Czinger 21C Blackbird Edition, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
La Czinger 21C Blackbird Edition presta omaggio al mitico velivolo da competizione statunitense, non solo nel nome ma anche nei contenuti.
Czinger 21C Blackbird Edition

Il debutto assoluto della Czinger 21C risale al febbraio del 2020. Passati tre anni i valori prestazionali continuano a mettere i brividi. Eppure, per quanto sia strano a dirsi, era solo l’inizio per i progettisti, che si sono adoperati ad alzare di continuo l’asticella verso l’alto. I creatori dell’ibrida stampata in 3D si sono messi in testa di continuare a stupire gli amanti della velocità, attraverso modifiche di vario tipo e versioni speciali. Mentre l’industria delle quattro ruote si riuniva alla Monterey Car Week, la compagnia ha pensato di lasciare di nuovo impietriti (in senso positivo) i fan e gli addetti ai lavori. Ne consegue la nascita di un bolide che rende omaggio al leggendario Lockheed SR-71, meglio conosciuto con il soprannome non ufficiale Blackbird. Era un ricognitore strategico statunitense, impiegato per oltre tre decenni, dal 1966 al 22 novembre 1989.

Quando il Governo chiuse il “rubinetto”. Esigenze economiche spinsero l’amministrazione allora in carica a concludere la storia, con sommo dispiacere degli appassionati di velivoli. Frutto delle brillanti creatività e capacità intuitive di Kelly Johnson, occupa oggi di pieno diritto un posto tra i capolavori di ingegneria aeronautica. La Czinger 21C Blackbird Edition ne fa espresso richiamo. La principale analogia è, comunque, da ricercarsi altrove, ovvero nell’impiego di materiali sofisticati. Con un bagaglio di risorse economiche e di conoscenze di primissima fascia, non teme di deludere le aspettative, elevate fin da subito dato l’azzardato accostamento.

Al solito, nei paragrafi seguenti ci interesseremo, in primis, degli esterni. Esamineremo con dovizia di particolari l’estetica dell’hypercar amica dell’ambiente, per poi guardare all’abitacolo. Studieremo la produzione sia a livello di spazio messo a disposizione sia delle tecnologie di bordo implementate dal dipartimento informatico. Due aree chiave nel giudizio complessivo di un veicolo dalle elevate pretese. E, dulcis in fundo, guarderemo al “cuore pulsante”, cioè al motore montato con i dati tecnici forniti dalla Casa stessa.

Czinger 21C Blackbird Edition: gli esterni

Czinger 21C Blackbird Edition

L’auto è stata progettato mediante il sistema Human-AI, un’esclusiva del marchio. Questo approccio alla stampa tridimensionale è figlio della società madre Divergent, che si occupa in prima persona del telaio e dei componenti. Ciò permette al bolide di sfruttare la propria lega leggera, nonché i materiali adottati, tra cui la fibra di carbonio. Ciascun esemplare presenta una disposizione dei sedili in linea, in rimando alla Blackbird originale. Ma non corriamo troppo. Abbiamo ancora l’intero capitolo degli esterni da esaminare e già c’è da dire abbastanza. Una serie di tocchi visivi unici fa espresso riferimento alla 21C Blackbird. La carrozzeria, realizzata in Italia e completamente in fibra di carbonio così come il telaio, è dipinta in vernice Jet Black, sviluppata ad hoc, che si permette di giocare con l’assonanza del nome.

Con la livrea SR-71 si sposa alla perfezione la ricca quantità di carbonio presente ovunque. Le figure prestano, poi, tributo all’iconica silhouette dell’SR-71. Per quanto riguarda, invece, le ruote, esse riflettono nei raggi l’aspetto elegante della musa ispiratrice. Del “lato B” spicca una configurazione dei terminali di scarico rivista, affinché assomigliasse il più possibile ai postbruciatori sul retro della Blackbird. Insomma, ci sono una marea di riferimento a un autentico pezzo di storia. E crediamo di non esagerare se immaginiamo che agli appassionati dei velivoli militare proveranno un briciolo di commozione.

Agli italiani suonerà magari meno epocale il contributo apportato dal ricognitore; tuttavia, in America ha ricoperto un ruolo chiave nelle operazioni dell’esercito. Ed è risaputo il forte spirito di patriottismo tra le fila della compagnia. Entrare nelle simpatie del pubblico sarà un gioco da ragazzi o quasi per la Czinger 21C Blackbird Edition e il responso dei visitatori radunatisi a Pebble Beach ci pensa a confermarlo.

Gli interni

Czinger 21C Blackbird Edition

Messo piede a bordo si notano al volo degli ulteriori richiami, ad esempio nelle finiture Blackbird su misura. Gli stessi sedili sono stati concepiti dalla squadra di lavoro per assomigliare al bagliore di un postbruciatore. Aggiungiamoci poi il fatto che i componenti in titanio strizzano l’occhio alla SR-71 e abbiamo un quadro ancora più invitante. Non è, ovviamente, frutto del caso neppure il massiccio ricorso al colore nero. Nell’abitacolo 1+1 è stata altresì applicata una sfumatura Afterburner Orange. La vista da dietro il volante ricorda da vicino l’aereo spia SR-71, enfatizzato dalla disposizione ribassata dei sedili in tandem. E dato che parliamo del volante, le razze ricordano la sagoma dell’aereo. In termini di dimensioni, l’abitacolo stretto regge il paragone, sebbene ci siano molti meno pulsanti da gestire, grazie al cielo!

Eccedere nei comandi avrebbe esclusivamente complicato le idee, in contrapposizione allo spirito di un’hypercar concepita, in primo luogo, per andare veloce. Perché ok che il look conta e gli spunti stilistici fanno la loro figura, tuttavia la base rimane sempre quella di un “missile terra-terra”. Gli addetti ai lavori hanno già dato brillante prova di saper tirare fuori una cattiveria inaudita dalle rispettive creazioni e vale pure in tale occasione. In precedenza, sono stati messi a segno dei giri da record sia a Laguna Seca sia al Circuit of the Americas. In un’intervista rilasciata ad Autoweek, Lukas Czinger, direttore operativo di Divergent e co-fondatore di Czinger, ha sottolineato che per arrivare al risultato finale non si è reso necessario interpellare nessun consulente esterno.

Ciò ha determinato un notevole risparmio di tempo ed energie. Si eseguono centinaia di migliaia di simulazioni di aggiunta e sottrazione di materiale, in base alla rinomata della fabbricazione additiva, un tratto distintivo del conglomerato. Le parti essenziali sono più leggere di circa il 40 per cento rispetto ai tempi in cui Czinger le fondeva. Ed è un punto di forza di non poco conto, specie nella costruzione di un’hypercar. Eppure, a detta della società, la sfida accettata è stata parecchio ostica da superare.

La dimensione della stampante adoperata è relativamente compatta e il processo può unire diversi pezzi piccoli. In confronto alle normali tecniche seguite dalle Case tradizionali viene ridotto al minimo il numero di passaggio tra la scocca in alluminio e il modello pronto per l’uso su strada. In compenso, la metodologia consente di avere una maggiore precisione.

Czinger 21C Blackbird Edition: motori e prezzi

Ed eccoci giunti alla parte più interessante della Czinger 21C Blackbird Edition. La potenza aumenta in maniera considerevole rispetto alla proposta base, attestandosi adesso a 1.369 cavalli, contro i 1.250 CV iniziali. Ciò si è reso possibile mediante l’otto cilindri da 2.9 litri ad hoc del brand, accoppiato a una serie di moduli elettrici collocato nella sezione anteriore. Stando alle scheda tecnica fornita a Pebble Beach, lo scatto da 0 a 400 km/h e ritorno a 0 avverrebbe in appena 27 secondi. Qualora le stime fossero confermate, si migliorerebbe di oltre un secondo il primato attualmente detenuto dalla Koenigsegg Regera, pari a 28,81 secondi.

Che andasse forte era scontato, visto lo spessore dall’SR-71. Il 6 marzo 1990 infranse diversi record su un volo da Los Angeles a Washington. In 64 minuti e 20 secondi attraversò per intero gli USA. In totale, la Czinger 21C Blackbird Edition e l’altra variante speciale, la V Max, presentata al Goodwood Festival of Speed, verranno realizzati in 80 unità. Acquistare una Blackbird implica una spesa di 2.800.071 dollari, equivalenti a più di due milioni e mezzo di euro al cambio attuale.

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