Il futuro di Cupra è abbastanza definito. La casa automobilistica spagnola, nata come un’evoluzione di Seat, punterà fortemente sull’elettrificazione della sua gamma. Specializzata nella produzione di modelli sportivi, il giovane marchio premium ha ritirato alcuni mesi fa il motore a cinque cilindri di Audi. Ora è il momento di cambiare rotta, concentrarsi sullo sviluppo di un inedito sistema plug-in hybrid capace di erogare 400 CV, previsto anche per le Volkswagen realizzate dalla divisione R.
Oltre a scommettere sui veicoli a batteria, Cupra includerà nel suo listino anche vetture completamente elettriche, sempre mantenendo un occhio di riguardo sulle prestazioni. Grazie a una strategia efficace fin dalla sua fondazione, l’azienda è riuscita a farsi notare, anche grazie alla proficua collaborazione con il brand dei quattro anelli. In eredità ha ricevuto uno dei propulsori più apprezzati per le prestazioni, la tecnologia e l’efficienza.
Cupra: in sviluppo motore ancora più potente
Il motore a cinque cilindri TFSI da 2.5 litri è stato concesso in prestito da Ingolstadt con due condizioni. Primo, doveva essere utilizzato per un’edizione speciale anziché per la produzione di serie. Infatti, l’unità è stata montata esclusivamente sulla Cupra Formentor VZ5, limitata a 500 esemplari. Secondo, doveva erogare meno dei 400 CV presenti nelle compatte RS prodotte dal colosso tedesco, una condizione rispettata dato che la Formentor VZ5 sprigiona 390 CV. Ora è tempo di guardare avanti, evitando di lasciarsi coinvolgere dal pericoloso effetto nostalgia. Pur essendo grato per la breve ma intensa esperienza passata, il team di ingegneri meccanici sta sviluppando un motore potente per le prossime proposte, tra cui la più radicale Terramar o la Tiguan R. Sarà di tipo plug-in hybrid, in conformità con le rigide normative stabilite dall’Unione Europea con lo standard di emissioni Euro 7.
Inoltre, supererà i precedenti limiti di potenza. Di base, sarà dotato di un motore a quattro cilindri 2.0 TSI da 350 CV, utilizzato nella versione da competizione della categoria CTR, al quale sarà aggiunto un modulo elettrico da 115 CV. La trazione integrale consentirà di affrontare anche i terreni più impegnativi, aiutata da un differenziale posteriore per distribuire attivamente la coppia tra le ruote durante le curve. Resta da vedere se, prima o poi, Audi deciderà di adottarlo. Al momento, l’attenzione è concentrata sul tradizionale motore a cinque cilindri, anche se l’investimento di risorse è significativo, soprattutto perché sarà adottato esclusivamente dalle nuove Q3 e Q4 Sportback, previste per un restyling fra alcuni mesi.