La Dacia Spring ha segnato un punto di svolta per le auto elettriche in Europa. Prima del suo debutto, sembrava un’utopia trovare sul mercato modelli accessibili, considerando i costi di produzione elevati che le case automobilistiche devono affrontare. Tuttavia, nonostante il diffuso scetticismo, l’azienda rumena ha centrato l’obiettivo, presentando una city car che spicca per il suo rapporto qualità-prezzo. Questo rimane il suo punto di forza principale anche oggi, e sembrano esserci ottime prospettive per il prossimo capitolo.
Luca de Meo, CEO del gruppo Renault, aveva già accennato a un passo successivo un anno fa. All’uscita, la vettura elettrica costava appena 19.900 euro, ma successivamente il prezzo è stato leggermente ritoccato, raggiungendo i 21.400 euro attuali. Nonostante l’aumento, l’auto resta un’opportunità molto interessante. Se si è interessati a un veicolo green con un budget limitato, la Dacia Spring risulta essere la scelta giusta. I progettisti hanno creato un’auto attuale, in linea sia con gli standard estetici che con le esigenze funzionali dei conducenti di oggi.
L’introduzione della Dacia Spring è stata un’ardita scommessa. Il pubblico era diviso, anche a causa dei preconcetti sulle auto elettriche. Sarebbe stato più ovvio optare per un powertrain ibrido, una strada più facile (entro certi limiti), ma chi non rischia non vince. Di conseguenza, i dirigenti hanno puntato tutto su un powertrain a emissioni zero. I risultati hanno confermato questa scelta: la vettura ha raggiunto la terza posizione tra le BEV più vendute in Francia nel 2023, superata solo dalla coppia di Tesla, Model Y e Model 3.
Sussistono ancora alcuni dubbi sul nome, tanto che alcuni si riferiscono a essa in modo generico come “Model Year 2024”. Nei prossimi paragrafi, esploreremo in dettaglio le caratteristiche della Dacia Spring 2024. Poiché la presentazione ufficiale è prevista tra alcuni mesi (la data precisa è ancora da stabilire), ci baseremo principalmente su voci di corridoio e materiali “rubati”. Esamineremo gli esterni, utilizzando anche le ricostruzioni pubblicate dagli artisti digitali online. Successivamente, esploreremo gli interni in termini di spaziosità e tecnologie integrate. Infine, analizzeremo i motori, i prezzi e le auto concorrenti.
Indice Show
Dacia Spring 2024: gli esterni
Le linee stilistiche della Dacia Spring 2024 saranno in parte confermate e in parte innovative, condividendo alcuni elementi con altri modelli della famiglia Dacia. In un curioso colpo di scena, alcuni tratti estetici saranno ripresi dalla Duster di terza generazione. Perché diciamo “curioso colpo di scena”? Per il contrasto totale nell’approccio alla transizione ecologica. Il SUV non adotterà un powertrain a emissioni zero entro la fine del decennio. Secondo fonti ufficiali, questa scelta è dovuta alla potenziale necessità di un notevole aumento dei prezzi. Di conseguenza, si preferisce procedere gradualmente. Forse il passo verso zero emissioni sarà compiuto dalla futura Dacia Sandero, il best seller per eccellenza del marchio.
La sottile mascherina frontale confermerà il rinnovato logo Dacia, mentre agli angoli saranno implementate le luci diurne a LED, rinnovate nel design. Tale politica è dettata dalla volontà di personalizzare un veicolo altrimenti abbastanza discreto. Fino ad ora, la Dacia Spring ha puntato soprattutto sul prezzo, con soluzioni estetiche molto pragmatiche. Non ci si può aspettare stravaganze, ma piuttosto piccoli tocchi di vivacità che potrebbero attrarre chi apprezza un approccio più dinamico e autentico, “su misura”. Esteticamente, la vettura si ispirerà ai crossover, con barre sul tetto e protezioni in plastica. Per quanto riguarda le dimensioni, la carrozzeria sarà sostanzialmente simile, con una lunghezza leggermente superiore rispetto ai 373 cm attuali.
Gli interni
Gli interni della Dacia Spring 2024 sembrano essere condivisi con la cugina cinese Dongfeng EX1 Nano Box. In termini di display, la vettura avrà sia un quadro strumenti digitale sia un grande schermo multimediale nella zona centrale. Si erediterà dal modello cinese il cruscotto e la console centrale fluttuante, con dotazioni tecnologiche di alto livello. Considerando che non tutti sono esperti di tecnologia, gli sviluppatori si impegneranno a rendere l’interfaccia il più intuitiva possibile. Ci aspettiamo un’ottima connettività, probabilmente compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, magari anche in modalità wireless.
Il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida (ADAS) probabilmente sarà di livello 2, il massimo standard consentito in Europa. Tra queste funzionalità, sarà presente la frenata automatica di emergenza, in grado di rilevare pedoni, ciclisti e altri veicoli, intervenendo direttamente sui freni in caso di pericolo di collisione. L’avviso di uscita dalla corsia sarà basato su telecamere e sensori, per avvisare tempestivamente il conducente quando il veicolo sta abbandonando la corsia.
Nel pacchetto ci sarà anche l’assistenza al mantenimento della corsia, il riconoscimento dei segnali stradali, l’assistente per gli abbaglianti, il monitoraggio dei punti ciechi e l’avviso di traffico trasversale posteriore. Potrebbero esserci anche alcune funzionalità sorprendenti, come un assistente al parcheggio e un sistema di rilevamento. Complessivamente, l’abitacolo renderà probabilmente l’auto una scelta più sicura e attraente.
Anche se spartano, per mantenere i prezzi bassi, si prevede maggior spazio di archiviazione e materiali più morbidi e durevoli nell’intera cabina. Per quanto riguarda il luogo di produzione, l’azienda non ha rilasciato comunicazioni ufficiali. L’opzione più probabile è l’impianto cinese di Shiyan, di proprietà della joint venture tra Renault, Nissan e Dongfeng.
Motori e prezzi
La Dacia Spring 2024 dovrebbe essere costruita sull’architettura CMF-AEV, definita da De Meo come “la più conveniente del mondo”. Si tratta di un’evoluzione della CMF-A attuale. Per quanto riguarda la meccanica, lo schema rimarrà invariato, con il pacco batterie situato sotto la piattaforma e la trazione anteriore.
Tuttavia, si prevede un aumento della capacità delle batterie rispetto ai 27,4 kWh attuali, così come un incremento della potenza dei motori, che passerà dagli attuali 45 o 65 CV, a seconda dell’allestimento. Sebbene non raggiungerà prestazioni straordinarie, sarà un passo avanti. I prezzi subiranno un lieve aumento, mantenendo comunque un’adeguata competitività, considerando anche la forte concorrenza rappresentata, in primis, dalla nuova Citroen e-C3, venduta a 23.300 euro.
Questa vettura francese è prodotta in uno stabilimento europeo, mentre la decisione di produrre la Dacia Spring in Cina dovrà essere giustificata. A titolo indicativo, si prevede che il prezzo della Spring si collochi tra i 20.000 e i 25.000 euro. Mantenere una fascia di prezzo intorno ai 21.000-22.000 euro consentirebbe alla Dacia di mantenere il suo primato nella categoria delle auto elettriche a basso costo. Attualmente, il podio di questa categoria vede anche la presenza della Renault Twingo e della e-C3. La competizione sarà altissima anche con vetture come la Renault Zoe e la Fiat 500e.