Il 2025 sarà un anno memorabile per Citroen, non solo per l’arrivo di nuove vetture come la seconda generazione della C5 Aircross, ma soprattutto perché segnerà il 70esimo anniversario della leggendaria Citroen DS.
Considerata da molti la migliore creazione del brand dal doppio chevron, questa vettura ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’automobilismo. Negli anni ’50, Citroen affrontò infatti una sfida titanica: rinnovare la sua berlina di punta, la Traction Avant, un modello rivoluzionario che iniziava a mostrare i segni del tempo nella Francia del dopoguerra.
Il cambio di paradigma arrivò nell’ottobre del 1955, quando, al Salone dell’Auto di Parigi, fu svelata la Citroen DS 19, meglio conosciuta in Spagna come “Tiburón”. Il suo design avveniristico e le soluzioni tecnologiche all’avanguardia ne fecero un’auto fuori dal tempo, segnando un prima e un dopo nel mondo dei motori.

Il rinnovamento della Traction Avant non nacque dal nulla. Già nel 1938, Citroen aveva avviato il Progetto VGD (Véhicule à Grande Diffusion), con l’obiettivo di creare una berlina rivoluzionaria. Tuttavia, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l’occupazione tedesca bloccarono i lavori, così come accadde con il modello TPV (Très Petite Voiture), poi divenuto il mitico 2CV.
Dopo il conflitto, mentre la Francia cercava di lasciarsi alle spalle gli anni bui, Pierre Bercot proseguì lo sviluppo con un team d’eccezione tra cui André Lefébvre, responsabile della progettazione, e Flaminio Bertoni, geniale designer. Dopo anni di lavoro, il 6 ottobre 1955, sotto la maestosa volta del Grand Palais di Parigi, la DS 19 fu finalmente svelata al pubblico. Il successo fu clamoroso: in un solo giorno furono raccolti 12.000 ordini, e a fine salone il numero salì a 80.000 unità.

L’estetica della Citroen DS era un autentico capolavoro. Il frontale affilato con fari rotondi, il cofano in alluminio monoblocco, le linee fluide e la silhouette slanciata le conferivano un look unico e aerodinamico. Il posteriore colpiva per il montante C massiccio, che sembrava sospendere il tetto sopra un grande lunotto panoramico. Nel 1967, il genio di Robert Opron diede un ulteriore tocco di modernità con l’introduzione dei fari carenati direzionali, ancora oggi una soluzione all’avanguardia.
Oltre al design, era dotata di una tecnologia senza precedenti, a partire dal suo sistema idropneumatico, che offriva un comfort di marcia inarrivabile. Grazie a un circuito idraulico che controllava sospensioni, sterzo, freni e cambio, l’auto garantiva un assetto costante e una guida estremamente fluida, indipendentemente dal carico. Fu la prima vettura di serie al mondo con freni a disco, tecnologia fino ad allora sperimentata solo in Formula 1.

Nel 1964, Citroen lanciò la versione Pallas, arricchita con sedili in materiali pregiati, dettagli cromati e comfort di alto livello. Per i clienti più esigenti, c’era la versione Prestige, dotata di sedili posteriori indipendenti e persino un radiotelefono, una vera rarità per l’epoca.
Settant’anni dopo il suo debutto, la Citroen DS resta un’icona intramontabile, simbolo di avanguardia, lusso e innovazione. Un’auto che ha ridefinito il concetto di mobilità e che ancora oggi continua a ispirare designer e ingegneri di tutto il mondo.