Il mercato delle auto elettriche economiche è in continua evoluzione e Dacia si prepara a rivoluzionare il segmento con la nuova generazione della Dacia Spring per il 2027. Questo modello punta a mantenere la sua posizione di city car elettrica più accessibile, migliorando efficienza, autonomia e dotazioni tecnologiche.
Una delle più grandi novità riguarda lo spostamento della produzione in Europa, una mossa strategica che permetterà di abbattere i costi doganali e di accedere a incentivi governativi. Attualmente, infatti, la Dacia Spring viene assemblata in Cina, il che la rende soggetta a dazi imposti dall’Unione Europea. Per il 2027, però, il marchio ha deciso di trasferire la produzione in Slovenia, permettendo così di contenere i costi e rendere l’auto più competitiva in mercati chiave come la Francia.
La scelta si inserisce in una strategia più ampia per garantire un prezzo di listino inferiore ai 18.000 €, rendendo la Spring 2027 una delle elettriche più economiche sul mercato.

Uno degli aspetti più innovativi della Dacia Spring 2027 sarà l’adozione della piattaforma AmpR Small, che sostituirà l’attuale architettura CMF-A, offrendo maggiore efficienza e ottimizzazione dei costi.
La nuova Spring beneficerà anche di un’importante innovazione tecnologica, ovvero il passaggio alle batterie al sodio, una soluzione che permette di ridurre i costi di produzione rispetto alle tradizionali batterie LFP (litio ferro fosfato). Pur avendo una minore densità energetica, queste batterie garantiscono un buon livello di autonomia, senza incidere significativamente sulle prestazioni.
Nonostante l’obiettivo principale della Dacia Spring sia il risparmio economico, la versione 2027 porterà alcuni miglioramenti significativi in termini di dotazioni di bordo e sicurezza. Il nuovo infotainment sarà con Apple CarPlay e Android Auto e gli ADAS saranno più avanzati. Questi aggiornamenti renderanno la Spring 2027 una soluzione ancora più interessante per chi cerca un’elettrica pratica ed economica.
L’attuale Dacia Spring offre circa 220 km di autonomia WLTP, un dato più che sufficiente per l’uso cittadino. La nuova generazione, grazie all’ottimizzazione della batteria e alla nuova piattaforma, potrebbe migliorare l’efficienza complessiva, anche se non ci si aspetta un incremento drastico dell’autonomia. Le prestazioni del motore rimarranno focalizzate sulla mobilità urbana, con piccole migliorie per migliorare la risposta e la guidabilità.

Nonostante non sia ancora stato confermato ufficialmente, è probabile che il marchio mantenga il nome “Spring” per la nuova generazione. Questo perché il modello si è affermato come una delle migliori auto elettriche low cost in Europa e un cambio di denominazione potrebbe compromettere la sua riconoscibilità.