Cupra DarkRebel, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Per ora un esercizio stilistico, per il futuro un possibile ingresso nella gamma commerciale: si presenta così la Cupra DarkRebel.
Cupra DarkRebel

Le auto elettriche del futuro possono essere sportive, sexy ed emozionali. Cupra DarkRebel docet. Col suo stile da sportiva biposto, la showcar “ruba” la ribalta al Salone di Monaco 2023, così realizzata dopo aver interpellato la Tribe, community del marchio, comprensivo dei suoi ambasciatori. Tra le stelle “scritturate” l’attore Daniel Bruhl, apprezzato dal grande pubblico anche per aver interpretato il mito della Formula 1 Niki Lauda in Rush, nonché i calciatori del Barcellona.

A rappresentare le fila blaugrana, il portiere Marc ter Stegen, l’enfant prodige Ansu Fati e Alexia Putellas (campionessa della squadra femminile) incarnano i valori dell’azienda. Che nel giro di pochi anni ha preso il sopravvento in termini di vendite sulla Seat. In occasione dell’IAA Mobility, il gruppo Volkswagen ha peraltro annunciato il destino della Casa madre, la quale smetterà in futuro di produrre auto.

Il core business diverranno i quadricicli elettrici, le cui potenzialità cominciano a scorgersi. Tra la Fiat Topolino, la Citroen Ami e la Opel Rocks-e, la Stellantis costituisce il nemico numero uno da battere. Tuttavia, pure delle realtà meno blasonate hanno cominciato a mettere piede nel settore e le prospettive appaiono allettanti.

In teoria, la Cupra DarkRebel rimarrà un esercizio stilistico fine a sé stesso. Non dovrebbe essere fabbricata di serie, anche se, in caso di reazione entusiasta da parte del pubblico, nulla è da scartare a priori. L’opportunità di mettere a segno degli ottimi guadagni è del resto troppo allettante per gettarla alle ortiche. Sulla base delle oltre 270 mila preferenze espresse tramite l’Hyper Configurator, il modello ha preso forma e dalla rappresentazione virtuale ora esiste davvero. Di seguito, andremo a conoscere da vicino le caratteristiche della new entry in commercio, a cominciare dagli esterni. Dopodiché, verrà il momento di scoprire gli interni (comprese le dotazioni di bordo) e i motori, due aspetti altrettanto cruciali nel giudizio complessivo.

Cupra DarkRebel: gli esterni

Cupra DarkRebel

4,5 metri di lunghezza, 2,2 m di larghezza, 1,3 m di altezza: in linea con i canoni tipici del marchio iberico, la silhouette è da shooting brake. La zona anteriore è bassa e affilata, la fiancata scolpita, i passaruota muscolosi. Con un rapporto di due terzi di carrozzeria e il resto dell’abitacolo, le proporzioni costituiscono un biglietto da visita mica male. E le spalle possenti sono la ciliegina sulla torta, capaci di mandare in brodo di giuggiole gli amanti delle sportive. L’aspetto più curioso e innovativo deve, comunque, essere cercato altrove, ovvero nella luce, il parametro da prendere a riferimento nella distinzione dei vari elementi.

Demarca, infatti, lei la linea di confine tra materiale e immateriale, dimostrando quanto un certo tipo di illuminazione sappia ravvivare le sembianze di un veicolo. Sia le tinte sia i materiali ne vengono esaltati e lo stesso vale a proposito delle componenti cristalline, trasformate in solide sculture colorate mediante processo digitale. Dalla carrozzeria emerge una firma luminosa triangolare accattivante. Merito pure del logo scomposto in tre differenti triangoli, applicati poi alle DRL (luci diurne).

Qualora la Cupra DarkRebel dovesse dare vita a una produzione di serie, allora sarebbe davvero curioso scoprire se a tal proposito sarà o meno confermato. A ogni modo, non perdiamoci in inutili chiacchiere perché c’è ancora qualcosa di importante da aggiungere. Il rimando alle sportive è evidenziato pure dal materiale cristallino con cui è stata realizzata la spina dorsale e dai cerchi. Che vengono avvolti per intero dall’emblema, di forma triangolare, senza lasciar fuori alcunché.

Osservata pure di profilo, la vettura ha parecchio da dire, dove il rapporto tra esterno e interno beneficia dei profili scolpiti. All’IAA Mobility, il numero uno del dipartimento di design, Jorge Díez, ha evidenziato come il risultato finale incarni il DNA e i valori del marchio. Con il cofano lungo, le spalle allargate e l’abitacolo ribassato, è votata al conducente. Ci sono arrivati per dare uno sguardo ravvicinato al futuro, basato su tre elementi cardine: il desiderio, l’emozione e il proposito di andare oltre i limiti definiscono il sogno.

Gli interni

Cupra DarkRebel

Uno dei principi cardine dietro alla realizzazione della Cupra DarkRebel era la creazione di un tutt’uno tra interni ed esterni. Per riuscirsi i tecnici hanno adottato una spina dorsale curiosa e accattivante, con le forme asimmetriche, la leggerezza e l’aspetto scultoreo. Ottenuta mediante la tecnologia di stampa 3D del metallo, combina solidità, leggerezza e funzionalità.

Ciascun comando è facile da raggiungere, in maniera da ridurre al minimo, fino ad azzerare, il rischio di distrazioni. Mediante la regolazione longitudinale, configurata con lo scorrimento della pedaliera, il guidatore si trova a suo perfetto agio. Le tecnologie sono quelle di ultimo grido e, tali da soddisfare le esigenze dei ragazzi e delle ragazze al giorno d’oggi. Che assegnano una notevole rilevanza alle effettive capacità della macchina.

Al di là dell’aspetto e della meccanica, contano la comodità e sapere di avere degli equipaggiamenti sofisticati, in grado di scongiurare eventuali incidenti, infonde la tranquillità tanto necessaria quanto difficile da ottenere. Un punto ulteriore sulla quale gli operatori si sono impegnati parecchio verte sull’ambiente. Per costruire un avvenire radioso si deve e si dovrà passare mediante un impiego più intelligente delle risorse, senza compromessi nella qualità.

Costituiti per il 90 per cento da bambù degradabile, gli interni della Cupra DarkRebel sono piacevoli da osservare e comodi. Materiale trasparente e cristallino con inserto in rame rivestono il poggiatesta degli avvolgenti sedili Supersport. Collocati in posizione bassa, hanno una forma leggera e all’intera gamba garantiscono un adeguato supporto laterale. Nelle zone di contatto, gli occupanti la conformazione mira a mettere subito a proprio agio gli occupanti.

Motori e prezzi

La potenza e il senso di controllo della Cupra DarkRebel viene percepito a pieno attraverso il controllo. Ispirato pure al mondo dei videogiochi, l’handling percepito è notevole, degno di una dreamcar nella sua accezione più pura. Altrettanto interessante è il cambio che, anch’esso prodotto in un materiale trasparente e cristallino, si illumina. Il cockpit digitale vanta un’interfaccia utente intuitiva ed evoluta.

Muoversi tra le varie voci è questione di un attimo e si rivelano una scoperta continua. Ad esempio, in caso di gare su pista consente di monitorare il tempo sul giro, la posizione in gara e le performance. Il powertrain non è stato meglio specificato, sebbene sia a basse o zero emissioni. Lo si intuisce dalla possibilità di ricaricarla, i cui tempi di attesa vengono ingannati dalla facoltà di mettersi in relazione con la Cupra Tribe. In che modo? Mediante il Metahype, lo spazio creato dalla compagnia nel metaverso. Per assumere il controllo è sufficiente selezionare le impostazioni desiderate con il volante, un secondo “centro nevralgico” che va al di là della sua consueta funzione.

All’interno un “occhio elettronico” monitora in tempo reale le condizioni dell’abitacolo e, di conseguenza, il sistema di controllo intelligente regola la temperatura e i flussi d’aria. Che fuoriescono dalle bocchette ubicate sotto il parabrezza, rivestite in tessuto elastico traspirante. In relazione alla forza del gettito, sono più o meno visibili. Il tessuto fluido atto a ricoprire il cielo rimarca l’importanza della luce nell’esperienza generale.

Dal blu scuro la luminosità sa passare fino al viola e al magenta scintillante, gli schienali assumono differenti tonalità, in favore di un’esperienza immersiva. Resta da capire quale potrebbe essere il suo prezzo di listino. Alla domanda ha risposto una voce autorevolissima, Sven Schuwirth. Il chief operating officer ha confermato le impressioni iniziali: in caso di uscita nelle concessionarie, sarebbe la Cupra più costosa in assoluto, ma comunque di molto inferiore ai 100 mila euro. Non disporrebbe di una piattaforma ad hoc, bensì verrebbe impiegata una condivisa dal gruppo Volkswagen, magari la stessa della Porsche Cayman.

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