Il secondo tentativo è stato quello buono per il marchio Dacia, atteso a un 2024 sempre da regina. Steccato l’esordio assoluto sul mercato europeo, l’arrembante realtà rumena ha ottenuto una seconda chance, concessale dal gruppo Renault. E, facendo tesoro degli errori commessi in precedenza, ha saputo trovare la quadra definitiva.
I risultati li vediamo tutti: numeri pazzeschi, andati al di là delle stesse previsioni della compagnia. Che sicuramente sperava di ritagliarsi delle soddisfazioni, ma non fino a questo punto. Se il marchio Fiat vacilla in Italia, parte del merito (o della colpa, dipende dai punti di vista) deve essere attribuita proprio a lei. Che si è resa artefice fin qui di un anno da favola, nonostante l’assenza di vere novità, se escludiamo varianti e versioni inedite.
La line-up Dacia del 2024
Ad esempio, la Jogger si è rafforzata con la forma ibrida, un modo economico di compiere la transizione ecologica. In diverse interviste, la Casa ha spiegato di non avere in serbo una gamma al 100 per cento elettrica e il motivo è presto detto: verrebbe meno il vantaggio del prezzo.
Gli elevati costi di produzione impedirebbero di mettere a segno la stessa politica commerciale rivelatasi tanto redditizia sin qui. E nel frattempo qualche spunto interessante dal punto di vista delle prestazioni arriva. La seconda new entry del 2023 è stata, infatti, l’aggiunta di un motore da 65 CV, contro i precedenti 45. Non sarà un missile, ma comunque un apprezzabile balzo in avanti, tenuto, peraltro, conto della natura da citycar.
Dunque, cosa dobbiamo aspettarci dalla Dacia in vista del 2024? Le attenzioni verranno canalizzate sulla nuova Duster, giunta alla terza generazione. Il modello, accolto da ampi consensi dalle rivali, cambierà forma, contraddistinta da linee più dinamiche e squadrate. Fin da subito proverà a dimostrarsi idonei per spedizioni avventurose lungo sentieri accidentati. A livello di protezioni, si punterà sulla plastica nera, in fede al principio pragmatico e privo di fronzoli tipico del brand. La rivisitazione della forma dei fari e la nuova firma luminosa full LED completeranno il pacchetto.
Sul fronte tecnologico, avrà due display, di cui uno sarà il quadro strumenti interamente digitale e uno permetterà di fruire dei contenuti multimediali. La trazione rimarrà integrale 4×4 e tra le opzioni entrerà pure la variante ibrida, con il motore da 1.6 litri da 140 cavalli condiviso dalla società madre. Sparirà, invece, il diesel, mentre troverà conferma la doppia alimentazione benzina-GPL.