Codice della Strada 2023, tutte le novità: cellulare alla guida, alcoltest, monopattini, sanzioni

M Magarini
Con l’approvazione del Cdm, prende ufficialmente il via l’iter parlamentare per le modifiche al Codice della Strada.
Guidare col cellulare

Lo aveva detto a più riprese il Governo che avrebbe applicato il principio di tolleranza zero nel nuovo Codice della Strada. E il testo approvato dal Consiglio dei ministri ne intenzioni. Con l’ok dato al disegno di legge e alla legge delega, inizia l’iter parlamentare. Che, confida l’esecutivo, sarà portato all’attenzione delle Camere già nel mese di ottobre. I troppi morti sulle nostre strade hanno messo ulteriore pressione. Stando ai dati Aci-Istat, lo scorso anno sono stati 3.159 i decessi, in aumento del 15 per cento rispetto al 2021. E la maggior parte di essi sono stati provocati da distrazioni (il 15 per cento), dal mancato rispetto della precedenza e dei semafori, e dalla velocità eccessiva.

Codice della Strada: le novità

Il Consiglio aveva già approvato il testo lo scorso giugno, prima che venisse sottoposto all’attenzione di Comuni e Regioni. Che hanno suggerito alcune modifiche inerenti all’impiego dei dispositivi di sicurezza e tutelare l’incolumità degli utenti fragili della strada, in particolare dei ciclisti. Tra i punti focali, le autorità politiche hanno stabilito di rafforzare la stretta sui conducenti rei di mettersi al volante sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Ma anche chi parla al telefono senza viva-voce mentre circola su strada andrà incontro a sanzioni più pesanti.

Un punto sul quale Salvini aveva parlato in plurime occasioni, allo stesso modo della necessità di regolamentare con maggiore precisione gli autovelox. Contrario all’approccio di battere cassa, il leader leghista ha disposto l’introduzione di requisiti più stringenti. Che varranno altresì per l’uso dei monopattini. A differenza della Francia, dove li hanno banditi, lungo lo Stivale saranno ancora disponibili, previo il rispetto di certi vincoli.

I neopatentati non avranno modo di guidare le supercar per un intervallo di tempo più lungo e, contro la pratica dell’abbandono dei bambini in auto, sarà obbligatorio dotare la vettura di dispositivo anti-abbandono. Inoltre, parcheggiare il mezzo negli stalli riservati ai disabili o alla fermata dei mezzi di trasporto pubblico sarà punito con multe più elevate.

Codice della Strada: uso del cellulare alla guida

Guidare col cellulare

Nella lotta contro l’uso improprio del cellulare in macchina viene definito un inasprimento delle pene. Qualora beccati a parlare al telefono durante la guida, in assenza di viva-voce, si andrà incontro a una sanzione pecuniaria di massimo 1.697 euro. Che diventano 2.588 euro per la seconda infrazione. In aggiunta, si stabilisce la sospensione della patente: da quindici giorni a due mesi per la prima trasgressione; da uno a tre mesi in presenza di recidiva nel biennio. A ciò si sommerà la decurtazione dei punti della patente: otto se è la prima volta, dieci se è la seconda. Guidare contromano o passare col semaforo rosso comporta altresì la sospensione della patente.

Alcool e sostanze stupefacenti

La tolleranza zero fa riferimento soprattutto ai conducenti rei di circolare ubriachi o dopo aver assunto droghe, specie se già in passato avevano commesso le stesse azioni. La patente verrà subito confiscata e sospesa, fino a un massimo di tre anni, comminati ai peggiori trasgressori. Superare il limite di 0,5 g/l all’alcoltest significa già aver violato il Codice della Strada, un limite ridotto a zero per i recidivi. A questi ultimi toccherà peraltro installare, a proprie spese, l’alcolock, apparecchio che impedisce di guidare se rileva un tasso alcolemico superiore allo zero.

Per quanto riguarda il consumo di sostanze stupefacenti, anche in caso di ragionevole dubbio la licenza di guida sarà ritirata e sospesa, mentre saranno effettuati i test di laboratorio sulle condizioni psico-fisiche. E la patente non potrà più essere ottenuta da chi commetterà i reati della peggiore specie, tipo darsi alla macchia senza prestare assistenza alle vittime dopo aver provocato un incidente stradale.

In merito agli autovelox, Salvini ha portato fino in fondo la sua crociata contro l’uso indiscriminato. Entrato a gamba tesa contro chi li usa solo per battere cassa, invece di garantire la sicurezza stradale, il testo presentato determina dei rigorosi paletti circa le specifiche tecniche e il posizionamento. Ciò permetterà di contrastare pure i tentativi di truffa da parte dei furbetti.

Controlli da remoto

Cartello stop

A proposito degli accertamenti da remoto, le Forze dell’Ordine avranno la facoltà di ricorrervi per mancata precedenza accordata, in corrispondenza degli attraversamenti, a ciclisti e pedoni. E avranno la facoltà di usufruirne pure in caso di violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, solo laddove vengono occupati gli stalli destinati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, vetture elettriche, punti di carico e scarico delle merci, mezzi di trasporto pubblico.

Le Zone a Traffico Limitato (ZTL) andranno incontro a direttive più stringenti, idem i passaggi a livello ferroviari, e saranno disposti maggiori specifiche inerenti alla sosta vietata.

Codice della Strada: parcheggio negli stalli per i disabili e i servizi di trasporto pubblico

Occupare gli stalli dedicati ai disabili comporterà una multa più salata rispetto alla legislazione attuale. Difatti, su richiesta della Conferenza di Comuni e Regioni, i ciclomotori a due ruote passeranno da 80 a 165 euro come limite minimo e da 328 a 660 euro come limite massimo. Da 165-660 euro, le restanti categorie di veicoli passeranno a 330-990 euro.

E non si sarà indulgenti nemmeno in caso di parcheggio nelle corsie riservate allo stazionamento e alla fermata dei servizi di trasporto pubblico, compresi gli autobus. Per i ciclomotori e i motoveicoli si va dagli attuali limiti di 41 euro (minimo) e 168 euro (massimo) a 87 e 328 euro. Con gli altri mezzi di locomozione si va, invece, dagli attuali limiti di 87 euro (minimo) e 344 euro (massimo) a 165 e 660 euro.

A salvaguardia dell’incolumità dei ciclisti, spesso le vittime degli incidenti, cresceranno le piste ciclabili e varrà la priorità ciclabile a 30 km/h. Ove possibile, gli automobilisti avranno, inoltre, l’onere di tenere un metro e mezzo di distanza nelle manovre di sorpasso.

Monopattini

Uno degli obiettivi principali era quello di regolamentare i monopattini e così, infatti, è stato. I proprietari avranno l’onere di targa, assicurazione e casco. Essere fermati in assenza sarà passibile di multa da un minimo di 100 a un massimo di 400 euro. Non dovranno poi mancare gli indicatori luminosi di svolta e freno, altrimenti scatterà una sanzione compresa tra i 200 e gli 800 euro. E sarà impedito l’accesso ai marciapiedi, alle isole pedonali e alle strade extraurbane con limiti di velocità superiori ai 50 km/h. I monopattini in sharing non avranno diritto a circolare oltre l’area consentita.

Si preannunciano pene esemplari ai colpevoli di sosta selvaggia, guida contromano e lungo le strade extraurbane definite di particolare personalità.

Neopatentati

I neopatentati non avranno modo di fruire delle vetture di grossa cilindrata per il primo triennio, anziché solo uno. Niente bolidi, dunque, a prescindere da chi sia il proprietario, se il genitore o il/la ragazzo/a stesso/a. I minorenni colti a guidare sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti non avranno modo di conseguire la licenza di guida fino al compimento di 24 anni di età.

Il disegno di leggi considera, infine, pure i bambini con meno di tre anni. Andranno installati i dispositivi anti-abbandono, così da scongiurare dei drammi che troppo spesso hanno luogo negli anni. Gli enti delegati al compito eserciteranno una funzione informativa circa l’installazione dei dispositivi, nonché dell’importanza di mettere le cinture di sicurezza anche per i passeggeri posteriori.

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