Come rateizzare bollo auto: il procedimento da seguire

M Magarini
Finanziare auto

Il bollo auto è una delle tasse automobilistiche che qualunque proprietario di vetture deve pagare a cadenza annuale. Tuttavia, esistono delle eccezioni, come ad esempio in caso di veicoli ibridi oppure elettrici, mezzi storici oppure appartenente a soggetti con disabilità (legge 104/92). Il potere di esprimersi in merito spetta alle amministrazioni regionali, che, però, hanno dei limiti ben precisi a cui sottostare. La loro autonomia è, infatti, parziale e, pertanto, le decisioni assunto non possono mai violare i principi cardini sanciti dal legislatore nazionale.

Per avere un quadro dettagliato in merito vi rimandiamo ai portali ufficiali, che cambiano al luogo di residenza. Difatti, le modalità burocratiche differiscono a seconda dell’eventuale sottoscrizione di convenzione con l’ACI (Automobil Club d’Italia) o meno. Le Regioni autonome sono tre, vale a dire il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna e la Sicilia. Due sono le Province autonome, ovvero quelle di Bolzano e Trento. Proprio per via di tale difformità è sempre consigliato consultare i canali di riferimento ufficiali, onde evitare di commettere, inavvertitamente, delle violazioni. Per essere sicuri di non trasgredire la normativa, esiste un comodissimo servizio di alert, recentemente implementato dai vari portali di pertinenza. Un ottimo strumento, che non richiede alcun pagamento, bensì la semplice iscrizione al servizio.

In questa guida ci soffermeremo però su un’ulteriore questione, di pari rilievo: come rateizzare il bollo auto? E, soprattutto, è possibile? A tal riguardo, circolano versioni contrastanti in rete, data la disinformazione che, purtroppo, regna sovrana, soprattutto sui social. Chiunque ha modo di dare la propria opinione e capita pure di imbattersi in finti esperti, i quali si mettono in cattedra senza averne i titoli. Al fine di spazzare via qualsiasi dubbio in proposito, durante i paragrafi seguenti analizzeremo in fondo la materia, sulla base dei recenti aggiornamenti.

Come rateizzare bollo auto: ora è possibile grazie a PayPal

Soldi auto

Fino a qualche tempo se ce lo aveste chiesto, purtroppo vi avremmo dovuto dare una risposta negativa. La facoltà di effettuare un pagamento a rate del bollo non era una possibilità contemplata. E, a voler essere pignoli, nemmeno oggi lo sarebbe. D’altro canto, grazie ai moderni strumenti di transazione esiste un canale per farlo: PayPal. Il celebre eWallet (o portafoglio elettronico) è ormai entrato nelle case di moltissimi italiani. Da anni svolge un servizio all’avanguardia, dimostrandosi sempre efficace, sicuro e intuitivo nella fruizione. È notizia piuttosto recente l’introduzione tra i sistemi accettati da PagoPA, che, a partire dal 2020, si occupa di ogni rapporto con la Pubblica Amministrazione.

PagoPA costituisce la risposta a quei cittadini che chiedevano una semplificazione delle pratiche burocratiche. Con le ultime innovazioni apportate in ambito tecnologico, appariva ormai datato il fatto di doversi sobbarcare ogni volta la fila presso i centri fisici convenzionati. Non che tale soluzione sia stata depennata, ma sicuramente chi ha una buona dimestichezza con i moderni sistemi si troverà a proprio agio.

La velocità di movimentazione del denaro, da qualunque posto ci si trovi (a patto di avere una connessione internet), è un grosso passo in avanti. Da smartphone, tablet o PC si accede ai portali web o alle app e in una manciata di clic l’operazione giunge a naturale compimento.

Il procedimento da seguire

A differenza degli altri strumenti contemplati da PagoPA, con PayPal c’è un comodo servizio extra: il pagamento a rate. Resta da capire, nel concreto, come rateizzare il bollo auto. Il procedimento è davvero semplice e ora ve lo spieghiamo.

Innanzitutto, come ovvio che sia, dovete disporre di un account PayPal. Per aprirlo potete semplicemente connettervi sulla piattaforma e compilare il modulo di registrazione. Inserite i dati personali e, una volta che vi viene chiesto, associate il profilo a un conto corrente bancario o a una carta di credito. Prima che vi interroghiate se sia sicuro, vi rassicuriamo: a livello di protezione è una delle migliori realtà (se non la migliore) in circolazione.

Digitate, dunque, con la massima serenità i vostri dati, consapevoli di non incorrere in nessun tipo di sorpresa. I protocolli di sicurezza sono quelli di ultima generazione introdotti dai colossi dell’informatica, gli stessi adoperati pure da enti statali e sistemi bancari. Il punto di forza è, in particolare, costituito dal certificato di crittografia SSL (Secure Sockets Layer), tenuto in perenne aggiornamento. Completate le procedure di convalida e avete completato il primo passaggio.

Adesso recatevi sulla piattaforma ufficiale dove effettuare la transazione per la tassa di proprietà automobilistica. L’opzione numero è l’app iO, l’applicazione per la gestione dei rapporti con il servizio pubblico. Configurate PayPal quale strumento di pagamento preferito e siete a cavallo. Ma prima di mettere la quinta controllate che la vostra Regione di residenza vi permetta di ricorrervi. Anche se la risposta è affermativa la maggior parte delle volte, esistono delle eccezioni. Pertanto, occhio alla penna. L’alternativa è di entrare con le rispettive credenziale sulla piattaforma ufficiale dell’Automobil Club d’Italia (ACI). O, qualora non fosse possibile, recatevi sul portale gestito dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdE).

Quando state per eseguire il saldo della tassa selezionate PayPal e, una volta reindirizzati sulla pagina dell’eWallet, clicca su “Paga in 3 rate”. Spalmerete la somma in tre comode rate, senza interessi o costi di commissione, una volta al mese. Supponiamo di dover pagare una tassa di proprietà di 300 euro a partire da novembre 2022. Il vostro unico compito sarà di dare l’autorizzazione alla prima rata, che sarà di 100 euro. Dopodiché, i soldi vi verranno scalati dal conto corrente o dalla carta di credito associati, in modalità automatica.

Dunque, nel mese di dicembre vi verranno detratti la seconda tranche di 100 euro e a gennaio 2023 la terza sempre di 100 euro. L’ente addetto alla riscossione del tributo percepirà subito i 300 euro, mentre con PayPal avrete una specie di piccolo finanziamento, a tasso zero. Hanno occasione di usufruire di tale formula esclusivamente le persone fisiche e non quelle giuridiche (ad esempio le associazioni o le aziende con le flotte). La somma, che può andare da un minimo di 30 euro a un massimo di 2.000 euro, viene messa a disposizione previa permesso. Nel giro di pochi istanti avrete un riscontro.

Il caso delle cartelle esattoriali

cartelle esattoriali

Malgrado finora abbiamo evitato di parlarne, il pagamento a rate è altresì contemplato in caso di cartelle esattoriali. Alla pari di qualsiasi tributo da versare nelle casse dello Stato o degli enti locali è concessa tale opportunità. Chiunque ne fosse interessato ha un iter da assolvere, cioè deve inoltrare apposita domanda all’autorità di competenza, che può essere:

  • l’amministrazione regionale o provinciale;
  • l’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Alla domanda “come rateizzare il bollo auto?” vi abbiamo fornito una risposta. A meno che non si tratti di cartelle esattoriali, l’unico strumento ammesso è PayPal. Introdotto tra i sistemi di pagamento accettato accettati da PagoPa nel recente corso, probabilmente avrete già dimestichezza. E, anche se così non fosse, riuscirete ad acquisirla nel giro di breve. Vi sarà sufficiente selezionare l’opzione “Paga in 3 Rate” e avrete accesso alla comoda funzione.

Se il debito con la Pubblica Amministrazione sarà saldato, con l’eWallet aprirete un piccolo finanziamento. Ma in tal caso non dovrete corrispondere alcun genere di interesse o di spesa di commissione. L’operazione sarà completabile a patto di avere una carte di credito o un bonifico bancario associato al vostro account.

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