Ci sono progetti che non prendono completamente forma nel mondo reale. A volte, rimangono incompleti, suscitando un ineluttabile “e se…?” nella mente dei fan. Il Renault Oroch, pioniere del segmento pick-up di fascia media in Brasile e Sud America, ha visto la luce nel 2015, senza mai approdare in Europa, nonostante sia basato sulla Dacia Duster. Invece di seguire la tendenza generale del brand, i piani alti hanno preferito virare in tutt’altra direzione, limitandosi ai territori emergenti. E nemmeno tale manovra ha sortito gli effetti desiderati, giacché, con il passare degli anni, ha perso terreno da modelli come Fiat Toro e Ram Rampage.
Renault Oroch: la “gemella” della Dacia Duster in versione pick-up
La nuova generazione, prevista per il 2027, prenderà le distanze dalla Dacia Duster e disporrà di un look immediatamente riconoscibile, derivato dal concept Niagara. Partendo da ciò, gli specialisti del rendering di Kolesa hanno provato a immaginare quale potrebbe essere l’aspetto alla presentazione. Volendo, andranno apportate delle modifiche, anche abbastanza rilevanti, nel tentativo di rilanciarne le quotazioni, ma quanto? La perdita di fascino spinge a credere in una svolta marcata, facilmente constatabile dagli appassionati. Stabilire fin dove verrà alzata l’asticella è arduo, ma il bello delle ricostruzioni digitali sta nella possibilità di far volare la fantasia. Niente limiti di budget, niente timori di fallire il test di omologazione stradale, niente scelte obbligate per riscuotere consensi ai crash test.
Nel loro elaborato, i pixel master del portale hanno pensato di trarre ispirazione da un concept di recente introduzione: il Niagara del 2023, adito ad anticipare le linee del pick-up del domani, con dimensioni maggiorate e la piattaforma modulare CMF-B. L’architettura designata consentirà di introdurre versioni ibride, come la tecnologia E-Tech Hybrid 4×4 implementata sulla showcar Niagara, che coniuga un’unità termica mild-hybrid con una elettrica posteriore.
Per quanto riguarda il luogo di produzione, nascerà in Argentina, presso l’impianto di Santa Isabel, mentre il Brasile costituirà il canale di sbocco principale. Sulla pseudo-cugina della Dacia Duster non è nemmeno da scartare a priori il cambio di nome, magari in favore di Niagara. Il compito di pronunciarsi toccherà alla divisione marketing, che valuterà il da farsi sulla base dei pro e dei contro associati.
Le prospettive del Renault Oroch appaiono rosee, specialmente grazie all’introduzione di unità ibride, tali da ridurre l’impatto sull’ambiente. L’ecosistema richiede uno sforzo supplementare, e gli attori dell’automotive intendono abbracciarne la causa, sospinti dai consumatori, più sensibili al tema.
E voi cosa ne pensate? Laddove l’esemplare di serie sia simile all’illustrazione lo riterreste appetibile? Il nostro è un semplice pour parler, giacché la messa in commercio nel Vecchio Continente è da escludere. Posso dirlo comunque, data la confermatissima presenza della Dacia Duster, i cui tratti da SUV convincono i fan.