Buona la prima. Il decreto “tolleranza zero” promosso da Matteo Salvini ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri. Adesso passerà in Camera e Senato, dove potranno essere apportate delle eventuali modifiche, qualora lo si ritenesse opportuno. Il disegno di legge è concepito con un chiaro scopo: garantire più sicurezza agli utenti della strada. I recenti casi di cronaca, nonché i dati degli ultimi anni, hanno dato una scossa alla classe politica, desiderosa di garantire strade più sicure. Un obiettivo non facile, che imporrà il contributo sia delle istituzioni sia degli stessi conducenti. Purtroppo, ancora oggi capitano troppo di frequente le tragedie, ampiamente evitabili.
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Spesso i sinistri vengono provocati da momenti di distrazione del guidatore, che pecca in negligenza al volante. Per porre un freno alla cattiva piaga, il testo sottoposto all’attenzione dei votanti prevede l’inasprimento di diverse sanzioni, in maniera da costringere gli automobilisti ad assumere una maggiore consapevolezza. Avere in mano una vettura implica sì tanti onori, ma anche tanti oneri. Tra i temi toccati figurano pure l’utilizzo degli smartphone alla guida, la circolazione sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti e il superamento dei limiti di velocità. Di seguito, passeremo in rassegna ciascuno dei punti chiave, affinché risultino chiare le posizioni assunte dall’esecutivo circa la mobilità.
Codice della strada: uso dello smartphone
Apriamo con una delle battaglie principali intraprese dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo quanto sostiene Salvini, il 15 per cento dei sinistri è provocato da distrazioni dipese dall’impiego del cellulare, mentre si siede al volante. Anziché focalizzare la propria attenzione su quanto accade in strada, diverse volte si pecca di disattenzione e i rischi possono essere molto gravi. Ecco perché l’idea è di punire i trasgressori con la sospensione della patente, da un minimo di 7 a un massimo di 30 giorni. Nello specifico:
- se i punti della patente rimasti sono almeno o più di 10 la sospensione è di 7 giorni;
- se i punti della patente rimasti sono meno di 10 la sospensione è di 15 giorni.
Tuttavia, in caso di incidente la sanzione raddoppia.
Codice della strada: guida in stato d’ebbrezza
Veniamo al secondo punto cruciale: la guida in stato di ebbrezza. I trasgressori rischiano la sospensione e la revoca della patente fino a tre anni. Inoltre, i recidivi verranno puniti in maniera esemplare. Chi ha già sbagliato in passato non può consumare alcool, a prescindere dalla quantità. Nelle prossime settimane verrà meglio delineata la questione dell’Alcolock, strumento già adottato in vari Paesi. Giusto per rinfrescare un po’ la memoria, esso impedisce di mettere in moto il motore, qualora ravvisi il superamento della soglia massima sancita dal legislatore. Anche in tal proposito, un quadro dettagliato ed esauriente verrà illustrato nel prosieguo. Intanto, sono state gettate le basi verso un cambiamento drastico della disciplina.
Guida sotto effetto di sostanze stupefacenti
Si applica, a maggior ragione, il pugno duro nei confronti degli automobilisti che, prima di salire a bordo, facciano consumo di sostanze stupefacenti. Qualora ravvisino dei segnali indicatori, gli agenti hanno la facoltà di prelevare un campione di saliva all’esaminato. In caso di esito positivo, la licenza verrà ritirata, durante i test di laboratorio. A quel punto, laddove i risultati trovino conferma non solo la patente verrà revocata, bensì il soggetto non avrà l’opportunità di conseguire la licenza per un periodo minimo di uno a uno massimo di 3 anni.
Codice della strada: limiti di velocità
Focalizziamoci ora sui limiti di velocità. Il loro superamento per un valore compreso tra i 10 e i 40 km/h comporta la mini-sospensione della patente, oltre al taglio dei relativi punti. In merito, la severità della pena dipende dal “tesoretto” ancora sul permesso di guida, dove:
- se la licenza ha 10 o più punti la sospensione è di 7 giorni;
- se la licenza ha meno di 10 punti la sospensione è di 15 giorni.
La pena raddoppia se il conducente ha provocato con la propria condotta un sinistro. La mini-sospensione della licenza è altresì sancita con una delle seguenti infrazioni:
- il sorpasso a destra;
- la circolazione contromano;
- il mancato uso della cintura di sicurezza, dei seggiolini per bambini o dei dispositivi antiabbandono;
- il sorpasso in punti proibiti;
- la percorrenza in senso vietato.
Autovelox
Spesso gli autovelox sono stati additati come un marchingegno mangiasoldi, sfruttato dagli enti al mero fine di battere cassa. Le critiche sono state accolte dall’esecutivo capitanato da Giorgia Meloni ed è per questo motivo che il ricorso del dispositivo sarà ammesso soltanto in un ristretto novero di circostanze. Inoltre, l’iter di approvazione equivarrà a quello di omologazione. Le Forze dell’Ordine avranno altresì modo di tenere sotto osservazione il comportamento dei conducenti con gli strumenti in loro possesso, compreso foto e videocamere.
Per quanto concerne le Zone a Traffico Limitato (ZTL), le Amministrazioni comunali saranno tenute a tessere un dialogo con i residenti, affinché venga arrecato il minor disagio possibile. Non sarà punibile un guidatore all’uscita se, all’ingresso nell’area, non vigeva la limitazione. In aggiunta, per i territori circoscritti dov’è previsto un limite di percorrenza è riconosciuta una tolleranza del 10 per cento.
Neopatentati
Un’ulteriore causa sposata dal Governo per il nuovo Codice della strada attiene ai neopatentati. Che non avranno accesso alle macchine di “grossa cilindrata” per i primi tre anni dal conseguimento del permesso di guida, invece di solo un anno, come sancisce il testo in vigore. Inoltre, ai minorenni rei di circolare sotto effetto di sostanze alcoliche o senza patente sarà negato l’ottenimento della patente fino al compimento dei 24 anni di età.
Safety Car
Successivamente a eventuali incidenti, le Forze dell’Ordine potranno fungere da Safety Car, così da tenere sotto controllo la situazione e impedire ulteriori disagi. A onor del vero, la misura è già adottata mentre scriviamo, ma consiste in un caso estremamente limitato, a un gruppo ristretto di tratti autostradali. La diffusione in territorio italiano è, invece, ridotta al minimo, mentre in futuro dovrebbe diventare una misura di comune applicazione. I provvedimenti sopra illustrati sono i principali, quelli relativi alla classe degli automobilisti. Nel pacchetto di modifiche sottoposte all’attenzione del Consiglio dei ministri hanno, però, trovato spazio pure ulteriori questioni, legate alla stretta attualità.
La configurazione di una normativa accurata sui monopattini contenuta nel Codice della strada segue le numerose polemiche scoppiate a causa del comportamento improprio di vari proprietari. Inoltre, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito un approccio rigoroso inerente ai ciclisti e, in generale, alle categorie di utenti fragili. Infine, un aspetto trattato è quello dei passaggi a livello. Ribadendo quanto detto in apertura, il compito di esprimersi passa ora alla Camera e al Senato. Che, se lo riterranno opportuno, avranno modo di eseguire degli aggiustamenti. L’approvazione di entrambi è condizione indispensabile per l’emanazione delle normative, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.