Cupra Raval 2025: la city car elettrica del futuro è già qui

M Magarini
Sulla base del prototipo UrbanRebel, la Cupra Raval sarà una delle auto più energiche e divertenti da guidare
Cupra UrbanRebel

Nel panorama automobilistico odierno, la Cupra Raval si erge come un’icona audace e distintiva. Ma la sua storia è altrettanto affascinante quanto il suo design. Per capirne la genesi, occorre fare un passo indietro e comprendere la portata del fenomeno Cupra. Sebbene il termine “fenomeno” sia inflazionato, è difficile trovarne altri in grado di riflettere a pieno il successo riscosso dalla giovane azienda spagnola.

Nato da una costola di Seat, il brand, votato a vetture di categoria superiore, ha inizialmente puntato sulla rivisitazione dei prodotti della casa madre, ottenendo presto una propria indipendenza. E con risultati eccellenti, visto che ha rapidamente scalato le classifiche commerciali di vendita, fino a porre in ombra il genitore. Mentre permangono dei dubbi sul futuro di Seat (si parla persino di una rivoluzione nel core business), la controparte vive un periodo di splendida forma.

Lo abbiamo constatato in diverse occasioni negli ultimi tempi, e la Cupra Raval è un capitolo essenziale. Un SUV compatto dalla natura elettrica. Il nome costituisce un omaggio all’omonimo quartiere di Barcellona, celebre per la vibrante energia, l’arte audace e la cultura eterogenea. In un melting pot di personalità differenti si inserisce il veicolo, audace, innovativo e fuori dagli schemi. L’annuncio è stato dato in un’occasione speciale, davanti al “pubblico amico”: il Salone locale Automobile Barcelona, dove, per la prima volta al pubblico, era in mostra anche la Tavascan.

A spiegare la scelta della nomenclatura ci ha pensato il CEO della compagnia, Wayne Griffiths. La Raval è una delle parti più sorprendenti della città catalana e la futura elettrica urbana ne racchiuderà l’essenza. Non si tratta di una “semplice” vettura: è un invito per una nuova generazione riguardo ai piani del domani. Una BEV emozionante, dal carattere connesso alla Generazione Z, ha concluso il manager di origini inglesi.

L’uscita è prevista nel 2025, e il reveal deve ancora avvenire, tuttavia delle informazioni sono trapelate in proposito. Andiamo quindi a scoprire quali saranno i tratti distintivi, a cominciare dal look, un aspetto cruciale nel giudizio complessivo di un’automobile, pure ai giorni nostri. In seguito, ci accingeremo a esaminare gli interni, a livello di spazio, materiali e dotazioni di bordo. In conclusione, esamineremo le motorizzazioni, i prezzi e i principali competitor.

Cupra Raval 2025: gli esterni

Cupra UrbanRebel

Con una lunghezza di 403 cm e un passo (alquanto generoso) di 260 cm, la Cupra Raval si inserirà nel segmento B. L’impostazione stilistica riprenderà quella del prototipo UrbanRebel, molto caratterizzata in chiave sportiva, nel rispetto dell’identità del brand. Dinamica e, al tempo stesso, elegante, sfoggerà linee aerodinamiche, atte a conferire personalità.

La griglia anteriore slanciata incorporerà il logo dell’azienda, mentre i fari a LED saranno affilati, aggiungendo un tocco di aggressività che di certo non guasta. Una serie di dettagli cromati lungo i bordi delle finestre e sulla zona posteriore elevare il valore complessivo del veicolo. Infine, il comportamento ottimale su strada sarà favorito da ruote sviluppate su misura. In breve, la filosofia del centro stile è quella di sfidare le convinzioni, in un’interpretazione della mobilità “urban” futuristica.

La produzione avrà luogo presso lo stabilimento di Martorell, oggetto di investimenti nell’ordine di 3 miliardi di euro per convertirlo da polo produttivo di mezzi termici a elettrici. Agli ordini di Seat, l’impianto si occuperà della produzione delle piccole BEV del Gruppo Volkswagen. Oltre alla Cupra Raval, sorgeranno due gemelle, uguali nella tecnica, diversissime nello stile: la VW ID.2 e un’utilitaria Skoda tuttora senza nome.

Gli interni

Forme pulite e un approccio minimalista contraddistingueranno gli interni. I materiali di pregio contribuiranno a creare un’atmosfera moderna e accogliente. Da considerare anche un lavoro certosino nella dotazione hi-tech. Gli schermi saranno due, il quadro strumenti digitale e l’impianto di infotainment, entrambi all’avanguardia. Il display a sfioramento tattile consentirà di fruire dei contenuti multimediali, nonché di una connettività completa. I comandi vocali riceveranno risposte rapide dal “cervello elettronico”, comprendendo anche istruzioni fornite tramite linguaggio informale.

Sul fronte della guida autonoma, sarà raggiunto il livello 2, il massimo consentito dalle normative europee. Attualmente, l’unica a valutare il livello 3 è Mercedes-Benz, negli Stati Uniti, dove ha ottenuto il via libera alla fase sperimentale. Problemi di sicurezza trattengono le autorità dell’UE dall’ammetterlo, tuttavia, potrebbero esserci sviluppi interessanti in futuro. Se la campagna della Stella di Stoccarda dovesse dare i risultati sperati, il Vecchio Continente potrebbe essere più propenso ad adeguarsi. In tal caso, i sistemi potrebbero essere implementati tramite gli aggiornamenti over-the-air (OTA), ossia via etere.

Dettagli luminosi creeranno un’atmosfera sofisticata. Sarà possibile personalizzare i colori dell’illuminazione, adattandoli al proprio stile e stato d’animo. Nonostante le dimensioni contenute, ci aspettiamo uno spazio ottimizzato per i passeggeri e un bagagliaio adeguato. I sedili, ergonomici e confortevoli, saranno rivestiti da materiali eco-friendly, tra cui tessuti riciclati e pelli vegetali. L’impegno verso la sostenibilità si dimostra attraverso molteplici direzioni, oltre al powertrain. Il ricorso a lavorazioni e materiali a stampa 3D con il disegno parametrico mira a migliorare il rendimento e ad accrescere il valore complessivo.

Motori e prezzi

La piattaforma della Cupra Raval sarà la MEB Entry, impiegata dal conglomerato di Wolfsburg nelle proposte economiche rivolte a famiglie comuni. La base tecnica semplificata nello schema delle sospensioni e un modulo elettrico installato sull’asse anteriore saranno l’anima del veicolo. È lecito attendersi un propulsore da 226 CV, alimentato da un accumulatore da 56 kWh che garantirà un’autonomia di marcia di 440 km. Stando ai rumor, lo sprint da 0 a 100 km/h avverrà in meno di 7 secondi.

Il listino prezzi deve ancora essere comunicato. Probabilmente partirà da circa 30.000 euro, il che, considerata una meccanica di prim’ordine e un look “graffiante”, la renderebbe oggetto di desiderio per molti automobilisti. Allo stato attuale, solo poche proposte costano meno tra le BEV, ma hanno prestazioni ridotte.

La più accessibile in assoluto è la Dacia Spring, in vendita a circa 21.000 euro, che passerà al secondo capitolo nei mesi a venire. Seguono la Renault Twingo e la Citroen e-C3, rispettivamente disponibili a circa 22.000 e 23.000 euro. Le ingenti spese di fabbricazione, principalmente per l’accumulatore, impediscono allo stato attuale di applicare cifre paragonabili alle controparti endotermiche. D’altro canto, la mobilità si sta muovendo verso forme di trasporto meno impattanti sull’ambiente.

Tra le dirette concorrenti figura la Alpine A290, prevista per il 2024, che anticiperà di un anno l’antagonista. Entrambe sono compatte a zero emissioni e condividono alcuni punti nella personalità. Secondo le informazioni rese di dominio pubblico, la francesina svilupperà circa 220 CV, appena sotto la Raval. Un ulteriore competitor diretto sarà la Renault R5, con una potenza analoga. L’esemplare targato Cupra è il primo del Gruppo VW a basarsi sull’architettura MEB Small con trazione anteriore, per offrire una fusione perfetta di emozioni e prestazioni di alto livello.

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