Arriva nelle concessionarie italiane la DR 7.0 2023, il primo suv del segmento D del marchio molisano a sette posti. La generosità degli interni contraddistingue principalmente l’esemplare, adatta soprattutto ai viaggi delle famiglie numerose. Nella gamma si posiziona esattamente sul lato opposto della 1.0. Quest’ultima ospita fino a quattro persone e presenta un vano bagagli da 630 litri, reclinando i sedili posteriori. Inoltre, i dettagli sono interessanti, con materiali e finiture di pregio. Tutto ciò è però contenuto in un corpo carrozzeria molto compatto, l’ideale per muoversi in città e trovare parcheggio negli spazi più stretti. Gli esterni sono, dunque, piccoli e lo stesso, di certo, non può essere detto a proposito della DR 7.0 2023.
Il modello occupa una fascia superiore nella famiglia del produttore di Macchia d’Isernia. Da buon sport utility, consente gli spostamenti anche al di fuori delle città, compresi i sentieri accidentati. Niente e nessuno pare spegnerne le velleità. Non che avevamo dubbi in proposito, perché la compagnia ha già dato prova a più riprese di sapere il fatto suo.
Costituita nel 2006, è riuscita man mano a ritagliarsi quote di mercato, dando fastidio a brand di fama internazionale. In questo articolo ci andremo a soffermeremo sulle peculiarità del D-SUV, il cui arrivo è dietro l’angolo. Innanzitutto, ci focalizzeremo sugli esterni, esaminando in modo approfondito le linee conferite. Dunque, passeremo in rassegna gli interni, a livello di relax garantito e di dotazioni tecnologiche implementate. Per concludere, considereremo il motore e vedremo quali sono le formule finanziarie di acquisto previste.
Indice Show
DR 7.0 2023: gli esterni
Le dimensioni della DR 7.0 2023 mettono quasi soggezione: lunga in totale 4.7 metri, rappresenta l’esemplare di taglia large del portafoglio prodotti. Ecco il prospetto completo:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
DR 7.0 2023 | 4.700 mm | 1.860 mm | 1.705 mm |
Allo scopo di contenere le spese, viene ripetuta la solita formula, che prevede di basarsi su un veicolo cinese. Nel caso specifico, si prende a riferimento la Chery Tiggo 8. Diversamente dal solito, ne prende, però, in maniera netta e decisa le distanze. Ha il merito di assumere un’identità chiara, impossibile da confondere con il resto dell’assortimento DR. Dei punti in comune la avvicinano alla meno prestante 6.0, in sostanza la sua declinazione a cinque posti.
La presentazione ufficiale ha avuto luogo nel corso di un evento prestigioso sulla scena nazionale. Trattasi del Milano Monza Open-Air Motor Show del 2022, meglio noto con l’acronimo MIMO. La forte affluenza ha spinto a far ricadere la scelta proprio su tale cornice. L’opportunità di arrivare a un ampio bacino di visitatori ha indotto i piani alti a preferirlo di un evento ad hoc. Una mossa coi suoi pro e i suoi contro. Sebbene dovesse condividere la ribalta con diversi altri veicoli, ha avuto una cassa di risonanza superiore rispetto a una manifestazione apposita. Andare a raccontare in modo approfondito il look del veicolo stranisce, in un certo senso. Difatti, mai prima nella sua pur giovane storia l’azienda aveva pensato di lanciare un suv a sette posti. Ma c’è sempre una prima volta e le incoraggianti previsioni degli analisti hanno trasmesso coraggio al management societario.
La zona anteriore, mantenuta tale e quale alla 6.0, si allontana di parecchio dalla Chery Tiggo 8. Lo abbiamo detto in precedenza: la base è quella cinese; tuttavia, lo stile è al 100 per cento DR, solo con dimensioni maggiori. La clientela che desiderava uno sforzo sotto questo punto di vista ne rimarrà piacevolmente colpita. Con il passare del tempo, la Casa ha acquisito una personalità distintiva, che, piaccia o meno, consente di riconoscere subito la provenienza di ciascuna new entry in listino. Meno marcate sono le differenze inerenti al “lato B”: i fanali a LED sono pressoché identici. Si capisce che è una DR giusto per il logo della casa asimmetrico applicato sul portellone. Anche qui il “legame di sangue” con la 6.0 si nota eccome. La differenza è data dal taglio diverso conferito alle portiere: inevitabile, poiché include una terza fila di sedili.
Gli interni
Con sette posti a disposizione la DR 7.0 2023 segna un primato assoluto per il marchio molisano. Messa a confronto della 1.0 (che di difende, comunque, in maniera egregia con i suoi 4 posti), mette a loro agio sia il conducente sia i passeggeri. La spaziosità e il comfort generale è di assoluto livello, in linea con le richieste avanzate dal pubblico di riferimento. Un pubblico anche nuovo, i cui gusti sono stati presi in rassegna dal reparto addetto al marketing.
Il positivo riscontro ottenuto è stato lo stimolo necessario a invadere un sentiero mai esplorato. Tutto ciò nonostante la concorrenza sia ben più agguerrita rispetto ad altri segmenti. Se la 1.0 mette piede in quello A, abbandonato progressivamente dalle rivali, chiunque intende partecipare alla corsa di “re dei suv”. La funzionalità e la dinamicità del mezzo attirano come mosche la platea italiana. Gli ultimi dati sulle immatricolazioni ribadiscono l’ampio consenso popolare.
Uno degli aspetti chiave è poi la tecnologia. In recenti sondaggi condotti da realtà specializzate, è emerso che l’infotainment e la sicurezza influenzano, e di parecchio, la scelta dei conducenti. Addirittura, a volte fanno pendere l’ago della bilancia. L’allestimento della DR 7.0 2023 è di ottimo pregio, comprensivo di:
- cerchi in lega da 18 pollici;
- interni in eco pelle;
- tetto panoramico con tettuccio elettrico;
- climatizzatore automatico bi-zona;
- sensori di parcheggio;
- sistema di telecamere a 360°;
- touchscreen adibito all’infotainment da 12,3 pollici compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.
Il pacchetto include, insomma ciò che ci si può aspettare da uno sport utility di fascia D.
Motori e prezzi
Durante il MIMO 2022 i portavoce del Costruttore hanno indicato la data di uscita della DR 7.0 in febbraio-marzo 2023. In listino, almeno all’inizio, è previsto un unico propulsore: un turbocompressore a benzina da 1.5 litri, omologato secondo i più recenti standard delle emissioni (Euro 6D). Il motore sviluppa una potenza di 154 cavalli (114 kW) a 5.500 giri/min, inviata alle ruote posteriori. Commissionato alla ditta Acteco, può essere in alternativa scelto nella declinazione GPL. Se così fosse, la potenza erogata sarebbe inferiore di poco, pari a 149 cavalli (110 kilowatt) a 5.900 giri al minuto.
La filiale di Chery è incaricata alla produzione dei motori e delle trasmissioni. La trasmissione, a differenza della 6.0, non è CVT ma automatica doppia frizione a sette velocità, lo stesso dei 4.0 e F35.
Le modalità di guida sono due: ECO e Sport. Non serve aggiungere che la prima è votata all’efficienza, in termini di consumi e di emissioni di anidride carbonica. La seconda, al contrario, propone uno spunto più sbarazzino, l’ideale per provare emozioni intense al volante. La velocità massima è di 190 km/h.
Analogamente ad altri modelli della DR, le sospensioni sono di ottima fattura: MacPherson all’anteriore, Multilink al posteriore con barra stabilizzatrice antirollio. Al MIMO è stato poi comunicato che da una costola della 7.0 nascerà la Sportequipe 8. Esso si contraddistinguerà per l’impianto ibrido, formato da un propulsore alimentato a Gpl e uno a batteria.
Di seguito, il listino prezzi della DR 7.0 2023:
Versione | Prezzo |
DR 7.0 1.5 Turbo DCT | 32.900 euro |
DR 7.0 1.5 Turbo DCT Bi-Fuel GPL | 34.400 euro |
Il modello è acquistabile anche a rate, aprendo un finanziamento con FCA Bank, il servizio di credito del gruppo Stellantis propone pure servizi accessori a corredo.
La schiera delle concorrenti annovera proposte di assoluto richiamo. Per dimensioni e spirito da familiare le assomigliano la Peugeot 5008, la Nissan Ariya e la Honda ZR-V.