Commissione europea nel panico da auto elettrica: “Non siamo attrezzati”

Ippolito Visconti Autore News Auto
Panico da auto elettrica. Per anni, l’Unione europea ha accelerato sulla politica ultra green; ma ora la Commissione teme il peggio.
panico da auto elettrica

Panico da auto elettrica. Per anni, l’Unione europea ha accelerato sulla politica ultra green; ma ora che si avvicina la data fatidica del 2035 con lo stop alle termiche, la Commissione europea è piena di dubbi e paure sull’auto elettrica. E dice: “Non siamo attrezzati, non siamo pronti”. Perché questo smarrimento totale? Anzitutto, perché le vendite di macchine elettriche crescono troppo piano. Poi perché i governi non piazzano incentivi, specie l’Italia. Le colonnine sono pochissime, distribuite male, con scarsa capillarità (Meridione nostro è quasi senza ricariche per strade in certe zone). In più, c’è il terrore dei blackout di rete, specie d’estate: spesso rimaniamo senza luce causa climatizzatori, figuriamoci se ci fossero tante macchine in ricarica. Infine, siamo messi malissimo sulla catena di approvvigionamento delle batterie sbilanciata verso l’estero. 

panico da auto elettrica

Panico da auto elettrica: 2035 in arrivo

L’addio alla vendita ai veicoli a benzina e diesel è fissato per il 2035. Ma l’Europa è lontana dall’essere pronta per vietare i motori a combustione. “Il Green Deal non sarà raggiunto con la bacchetta magica o con un ordine esecutivo di Bruxelles”, dice il commissario francese Thierry Breton, numero uno della direzione generale Mercato interno e industria. “Tutte le condizioni abilitanti devono essere soddisfatte”. Già. Non ci siamo.

panico da auto elettrica

Vetture a batteria, incubo imminente per le vendite

I numeri sono impietosi. Nel 2023, nell’Ue venduti 1,5 milioni di veicoli a batteria. Rispetto al 2022, aumentate di 400mila unità, ma a questo ritmo il target per il 2035 è un sogno. Solo parole e fantasia. Nel 2023 il 20% delle auto a zero emissioni vendute nel blocco è stato costruito in Cina. Giustamente pronta ad aggredire il mercato. I 600mila punti di ricarica in Ue? Il 61% è concentrato in soli tre Paesi, ossia Germania, Francia e Olanda. Pochi avanti e tanti indietro. Sarebbe un’Unione questa? Occhio pure al panico da auto elettrica per la disoccupazione: chiudono le fabbriche delle termiche e i non occupati aumentano drammaticamente.

  Argomento: