In Germania nelle scorse ore è trapelata la notizia che sarebbe stata aperta un’inchiesta nell’ambito del dieselgate contro Stellantis, e più precisamente contro l’ex gruppo PSA. I motori diesel utilizzati da Citroën, Peugeot e anche Mitsubishi sarebbero interessati da questo caso, che continua ad espandersi con il passare tempo.
Dunque il Dieselgate, scoppiato negli Stati Uniti nel 2015, continua a fare scalpore in Europa. Mentre molte class action sono ancora in corso in vari Stati membri, la procura di Francoforte annuncia di aver aperto un’inchiesta contro “l’ex gruppo Psa” nel famoso caso dei motori diesel truccati.
L’ex gruppo PSA, ora confluito in Stellantis, sotto indagine in Germania
Mitsubishi è stata perquisita in Germania l’anno scorso proprio per questo motivo. Adesso anche Peugeot e Citroën sono nel mirino della giustizia tedesca, che segue l’azione portata avanti dalla DGCCRF (Repressione delle frodi) in Francia contro Renault, l’ex gruppo Fiat Chrysler e Peugeot/Citroën. Le prime informazioni legali contro i marchi francesi, nell’ambito del dieselgate, risalgono al 2016, con i casi indagati dai giudici del dipartimento di salute pubblica.
La procura di Francoforte starebbe prendendo di mira in particolare alcuni dipendenti dell’ex gruppo Psa, in un’inchiesta “legata ai motori utilizzati in alcuni Suv” secondo i magistrati, che per il momento non aggiungono altro. Secondo alcune fonti della stampa tedesca, questi dispositivi sarebbero stati forniti da Continental.
Alla fine dello scorso anno, la Corte di giustizia europea (CGUE) si è pronunciata su questa spinosa questione, ritenendo che un “dispositivo che potesse falsare i test sulle emissioni di gas inquinanti fosse vietato dalla legge europea”. Concretamente, questo ha poi aperto la strada a procedimenti giudiziari ufficiali contro PSA, Renault e Fiat in Francia.
Queste indagini riguardano in realtà l’unità diesel 1.6, utilizzata da Peugeot e Citroën e fornita a Mitsubishi su alcuni modelli di SUV. Nel gennaio 2020, PSA ha spiegato che questi motori erano “conformi ai regolamenti”. Vedremo dunque come si evolverà la situazione.
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