Le colonnine per le auto elettriche in Italia continuano a crescere, dice Motus-E. Mentre il Paese si prepara alla decisiva partita infrastrutturale del Pnrr: soldi Ue da impiegare in stazioni per fare il pieno di elettroni. Al 30 giugno i punti di ricarica a uso pubblico installati nella Penisola sono 56.992, in salita di 11.782 unità nei 12 mesi e di 6.314 dall’inizio dell’anno (+2.828 nell’ultimo trimestre). In due anni il numero dei punti è quasi raddoppiato, da 30.704 a 56.992. Siccome ogni colonnina ha circa due punti, abbiamo 28.496 colonnine.
Ma l’incremento non è più poderoso come prima: “Il lieve rallentamento delle installazioni nell’ultimo trimestre indica che gli operatori della ricarica si stanno già attrezzando per la grande sfida del Pnrr, per la quale occorrerà uno sforzo straordinario – dice il presidente di Motus-E, Fabio Pressi -. Per centrare gli obiettivi del Piano sarà determinante il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica, chiamati anch’essi a un impegno eccezionale.
Cosa succede col Pnrr?
1) L’installazione di oltre 41.000 punti di ricarica ad alta e altissima potenza da parte degli operatori della ricarica.
2) Connessione da parte dei distributori locali e l’attivazione entro fine 2025.
Gli operatori della ricarica sono pronti e determinati a fare la propria parte, nella convinzione che l’ottimo lavoro svolto per creare la Piattaforma Unica Nazionale (PUN) possa dare vita in prospettiva anche a un efficace strumento per la pianificazione della rete, come avviene in altri Paesi Ue, dice Pressi.
Perché secondo noi sono poche
Circa 28.496 colonnine e 56.992 punti di ricarica sono pochi, secondo noi.
1) Vanno bene per il circolante elettrico attuale: 251.023 unità. Vanno malissimo per un boom: non ci sono margini.
2) Attualmente, il 17,9% dei punti installati è in attesa di collegamento e attivazione. Questo evidenzia l’importanza di velocizzare le procedure autorizzative e di un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti chiamati in causa. Pertanto, bisogna fare 56.992 punti meno il 17,9% (10.202). Totale attivo: 46.790.
3) I punti di ricarica lungo le autostrade si attestano al 30 giugno a 963 unità (dalle 657 del giugno 2023 e le 235 del giugno 2022), di cui l’85% è di tipo veloce in corrente continua e il 62% supera i 150 kW di potenza. Il 41% delle aree di servizio autostradali è dotato già di infrastrutture per la ricarica. Numeri bassi per chi viaggia.
La classifica delle Regioni con più punti di ricarica
Lombardia (10.902 punti di ricarica, +3.245 negli ultimi 12 mesi),
Piemonte (5.775 punti, +1.261 nei 12 mesi),
Lazio (5.641 punti, +1.290 nei 12 mesi),
Veneto (5.508 punti, +1.088 nei 12 mesi),
Emilia-Romagna (4.720, +754 nei 12 mesi).
Classifica punti ricarica tra le Province
Roma (4.451 punti, +1.052 nei 12 mesi),
Milano (3.618 punti, +1.074 nei 12 mesi),
Napoli (2.839 punti, +212 nei 12 mesi),
Torino (2.641 punti, +634 nei 12 mesi),
Brescia (1.681 punti, +216 nei 12 mesi).