Qualcosa non quadra dentro Tesla: se il meglio scappa, un motivo c’è. Sreela Venkataratnam, responsabile finance e business operations di Tesla, ha rassegnato pubblicamente le sue dimissioni comunicando la decisione su LinkedIn. Una veterana dell’azienda di Palo Alto, dove lavorava da oltre un decennio. L’abbandono di Venkataratnam segue quelli di Martin Viecha (vice president delle investor relations), Drew Baglino (responsabile powertrain and energy) e Rohan Patel (public policy and business development). Più due licenziamenti, ossia Rebecca Tinucci (senior director EV charging) e Daniel Ho (director of vehicle programs and new product introduction).
Nessuna polemica, ma numeri da vincente
“Dopo 11 anni incredibili, dico addio a Tesla. Riflettere su questo viaggio è stato a dir poco straordinario – dice Venkataratnam -. Sono entrata a far parte del team come Director of Finance Operations a inizio 2013, quando Tesla era un’azienda con meno di un miliardo di dollari di fatturato annuo, una capitalizzazione di mercato di 4 miliardi di dollari e meno di 3.000 auto consegnate in un anno”. Ora, il fatturato annuo sfiora i 100 miliardi di dollari, una capitalizzazione di mercato di 700 miliardi di dollari (raggiungendo 1 trilione di dollari durante la pandemia) e auto consegnate in un anno a oltre 1,8 milioni.
Venkataratnam sostiene di aver avuto il privilegio di contribuire all’avvio della Model S, Model X, Model 3, Model Y, del Cybertruck e alla costruzione di diverse nuove fabbriche. Più i processi per automatizzare completamente acquisto e immatricolazione di auto in numerosi Stati. “Abbiamo anche gestito meticolosamente il flusso di cassa per supportare la nostra rapida crescita ed espansione. Ci siamo assicurati che Tesla potesse investire in operazioni di scalabilità a livello globale, inclusi nuovi mercati in Europa, Cina e molte altre regioni, costruendo così una presenza veramente globale. Abbiamo costruito un’organizzazione di livello mondiale, trasformativa e snella implementando nuovi sistemi e semplificando le operazioni attraverso la gestione degli ordini, le risorse umane, le buste paga, la gestione del tempo e la gestione dei fornitori”.
Robotaxi e Model Y, questi i problemi?
Attenzione al 10 ottobre 2024, quando verranno svelati i robotaxi Tesla. Molti sono scettici. Queste macchine robot hanno solo camere e non con sensori Lidar, chiave dei sistemi driverless. Poi c’è il restyling della Model Y, nome in codice “Juniper”: doveva forse arrivare nel 2024, se ne riparla nel 2025. I crolli in doppia cifra in Europa, Cina e Usa da gennaio a giugno 2024 sono un campanello d’allarme.