Volkswagen scatenata con l’elettrica e il suo fidanzamento con la startup Rivian: stando a reuters.com, alcune Audi mimetizzate sono arrivate segretamente dalla Germania a inizio 2024 presso uno stabilimento Rivian in California. Qui, circa 30 ingegneri hanno smontato i componenti elettronici e li hanno dotati dei componenti elettronici dell’azienda statunitense. Con tanto di cablaggi e moduli. Sono seguiti test intensivi presso la struttura di Palo Alto. Obiettivo: vedere come architettura e software della società Usa funzioni sulle auto tedesche. Ricordiamo che VW ha già piazzato un bel miliardo di euro in scioltezza dentro Rivian e può schizzare a 5 miliardi di euro per il matrimonio con joint venture 50% e 50%.
Cocktail raffinato. Ingredienti: lo strapotere economico VW, la bellezza delle Audi, l’innovazione tecnologica Rivian, la storica ambizione germanica, la creatività automotive Usa nel settore del full electric, l’animus pugnandi del ceo Rivian RJ Scaringe, il desiderio di rivincita del colosso germanico contro cinesi e Tesla dopo le sconfitte elettriche.
Massima riservatezza sui test Audi con Rivian
Rivian e Volkswagen hanno cercato di essere riservati: massima riservatezza sui test Audi con la startup elettrica statunitense. Godono tutt’e due: l’americana prende liquidi freschi dalla teutonica, che finalmente morde con le elettriche dopo il mezzo flop dei software Cariad e delle vendite ID.3. Così da minacciare i cinesi e la yankee Tesla.
Per Rivian, nota per le Suv R1S e i pickup R1T, è un’àncora di salvezza finanziaria dopo il forte rallentamento della domanda di veicoli elettrici: si punta anche a costruire le Suv R2 meno costose per divenire redditizia dopo l’eterno rosso di bilancio. Arriva il sostegno del colosso Volkswagen e della sua galassia di marchi tra cui Audi, Porsche, Lamborghini e Bentley. Per Wolfsburg, l’accordo porta con sé una tecnologia Ev a basso costo e ad alte prestazioni che le Case automobilistiche tradizionali hanno faticato a padroneggiare. Senza contare l’economia di scala VW e le potenzialità gigantesche dei tedeschi in termini di volumi: orizzonti sconfinati da sondare.
La scossa di Blume
L’accordo con Rivian è il più recente di una serie di alleanze sottoscritte dall’amministratore delegato della Volkswagen Oliver Blume, subentrato nel settembre 2022 dopo la cacciata di Herbert Diess. Che ha fondato l’unità software Cariad nel 2020: non ha funzionato. Blume sta cercando una soluzione, stringendo accordi con Xpeng in Cina e ora con Rivian negli Stati Uniti. Fine ultimo: attingere alle competenze software di startup esclusivamente elettriche che hanno sviluppato la tecnologia partendo da zero.
Mercedes e Chrysler: matrimonio riuscito male
Per superare la difficoltà di integrare culture lavorative nettamente diverse che spesso affliggono tali accordi, la leadership di Volkswagen ha accettato di abbracciare l’agilità di Rivian. Rammentiamo il matrimonio fra Mercedes e Chrysler del 1998: la tedesca con l’americana non sono mai andate d’accordo, sino al divorzio del 2007. Adesso di nuovo una teutonica e una yankee, con un’alleanza dalle prospettive straordinarie.