Cupra Terramar 2024, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Alla fabbrica di Gyor, in Ungheria, la Cupra ha mostrato l’imponente suv Terramar, dato in arrivo nel 2024: scopriamone le caratteristiche.
Cupra Terramar

Nata nel 2018 da una costola di Seat come brand sportivo, il marchio Cupra ha rapidamente scalato le classifiche commerciale. L’identità forte e risoluta delle sue produzioni le sono valse un posto nell’olimpo dei grandi, in tempi record. In pochi potevano profetizzare un impatto tanto deciso nelle concessionarie, ma è quanto accaduto. Siccome chi dorme non piglia pesci, pure nel 2024 la compagnia giocherà un carico pesante, in tutti i sensi. La Cupra Terramar costituirà un suv dalle generose dimensioni, destinato a occupare il posto di ammiraglia.

Alla luce di tali premesse i fan del brand desiderano saperne di più. Soprattutto una è la domanda che continuano a porsi: varrà la pena attenderne l’uscita? Premesso che una risposta assoluta è impossibile da dare, cercheremo di aiutarvi a tirare le conclusioni, ricapitolando le caratteristiche preannunciate. Nel corso di alcuni incontro con selezionati rivenditori, l’azienda stessa ha già mostrato in anteprima le forme, con la massima riserva.

Difatti, ha accuratamente evitato di uscire troppo allo scoperto, anche perché ascoltare il feedback dei concessionari, senza mettere troppe pressioni, avrebbe permesso di ottenere dei consigli genuini. Chi ha il polso diretto dei gusti degli automobilisti è un pozzo di conoscenza del quale servirsi; perciò, la futura new entry ne riporta altresì la firma.

Sulla base dei rumor circolati gli artisti digitali hanno, oltretutto, realizzato delle ricostruzioni digitali piene di fascino. Qualcuna ve la proponiamo a corredo del presente articolo, affinché riusciate ad avere un’idea sul look preventivato. Dunque, cercheremo di vedere quanto sarà lo spazio garantito alla clientela, prima di esaminare i motori. Insomma, al solito c’è parecchio da raccontare e, sebbene sarà solo la presentazione ufficiale a dipanare i dubbi, delle interessanti pillole sono trapelate, in maniera diretta o indiretta.

Cupra Terramar 2024: gli esterni

Cupra Terramar

Partiamo da un concetto essenziale, attorno alla quale è possibile comprendere a pieno l’intero progetto. Sebbene nutrano delle grosse speranze a riguardo, i piani alti hanno perseguito le economie di scala. Per mantenere un buon vantaggio competitivo era necessario tenere a bada le uscite e, di conseguenza, l’architettura adottata sarà una versione rivista dell’architettura MQB del Gruppo Volkswagen, la stessa dell’Audi Q3. Con la guerra dei prezzi intrapresa dalla Tesla non sarà nemmeno possibile rincarare troppo la mano sul costo d’acquisto ed era, perciò, insostenibile azzardarsi un pianale ad hoc. In termini di look, lo sport utility di alta gamma richiamerà le “sorelline”.

Non accorgersi della sua presenza sarà pressoché impossibile, data la lunghezza di ben 4,5 metri, il massimo mai raggiunto dal portafoglio prodotti, più di qualsiasi veicolo targato Cupra fin qui giunto nei punti vendita. Ciò avrà dei risvolti positivi sia nello spazio a bordo sia nella capienza del vano bagagli. Detto altrimenti, le famiglie numerose si troveranno a meraviglia. D’ora in poi, quando avranno in mente di partire alla volta di qualche meta turistica avranno modo di dirsi tranquille, alla luce delle notevoli capacità di stivaggio. L’aspetto si profila come molto “maschio”, dalle linee taglienti e squadrate. Invece della perfetta armonia, il centro stile ha pensato di trasmettere carattere da vendere. E lo si denota pure nelle fiancate, “scolpite nella pietra”.

Per ottenere la visibilità ottimale della strada, i fari, richiamanti la Formentor, saranno forse a LED. Lo sguardo infonderà una certa soggezione, espressione di un veicolo capace di affrontare ogni avversità e tracciato, compresi i più ostili e impervi. La personalità risoluta sarà, peraltro, rimarcata dai numerosi elementi di colore nero, una tonalità poco fantasiosa, ma pur sempre una garanzia sulla resa finale.

Gli interni

Abbiamo appena accennato l’abitacolo. Adesso tentiamo di scavare a fondo. È probabile che la Cupra Terramar erediti dalle sorelle i sedili sportivi con poggiatesta integrati e buona parte della strumentazione. Se così fosse, i vantaggi dal punto di vista economico sarebbero evidenti. Tuttavia, non è nemmeno da escludere una vera e propria rivoluzione, dove si farebbe tabula rasa o quasi. Per occupare il gradino più alto della scala avrebbe, del resto, pure il suo perché l’integrazione di un cruscotto e di tecnologie di ultimo grido. Sebbene sia il più dispendioso, il secondo scenario sarebbe l’unico in grado di far esclamare “wow” in modo sincero e genuino.

Nel comunicato rilasciato alla stampa, Cupra si è sbottonata poco a riguardo. Tuttavia, ha confermato alcune tecnologie di nuova generazione, tra cui i fari a matrice di LED, un quadro strumenti digitale, un sistema infotainment con uno schermo touch di generose dimensioni, massima connettività, anche connettività, con Android Auto ed Apple CarPlay per i dispositivi mobile. Inoltre, la clientela si ritroverà tra le mani una suite di sistema di sicurezza molto evoluta. Che tranquillizza a proposito della sua volontà di garantire il massimo grado di protezione agli occupanti.

Come attestano pure recenti indagini di agenzie indipendenti, le tecnologie ADAS rivestono un ruolo fondamentale nella scelta del veicolo. Attrezzarsi al punto giusto permetterà alla Cupra Terramar di attirare anche, e soprattutto, le nuove generazioni, in possesso di adeguate disponibilità economiche. Del resto, dovrà dare il meglio di sé, in un comparto, quello dei suv di segmento C, che pullula di proposte affascinanti, tra cui la Peugeot 3008, la Hyundai Tucson (attesa al restyling) e la Ford Kuga. Se alziamo l’asticella, si nota poi la presenza delle tedesche BMW X1, Audi Q3 e Mercedes GLA, ulteriori nomi di spicco, con cui la new entry spagnola condividerà diversi elementi.

Motori e prezzi

La Cupra Terramar nascerà presso lo stabilimento Audi di Gyor, dove vede la luce la Q3, e l’approdo nelle concessionarie avverrà nel corso del 2024. Il periodo esatto non è finora noto: attendiamo con trepidante curiosità annunci da parte della compagnia stessa. Alla luce delle caratteristiche sopra evidenziate, si prospetta un’auto capace di trasmettere, in egual misura, una sensazione di solidità e di brio su strada.

L’impiego del pianale MQB Evo consentirà alla Cupra Terramar di ospitare varie soluzioni meccaniche. Mentre scriviamo, i portavoce ufficiali hanno già confermato la presenza di motori a combustione interna, sia benzina sia diesel, nonché di una variante plug-in hybrid. Che costituirà il fiore all’occhiello di una produzione attenta pure ai consumi e alle emissioni di CO2 nell’ambiente. A seconda della scelta effettuata, cambierà pure la trazione, anteriore o integrale, così come il cambio, manuale o automatico fino a sette rapporti.

Scendendo nel dettaglio della PHEV, troverà spazio un’unità a benzina turbo a quattro cilindri affiancato da uno o due moduli elettrici. Per quanto riguarda la batteria, essa dovrebbe consentire un’autonomia di 100 km in modalità full electric. A livello di performance, la potenza combinata supererà i 300 cavalli e, almeno in principio, costituirà l’opzione più performante. Salvo clamorose sorprese, non vi sarà, invece, nessuna full electric in occasione del lancio, ma chissà che non scocchi la sua ora in un frangente successivo.

Sbilanciarsi sui prezzi risulta parecchio complicato. Difatti, manca ancora del tempo alla presentazione ufficiale e la Cupra si è finora astenuta dall’entrare nel merito. In linea di massima, le versioni dalla combustione tradizionale saranno probabilmente acquistabili a partire da 40 o 45 mila euro. In merito, invece, alla declinazione PHEV ci si dovrebbe spingere oltre la soglia dei 50 mila euro.

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