Il gruppo Renault prevede di perdere gli incentivi francesi della Dacia Spring, l’unica full electric prodotta a Mioveni, in Romania, mentre il governo del presidente Emmanuel Macron sta rivedendo il sistema di bonus. Questa piccola vettura è fabbricata in Cina da JMEV, partner del conglomerato dell’Europa orientale, e si è rivelata un grande successo con circa 42 mila unità immatricolate nel 2023.
Merito di condizioni parecchio allettanti, essendo la BEV più economica in assoluto nel Vecchio Continente, con un prezzo base di circa 21 mila euro in Francia (così come in Italia), che scende a meno di 16 mila euro grazie agli incentivi. La metà delle vendite – riferisce Playtech – avviene sul suolo transalpino, che offre alcune delle agevolazioni più generose per promuovere la mobilità sostenibile nel Vecchio Continente. Chi acquista una BEV con un valore pari o inferiore a 47 mila euro riceve un bonus di 5 mila euro, oltre agli incentivi legati alla rottamazione basati sul reddito.
Dacia Spring: possibile aumento di prezzo per la perdita degli incentivi in Francia
Rispetto agli italiani, il pubblico francese sembra essere più aperto a considerare le soluzioni di mobilità sostenibile, anche a causa del notevole divario nel reddito medio annuo. Secondo l’ultimo rapporto dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), un italiano guadagna 33.855 euro lordi, mentre un francese percepisce 41.540 euro. Come ben sappiamo, scegliere una BEV al posto di un veicolo termico comporta un notevole rincaro, di circa 10 mila euro.
Tuttavia, l’Unione Europea ha avviato un’indagine sui sussidi di Pechino alla produzione di veicoli elettrici, poiché c’è il timore che il mercato europeo sia invaso da modelli più low cost provenienti dalla Cina, ai quali finora la Dacia Spring ha saputo tenere testa.
Questo provvedimento era stato richiesto con forza dal governo francese, che da tempo esercitava pressioni sulle autorità europee affinché prendessero una posizione al riguardo. In risposta all’annuncio della Commissione europea, le istituzioni d’oltralpe hanno dichiarato di valutare l’impronta di carbonio totale di un veicolo, come contromisura alla Cina, dove la maggior parte dell’energia proviene da centrali elettriche a carbone.
Si è evidenziato che la maggior parte delle emissioni di uno stabilimento proviene dalla fonte di energia utilizzata per alimentare il complesso. L’elenco definitivo delle BEV che potranno beneficiare degli incentivi francesi sarà pubblicato il 15 dicembre. Tuttavia, il direttore finanziario del gruppo Renault, Thierry Pieton, e il capo di Dacia, Denis Le Vot, hanno dichiarato la scorsa settimana di aspettarsi la perdita degli incentivi, il che comporterebbe un aumento dei costi del 25 per cento. Il team sta lavorando diligentemente sulle spese di produzione per compensare questa perdita.
Lanciata sul mercato europeo nel 2021, la Dacia Spring ha catturato l’attenzione grazie al suo prezzo accessibile e alla natura ecologica. Un’opzione di mobilità elettrica conveniente, rendendo l’ecologia più accessibile per un’ampia gamma di consumatori. Con una batteria di dimensioni adeguate, offre un’autonomia sufficiente per gli spostamenti urbani e per i pendolari, contribuendo all’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio. Incarna la tendenza in crescita verso BEV accessibili e la ricerca di soluzioni sostenibili nel settore automobilistico.