Crisi Ucraina, tensioni Russia-Usa: petrolio boom a 96 dollari

Walter Gobbi
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Mondo in apprensione. Per la crisi Ucraina, si scatenano tensioni Russia-Usa: di riflesso, petrolio boom a 96 dollari. Le quotazioni sono scese leggermente ma sono restate sui massimi. Il Wti si attesta a 93,37 dollari al barile e il Brent a 94,59 dollari. Il prezzo del gas ad Amsterdam sale a 83,11 euro al Mwh (+7,3%), dopo aver registrato in mattinata un aumento del +12% a 88 euro, riporta gestoricarburanti.it.

Petrolio alle stelle

Non solo: i futures sul Brent avanzano di oltre 1 punto percentuale a $95,56 al barile, dopo aver testato quota $96,16, record dall’ottobre del 2014. Il contratto WTI scambiato a New York è salito fino al record intraday di $94,94, valore più alto dal settembre del 2014.

Biden, che pasticcio

Ma cosa dice il presidente americano Joe Biden? Pare abbia detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che gli Stati Uniti, insieme agli alleati, risponderanno in modo rapido e deciso ad un’aggressione della Russia di Vladimir Putin.

Primo: Biden ha abbandonato l’Afghanistan senza dare informazioni preventive agli alleati europei. Secondo: ha cercato di includere l’Ucraina nella NATO senza tener conto dei problemi nel Vecchio Continente. Con la reazione russa. Con ripercussioni anche per il prezzo del petrolio.

La tensione tra Russia e Ucraina influenza in negativo anche le Borse europee, che aprono la prima seduta della settimana in forte calo. Intanto l’Ucraina si prepara alla guerra. Arrivati missili dalla Lituania e munizioni dagli Usa. Kiev “consiglia alle compagnie aeree di non” sorvolare da oggi il Mar Nero. Sono 130.000 i soldati russi schierati al confine, secondo le stime americane riviste al rialzo.

Fermi i listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, nel fine settimana è proseguito il movimento al rialzo dei prezzi praticati alla pompa sulla rete di distribuzione carburanti italiana. In lieve rialzo le quotazioni dei prodotti raffinati. Brent sopra i 95 dollari.

Prezzo benzina: che succede

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,834 euro/litro (+4 millesimi, compagnie 1,843, pompe bianche 1,813), diesel a 1,710 euro/litro (+4, compagnie 1,716, pompe bianche 1,696), indica Staffetta Quotidiana.

Benzina servito a 1,960 euro/litro (+4, compagnie 2,011, pompe bianche 1,865), diesel a 1,841 euro/litro (+3, compagnie 1,890, pompe bianche 1,749). Gpl servito a 0,818 euro/litro (invariato, compagnie 0,825, pompe bianche 0,809), metano servito a 1,772 euro/kg (-3, compagnie 1,815, pompe bianche 1,740), Gnl 2,175 euro/kg (-39, compagnie 2,190 euro/kg, pompe bianche 2,164 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,917 euro/litro (servito 2,134), gasolio self service 1,806 euro/litro (servito 2,030), Gpl 0,922 euro/litro, metano 2,036 euro/kg,

Gnl 2,139 euro/kg. Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 611 euro per mille litri (+6, valori arrotondati), diesel a 620 euro per mille litri (+4, valori arrotondati). Questi i valori comprensivi di accisa: benzina a 1339,60 euro per mille litri, diesel a 1237,25 euro per mille litri.

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