi aziende automobilistiche cinesi: oltre alle vetture passeggeri e ai veicoli commerciali, produce componentistica auto. Condividendo le piattaforme cinesi, gli ingegneri italiani sviluppano i modelli in base alle esigenze stilistiche ma soprattutto omologative in Europa. Una ricetta vincente. I modelli vengono prodotti in Cina, e completati nello stabilimento di assemblaggio di Macchia d’Isernia, in Molise. 

Il segreto sta anche nel prezzo basso: attualmente DR detiene il 2,08% di quota del mercato interno. Realizza e commercializza i modelli di vari brand fra cui brand: DR (1.0 EV, 3.0, 5.0, 6.0, pick-up PK8) ed EVO ( 3, 4, 5, pick-up Cross 4). Il network annovera al momento oltre 270 dealer e 300 service center.  

DR si allea col colosso cinese Dongfeng marchio Tiger 3

DR più Dongfeng, quali modelli creati assieme

Primo: una Suv di 4,5 metri con 1.5 turbo benzina da 177 CV abbinato a un cambio DCT a 7 rapporti. A 27.900 euro full optional di serie. Con tecnologia Termohybrid benzina/GPL di DR. Secondo: una monovolume di 4,85 metri con 1.5 turbo da 197 CV a 27.900 euro. Terzo: una multispace HEV 2+2+3 da 5,2 metri (niente prezzo per ora).

I tre modelli avranno sul cofano lo storico marchio inglese Tiger, ceduto già nel 2022 da Jim Dudley alla DR. In più di trent’anni, la Tiger ha prodotto ed esportato in tutto il mondo migliaia di auto stradali e da competizione con una particolarità: l’acquirente le poteva assemblare attraverso la fornitura del solo telaio o del kit completo di montaggio. Invece l’assemblaggio in fabbrica, sulle specifiche del cliente, prevedeva una consegna a 4 mesi. Per esempio la Tiger Super Six del 1990 e la Storm nel 1994.

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