Dacia ha avuto il merito di intraprendere un percorso diverso rispetto alla concorrenza. Invece di omologarsi alla massa, con il rischio di passare inosservata, l’azienda di Mioveni ha adottato una politica opposta. In altre parole, ha creato una propria nicchia di mercato, che è cresciuta rapidamente. Oggi è una realtà consolidata, tanto da raggiungere livelli di popolarità mai visti prima. Durante un recente evento, il CEO del gruppo Renault (proprietario di Dacia), Luca de Meo, ha parlato di un approccio ibrido anche per i prossimi anni. Questo consentirà di mantenere sotto controllo i costi di produzione.
Dacia: il 70 per cento della gamma sarà ad alimentazione GPL
Altrimenti, sarebbe stato necessario applicare un rincaro, mettendo a rischio il principale punto di forza di Dacia, ovvero il rapporto qualità-prezzo. La gamma attuale include già un modello completamente elettrico, la Spring, che è disponibile a soli 21 mila euro, grazie ai bassi costi della manodopera. Invece di produrre il modello in Europa, Dacia ha scelto di fabbricarlo in Cina. Tuttavia, l’anno prossimo i vantaggi economici potrebbero ridursi, almeno in Francia, poiché l’azienda ha previsto la fine degli incentivi francesi. Inoltre, la Citroen e-C3, con un prezzo a partire da 23.300 euro, rappresenta una concorrenza significativa.
Tuttavia, Dacia ha intenzione di continuare a puntare su un sistema di alimentazione insolito: il GPL. L’obiettivo è che il 70 per cento dei veicoli siano dotati di questa tecnologia. Accoppiato alla benzina, questo sistema ibrido può influire notevolmente sui costi, sia in termini di acquisto, sia di prezzo del GPL e, in generale, sui risparmi complessivi. Alcuni pregiudizi persistenti riguardo alla presunta insicurezza di questi sistemi continuano a circolare. In realtà, c’è ancora molta confusione dovuta agli standard iniziali. In passato, c’erano effettivamente numerosi problemi legati a attrezzature non sicure e difettose.
Dacia punta molto sul GPL, e questo non è una novità recente. Anche se potrebbe sfuggire a una rapida occhiata, ogni veicolo della loro gamma, ad eccezione della Spring completamente elettrica, offre l’opzione GPL. Sulla plancia è presente un pulsante che permette di passare da benzina a GPL, offrendo un’autonomia effettiva fino a 1.200 km. Inoltre, le auto alimentate a GPL riducono le emissioni di anidride carbonica del 10 per cento e il livello di rumore del 50 per cento.