Via alle domande per la rottamazione delle cartelle e dentro anche le cartelle del bollo auto. Infatti nella sanatoria del governo e soprattutto nel provvedimento di rottamazione rientrano pure i bolli non pagati se affidati al concessionario alla riscossione entro il 2015. Ma che significa tutto questo? che i bolli verranno cancellati del tutto e che saranno di fatto bonificati come spesso si sente dire in giro? niente di tutto questo, anche perché l’ipotizzata cancellazione automatica delle cartelle sotto i 1.000 euro fino al 2015, non è andata in porto. Ecco quindi che fine faranno i bolli tra il 2000 ed il 2022, che rientrano di diritto nella rottamazione delle cartelle e cosa ci guadagneranno i contribuenti.
Rottamazione delle cartelle, come funziona col bollo auto?
Il bollo auto era e resta una delle tasse che gli italiani maggiormente odiano. E come tale l’interesse che molti hanno nel “farla franca” è senza dubbio importante. E forse mai occasione è stata più propizia. Con la tregua fiscale infatti i contribuenti potranno adesso mettere la parola fine anche alle loro pendenze con la tanto odiata tassa sui veicoli. Deve essere il contribuente per ad adoperarsi. Perché la sanatoria delle cartelle del bollo parte inevitabilmente dall’adesione alla rottamazione. In effetti per le cartelle del bollo auto si possono godere di sconti e rateizzazioni solo presentando domanda.
Come presentare domanda di definizione agevolata cartelle bollo auto
Le cartelle nella rottamazione devono essere inserite da parte del contribuente interessato. Infatti collegandosi al sito istituzionale il primo passo sarà verificare la propria situazione debitoria. La definizione agevolata, parlando di istanza, può essere prodotta sia autenticandosi al sito dell’ADER tramite le credenziali di accesso Spid (Sistema pubblico l’identità digitale), CIE (carta d’identità elettronica o CNS (carta nazionale dei servizi) o anche in area libera. Una facoltà questa estesa in maniera totalitaria da parte del governo, che ha deciso in pratica di dare la possibilità a tutti, anche a chi non è munito delle credenziali di accesso ai servizi digitali delle PA, di poter saldare la propria situazione debitoria in maniera più semplice. Una volta recuperato l’estratto di ruolo e quindi verificate tutte le proprie cartelle esattoriali da pagare, il contribuente può decidere se aderire o meno alla sanatoria. Oppure se inserire tutte le cartelle o solo alcune nella domanda di definizione a agevolata.
Bolli prescritti o non dovuti? ecco cosa succede ad aderire alla definizione agevolata
Ma la rottamazione delle cartelle ha delle evidenti controindicazioni. Va ricordato infatti che inserire le cartelle dentro la definizione agevolata e quindi nell’istanza, significa di fatto accettare il debito e bloccare qualsiasi tipo di eventuale ipotesi di ricorso. Che magari il contribuente interessato avrebbe voluto o potuto in futuro, avviare nei confronti della cartella in questione. Infatti per chi presenta la domanda bisogna dichiarare di voler rinunciare ad avviare azioni sul bollo auto evaso precedentemente. E bisogna dichiarare anche di rinunciare ad eventuali azioni già avviate in passato.
La sanatoria del bollo auto, ecco la guida
Anche le cartelle relative a bollo auto quindi rientrano a pieno titolo tra quelle che è possibile rottamare, a prescindere dal loro importo purché affidate all’agente della riscossione entro il 30 giugno del 2022. Con la rottamazione le cartelle verranno immediatamente scomposte con l’azzeramento di sanzioni e interessi per ritardata d’iscrizione al ruolo. Oltretutto c’è la possibilità di scegliere se versare tutto in unica soluzione o se rateizzare il dovuto.
Il piano di dilazione delle cartelle sul bollo auto nella rottamazione
Il piano di dilazione è semplice. Infatti si può pagare a rate anche fino al 2027. In tutto 18 rate Le prime due rate di uguale importo, pari al 10% del debito complessivo rottamato per ciascuna rata. E in scadenza il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023. Le altre rate, tutte pari al 5% cadauna on scadenza ogni 28 febbraio, ogni 31 maggio, ogni 31 luglio e ogni 30 novembre. Sulle rate a partire da agosto 2023 interessi del 2%.