Disastro nuovi incentivi auto 2024 in Italia: non ci sono ancora

Ippolito Visconti Autore News Auto
Da inizio anno il governo parla di possibili nuovi incentivi auto 2024 in Italia. Dovevano arrivare a gennaio, poi a febbraio, quindi a marzo, a metà aprile.
Disastro nuovi incentivi auto 2024 in Italia

Da inizio anno il governo parla di possibili nuovi incentivi auto 2024 in Italia. Dovevano arrivare a gennaio, poi a febbraio, quindi a marzo, a metà aprile. Al 18 aprile, di ecobonus più forti rispetto a quelli vecchi del 2023 non si vede neppure l’ombra. Perché? Mistero. Forse per la burocrazia che attanaglia il meccanismo, fra un decreto del presidente del Consiglio alla firma di vari ministeri, l’ok della Corte dei conti, il via alla piattaforma. Intanto, le vendite sono paralizzate: nessuno compra macchine, sapendo che arriveranno incentivi per risparmiare.

Disastro nuovi incentivi auto 2024 in Italia

Nuovi incentivi auto 2024: quali sconti per le elettriche

Vediamo gli sconti futuri più gustosi. Fascia 0-20 g/km CO2: il tetto di spesa è però di 35 mila euro più Iva. Senza rottamazione, incentivo a 6 mila euro. Dando dentro una Euro 4, sconto di 9 mila euro. Rottamando una Euro 3 a 10 mila euro. E con una Euro 2 o precedenti a 11 mila euro. Ci saranno 240 milioni di euro di fondi: si bruceranno in fretta, prenotatevi per tempo. Poi ecco l’extra bonus per l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente: possibilità di rottamare un’auto Euro 5 per 8 mila euro di bonus. Maggiorazione del 25% dei contributi per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30 mila euro: jackpot a quota 13.750 euro rottamando un’auto pre-Euro 3. 

Freno al mercato dei possibili bonus che non arrivano

Motus-E fa notare che l’attesa dei nuovi incentivi frena il mercato auto italiano. A marzo, immatricolate 162.842 nuove vetture, in calo del 3,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Giù le registrazioni di auto elettriche (-35,2% rispetto a marzo 2023), con la quota di mercato BEV che scivola nel mese al 3,3% (dal 4,8% di marzo 2023). Segno meno anche nel primo trimestre dell’anno, con le immatricolazioni di macchine a corrente a -19,2% a 13.226 unità e una market share che si ferma al 2,9% (contro il 3,8% di quota del primo trimestre 2023). Così, il parco circolante elettrico si attesta così a 231.575 unità.

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