Come funziona l’assicurazione conducente?

Walter Gobbi
assicurazione conducente

assicurazione conducenteForse soltanto in pochi lo sanno, e può risultare comprensibile data la stranezza della situazione, ma le RC auto che annualmente stipuliamo non coprono direttamente l’assicurato alla guida di un veicolo e coinvolto in un sinistro.

Le ordinarie assicurazioni auto, infatti, strano ma vero, coprono solamente i danni cagionati ad altre eventuali persone o veicoli protagonisti del sinistro, senza tuttavia preoccuparsi direttamente della sorte del conducente.

Eppure, spesso e volentieri, il conducente ha un ruolo importante nella compagine familiare di appartenenza ed incidenti che lo coinvolgano in prima persona possono conseguentemente essere fonte di preoccupazione e difficoltà per il nucleo familiare. L’esempio classico è quello del conducente-padre di famiglia monoreddito : un sinistro che abbia come protagonista tale soggetto, impossibilitato magari alla prosecuzione del proprio lavoro, inevitabilmente comporta rilevanti difficoltà pratiche ed economiche per coniuge e figli.

Per tale motivo, quindi, in situazioni di tal fatto, può risultare utile e previdente stipulare una specifica assicurazione per il conducente : a fronte di un premio annuale, infatti, tale tipologia di polizza assicura al soggetto alla guida un congruo risarcimento nella sciagurata ipotesi di morte o invalidità permanente derivante dal sinistro, oltre che la copertura delle visite mediche e spese sanitarie necessarie a cagione dell’evento.

Ovviamente non tutti gli infortuni derivanti dal sinistro risultano coperti dalla polizza, ma soltanto quelli di una determinata consistenza e gravità; al momento della stipula, quindi, è consigliabile consultare quale tipologie di danni al conducente la polizza si impegna ad indennizzare, al fine di vedere soddisfatta ogni particolare esigenza del caso.

Al fine di evitare spiacevoli sorprese, poi, una ulteriore piccola accortezza può essere necessaria.

Solitamente, infatti, la garanzia a tutela del conducente viene fatta sottoscrivere all’assicurato separatamente rispetto alla ordinaria ed obbligatoria RC auto.

La prima, tuttavia, a differenza della seconda, non è obbligatoria e quindi per essa non può dirsi vigente il divieto del tacito rinnovo.

Tale elemento, da un lato, può risultare utile, in quanto consente al conducente assicurato di non dover ogni anno spendere tempo per rinnovare una polizza di cui già dispone.

Dall’altro lato, però, occorre tenere bene a mente tutto ciò nel caso in cui si intenda cambiare compagnia assicurativa : in questa evenienza infatti se non si comunica in tempo la disdetta della garanzia conducente, si rischia di vedersela tacitamente rinnovata anche per l’anno successivo, con conseguente aggravio di costi.

A fronte di questi piccoli e necessari accorgimenti, quindi, risulta tuttavia evidente l’utilità di una simile tipologia di assicurazione : una buona dose di previdenza infatti può salvaguardare in modo semplice ed efficace la serenità della propria famiglia.

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