Le auto rubate rappresentano un problema enorme in tutto il mondo. In genere, si pensa che ad essere vittima di questo evento sia solo chi si vede trafugare il veicolo. In realtà, i contraccolpi della sorte potrebbero essere condivisi anche dal compratore, più o meno ignaro, in quanto potrebbe essere accusato di ricettazione. Per evitare pericoli di questo genere, occorre in particolare fare attenzione quando si acquista sul web. Secondo il Department of Motor Vehicles (DMV) di New York, infatti, un gran numero di autoveicoli sottratti al legittimo proprietario sono venduti su Facebook o Craiglist.
Auto rubate, occorre fare attenzione se si acquista online
Secondo il DMV di New York, acquistare un veicolo su Internet rappresenta un grande pericolo. A testimoniarlo il fatto che lo Stato di New York ha recuperato quest’anno 228 auto rubate e ne ha trovate più della metà (149) online, già disponibili per la vendita. La scoperta, naturalmente, è avvenuta solo a seguito del tentativo di registrare l’auto da parte dell’ignaro acquirente.

È stato Mark JF Schroeder, commissario dello stesso dipartimento, a fornire un commento in merito: “Ci sono molti truffatori là fuori che aspettano di approfittarsi di qualcuno che ha bisogno di un veicolo a basso costo”. Proprio per questo occorre usare molto buon senso e andarci cauti, quando si prospetta sul web un’occasione che sembra imperdibile.
La maggior parte di queste auto va a finire in vendita su siti come Facebook Marketplace e Craigslist, ove è disponibile una platea molto larga. Secondo il sovrintendente della Polizia di Stato Steven G. James, occorre restare costantemente all’erta: “Gli acquirenti di auto devono essere consapevoli che ci sono venditori disonesti online che non ci penseranno due volte a truffarli per migliaia di dollari. Invitiamo coloro che stanno cercando di acquistare online a ricercare attentamente il loro acquisto per assicurarsi di non essere vittime”.
A sostegno di queste parole arrivano poi quelle del commissario ad interim del NYPD Thomas Donion: “Il messaggio del NYPD è chiaro: prima di completare una transazione online, verifica le credenziali dell’altra parte, fai ricerche approfondite sulla cronologia del veicolo, evita di portare contanti e insisti per incontrarti in un luogo di scambio e-commerce designato e segnalato che sia pubblico e sicuro. Ciò include siti sottoposti a videosorveglianza 24 ore su 24 in ciascuno dei 77 distretti di polizia del NYPD “. Naturalmente, i consigli sono dati a cittadini statunitensi, ma possono risultare validi anche in Italia, ove a darli sono solitamente i Carabinieri e la Stradale.
Come evitare di essere truffati?
È possibile evitare le truffe ormai tipiche per le auto rubate? Ad esempio, negli Stati Uniti proprio il DMV raccomanda agli acquirenti di adottare una serie di misure per evitare di essere truffati e mettersi nella posizione di essere accusati di ricettazione.
Tra di esse, la verifica online tramite un verificatore della cronologia VIN (Vehicle Identification Number) di terze parti che il veicolo non sia stato segnalato come rubato, la verifica che l’identificazione del venditore corrisponda alle informazioni presenti sul titolo del veicolo e la conferma che il VIN dell’auto corrisponda a quello del titolo.

Inoltre, i potenziali acquirenti dovrebbero usare un assegno circolare intestato al venditore al posto dei contanti. Ciò potrebbe impedire al venditore di incassarlo e, in ultima analisi, il denaro verrebbe restituito sul conto dell’acquirente. Oltre a ciò, il DMV di New York ha un sito Web utile specificamente per aiutare gli acquirenti a sapere cosa cercare, come dovrebbero comportarsi i concessionari onesti e come scegliere un veicolo.
Cosa dice la legge italiana in relazione all’acquisto di auto rubate?
Per quanto concerne l’Italia, per evitare l’ulteriore beffa derivante dalla possibile accusa di ricettazione, è possibile invece collegarsi al database utilizzato dal Ministero dell’Interno. Basta inserire il numero di targa nell’apposito spazio per poter controllare tutto ciò che serve nel giro di pochi secondi, anche se occorre sottolineare che i dati non sono aggiornati in tempo reale.
In tal modo si possono evitare i contraccolpi legali previsti dal nostro ordinamento, che sono di due tipi:
- la ricettazione, prevista dall’articolo 468 del codice penale nel caso in cui chi acquista sia consapevole dell’operazione che sta portando a termine. La pena prevista è la reclusione da 2 ad 8 anni ed una multa da 516 a 10.329 euro;
- l’incauto acquisto, quando l’acquirente è in grado di dimostrare di non aver condotto intenzionalmente la condotta criminosa, ma è stato ingannato, previsto dall’articolo 712. In questo caso si rischia la reclusione sino a sei mesi e una multa non inferiore ai dieci euro.