In concessionari Stellantis sono sul piede di guerra, non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia. Oltreoceano tanti sono stati costretti a chiudere a causa dei prezzi troppo alti dei veicoli e poco competitivi rispetto alla concorrenza. Secondo quanto dichiarato da Carlos Tavares riguardo il prezzo della Fiat 500e, il motivo per cui è così alto sono i costi alti della piattaforma, che costa il 50% in più rispetto a quella della nuova Fiat Grande Panda. Ma, ovviamente, il problema non può essere soltanto questo. Secondo quanto riportato da Il Giornale, i concessionari Fiat stanno affrontando non poche difficoltà a piazzare le auto elettriche del marchio.
Fiat, i concessionari non hanno richieste per le elettriche senza incentivi
“Ci costringono a vendere le auto elettriche ma nessuno se le fila. Siamo obbligati. Ad eccezione di pochi, pochissimi casi particolari, non è mai venuto nessuno a comprare un’elettrica senza incentivi. Deve essere un’occasione”, ha dichiarato un concessionario del marchio Fiat. La situazione potrebbe peggiorare ancor di più il prossimo anno, considerando che il governo ha tagliato 4,6 miliardi di euro dal fondo automotive, il che potrebbe significare che non ci saranno più incentivi come quest’anno.
“Vendere le auto elettriche è molto complicato: chi viene qua vuole un’auto affidabile, che funzioni semplicemente e possibilmente a costi contenuti. I clienti non vogliono porsi problemi sulla durata della batteria o sulla ricerca di colonnine per la ricarica, soprattutto se le auto costano parecchio. Gli incentivi aiutano, è vero, ma fino ad un certo punto. Acquisti un’elettrica solo se si tratta di un affare. Tra un’auto a benzina e un’elettrica, nove su dieci preferiscono l’auto a benzina. Anzi, dieci su dieci”, ha dichiarato un altro concessionario.
Insomma, è chiaro che c’è un problema di fondo attorno a questa tematica. Innegabile che i prezzi delle auto elettriche, soprattutto nel Vecchio Occidente, sono ancora troppo elevati. Ne abbiamo avuto la testimonianza con gli incentivi lanciati nel 2024, terminati in pochissime ore per le auto elettriche. Segno che c’è curiosità e intenzione di fare la transizione verso veicoli “green”. Ma il problema è davvero il prezzo o l’autonomia? Oppure la mancanza di strutture di ricarica o i lunghi tempi d’attesa? In futuro sicuramente le cose miglioreranno, ma forse per una volta bisognerebbe prendere spunto dalla Cina. Un motivo ci sarà se le auto elettriche lì vanno alla grande e i produttori cinesi possono addirittura pensare di espandersi all’estero, mentre in Europa gli stabilimenti chiudono.