Dongfeng Forthing Xinghai S7, l’auto elettrica con Cx migliore di quello dei proiettili

Dario Marchetti Autore
Il suo Cx, coefficiente di penetrazione aerodinamica, è di appena 0,191
Dongfeng Forthing Xinghai S7

Di Dongfeng si sta parlando molto in Europa, in particolare nel nostro Paese. Le voci di un suo sbarco in Italia continuano infatti a rincorrersi nonostante le smentite rilasciate dalla casa cinese. Nel frattempo, però, è sul mercato domestico che l’azienda propone le sue novità.

L’ultima delle quali è rappresentata dalla Forthing Xinghai S7, una berlina che, almeno stando a quanto dichiarato dalla casa, sarebbe l’auto elettrica di produzione più aerodinamica esistente al momento. Presentata il passato 26 settembre, la berlina vanta dimensioni maggiori della Xpeng Mona M03, ovvero il modello che vanta un Cx di 0,194 con cui i vertici di Dongfeng intendono confrontarsi. Oltre a tutti gli altri presenti all’interno di un lotto ai quali la S7 intende dare fastidio.

Dongfeng Forthing Xinghai S7, il Cx è pari a 0,191

Naturalmente, in sede di presentazione il dato che ha destato la maggiore attenzione è quello relativo all’aerodinamica. Il Cx, ovvero il coefficiente di resistenza o penetrazione aerodinamica della Dongfeng Forthing Xianghai S7, infatti, si attesta soli 0,191.

Interno Dongfeng Forthing Xinghai S7

Per riuscire a conseguire un valore così limitato, la vettura fa leva su un frontale chiuso ed estremamente affusolato. Cui si vanno ad aggiungere un parabrezza inclinato e una coda sfuggente con il lunotto inclinato al massimo. Inoltre, la parte posteriore è stata progetta con un intento estremamente chiaro: limitare al minimo le turbolenze e migliorare per tale via la penetrazione all’aria.

Oltre a questi dettagli, però, i designer hanno dato vita ad un intenso lavoro anche su altro particolari. In tale novero, in particolare, vanno a rientrare le maniglie a filo delle portiere, la chiusura quasi totale dei cerchi, la forma degli specchietti, e il fondo piatto, tale da permettere all’aria di dare vita ad uno scivolamento senza sforzo sotto il corpo vettura. Un lavoro il quale è riuscito a dare forma a un’auto di cui si parlerà sicuramente molto, nel corso delle prossime settimane.

Un Cx migliore di quello dei proiettili

I vertici di Dongfeng, da parte loro, hanno dichiarato, con una evidente soddisfazione, un particolare: l’auto ha un Cx migliore di molti proiettili. Oltre che abbastanza scontata, alla luce del fatto che taluni di essi sono caratterizzati da un coefficiente di penetrazione aerodinamica peggiore addirittura di quello evidenziato dai mezzi pesanti, questa affermazione non sembra però la migliore possibile a livello pubblicitario, in un momento in cui i conflitti in Ucraina e Medio Oriente tornano a preoccupare le cancellerie di mezzo mondo.

Frontale Dongfeng Forthing Xinghai S7

Senza contare un altro fatto non proprio secondario, ovvero che per riuscire a determinare l’efficienza di un auto veicolo oltre al Cx occorre prendere in considerazione anche l’area frontale. Un calcolo quest’ultimo, per il quale occorre tenere in debito conto le dimensioni del veicolo interessato.

Che, per quanto concerne la Forthing Xianghai S7, si attestano a 4,94 metri in lunghezza, 1,92 in larghezza e poco meno di un metro e mezzo in altezza. Il passo raggiunge invece i 2,92 metri. Nonostante vada a sfiorare i cinque metri, la nuova auto di Dongfeng riesce poi a presentare un bagagliaio capiente. È infatti pari a 541 litri, grazie alla particolare forma che distingue la parte posteriore. Un valore quindi di rilievo, ma non certo confrontabile con quello della XPeng Mona M03 con cui vuole competere. Un dato conseguito da quest’ultima nonostante una lunghezza non proprio eccessiva, ovvero 4,78 metri.

Per quanto riguarda il versante della meccanica, la Dongfeng Forthing Xianghai S7 si presenta montando un motore elettrico da 220 CV e 310 Nm posizionato sul retrotreno. Il quale viene alimentato da una batteria al litio-ferro-fosfato (LFP) da 56,8 kWh in grado di regalare alla vettura, 555 chilometri in termini di autonomia. Questo almeno stando ai valori omologati nel ciclo cinese CLTC, che è notoriamente più generoso rispetto a quello WLTP utilizzato in occidente.

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