Così Tesla stronca chi ostruisce l’area di ricarica Supercharger

Walter Gobbi
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Supercharger, oggetto del desiderio. Colonnine di ricarica super veloce, con la massima efficienza, dedicate solo alle Tesla. Adesso, in Cina l’azienda stronca chi ostruisce l’area di ricarica Supercharger. Lo dice 42HOW.

Infatti, la zona per fare il pieno alle Tesla dev’essere vuota. Chi ha una macchina californiana deve poterci entrare per fare il pieno. Visto che è difficile chiamare la Polizia per la multa e per la rimozione forzata nel mondo, arriva la Casa di Palo Alto a fare da sé.

In Cina, dove con le elettriche sono molto avanti, il Costruttore USA è scatenato: adotterà sistemi di bloccaggio a pavimento. C’è solo una soluzione: chi ha una Tesla dispone di un’App specifica. La quale rimuove il blocco. Così, la macchina a pila può fare rifornimento di corrente.

Viceversa, l’app ufficiale di Tesla negherà l’accesso agli stalli dei Supercharger a chi non abbia diritto di utilizzarli.

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Tesla in Cina fa sfracelli

Intanto, in Cina, lo stabilimento della Tesla di Shanghai ha consegnato 413.283 veicoli nel periodo gennaio-novembre del 2021. Siamo a una crescita del 242% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo ha reso noto il Produttore di auto elettriche statunitense.

Secondo quanto fa sapere la società, sono state realizzate in Cina continentale oltre 1000 stazioni Supercharger, 8000 colonnine Supercharger e 700 stazioni della rete Destination charging. Ovviamente, le berline Tesla fabbricate in Cina sono anche esportate in Paesi come Danimarca, Svizzera, Svezia, Spagna, Paesi Bassi e Norvegia. Quest’ultima patria europea della Tesla. E testa di ponte per l’invasione delle elettriche cinesi in Europa.

L’attuale capacità produttiva annuale della Gigafactory di Tesla a Shanghai ha superato i 450.000 veicoli, con il 90% delle parti prodotte in loco. Aggiungendo che il 92% dei materiali metallici che compongono le celle delle batterie nello stabilimento di Shanghai può essere riciclato.

Col consueto fiuto, Musk ci ha visto benissimo andando a sfondare in Cina. E adesso a ruota gli altri Gruppii auto tentano di fare altrettanto. Ma la concorrenza della Casa USA è spietata.

 

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