Il CEO di Dacia Denis le Vot ha posticipato l’impegno a diventare completamente elettrico all’ultimo momento, rivelando che l’azienda continuerà a sviluppare motori a combustione e suggerendo fortemente che la Dacia Sandero di prossima generazione sarà alimentata a combustione.
Dacia Sandero: anche la terza generazione che arriverà nel 2028 continuerà ad avere motori a combustione
Parlando con i giornalisti prima del salone di Parigi, Le Vot ha affermato che la società non perseguirà una formazione completamente elettrica entro il 2030, in Europa o nel mondo, perché minaccerebbe la posizione del marchio come uno dei più convenienti sul mercato.
Ha ribadito che Dacia si elettrizzerà nel modo più economico ed efficiente possibile “sfruttando le risorse” del più ampio Gruppo Renault, utilizzando la tecnologia e l’architettura sviluppate dalla società madre per le proprie auto elettriche, risparmiando così significativamente sui costi di sviluppo. Ma in vista di ciò, ha detto: “saremo i campioni dell’ICE a basse emissioni di carbonio”.
Ha citato l’esperienza dell’azienda nell’uso del gas di petrolio liquido (GPL) come mezzo per far funzionare i motori a combustione convenzionali in modo più efficiente e pulito e ha aggiunto: “Continueremo a lavorare sulla tecnologia ICE a basse emissioni di carbonio per il futuro”, ha ha aggiunto, chiarendo che si riferiva agli ingegneri interni di Dacia, ma non offrendo ulteriori dettagli su come cercheranno di raggiungere questo obiettivo.
“La Dacia Sandero avrà due generazioni prima di raggiungere il 2035, che è il limite legale – se succede – per ICE in generale”, ha detto, suggerendo che una Sandero di terza generazione (o equivalente hatchback del segmento B) potrebbe arrivare nel 2028 o nel 2029 con un propulsore a combustione, da vendere insieme a una Dacia Duster di terza generazione a combustione (lancio nel 2024) e al SUV Bigster del 2025 , che durerà rispettivamente fino al 2032 e al 2033.
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