Citroen C3 2024, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
La Citroen C3 2024, quarta generazione della fortunata serie, debutterà a fine ottobre: proviamo a ricostruire come sarà.
Citroen C3 2024

Appuntamento a ottobre. Allora alzeranno il sipario sulla quarta generazione della Citroen C3, che avrà, in tale occasione, pure una variante elettrica. Il prezzo sarà molto accessibile, almeno in rapporto alle bev normalmente, sul mercato, inferiore ai 25 mila euro. Lo ha dichiarato l’amministratore elettrico del Double Chevron, Thierry Koskas, orgoglioso del traguardo tagliato. Un traguardo di portata storica, di cui finora solo pochissimi Costruttori hanno finora messo nel mirino.

Tra le altre compagnie, è rinomata la corsa del gruppo Volkswagen di produrre un paio di bev accessibili nei prossimi anni. Una addirittura costerebbe meno di 20 mila euro, ma si parla di futuro di medio periodo, mentre nel caso del Costruttore d’oltralpe presto le tireranno su il velo. Si parla, infatti, di pochissimi mesi, sicché la presentazione terrà luogo nel mese di ottobre. Nel frattempo, delle gustose anticipazioni le hanno fornite durante la presentazione dei dati conseguiti durante il primo semestre del 2023.

La city car volta ancora una volta pagina, nella speranza di ribadire l’ottimo riscontrato del passato e del presente. Per l’occasione i fari saranno puntati, come abbiamo già detto, sulla bev, che dovrebbe spingersi fino ai 300 km di autonomia. Tuttavia, nemmeno la proposta endotermica verrà messa in secondo piano, specie dagli appassionati di lunga data, abituati a essa. Rinnovare un veicolo funzionante è un compito giusto in apparenza facile.

Certo, delle fondamenta solide aiutano a individuare la strada maestra. D’altro canto, resta da capire fin dove è consentito spingersi al di fuori della strada battuta. Eccedere nelle linee può determinare un effetto boomerang e, al contempo, nemmeno rimanere fermi sulle solite posizioni è una buona idea. In tal caso, il pubblico potrebbe ritenere il prodotto obsoleto e virare, pertanto, su alternative, magari provenienti dalla Cina. Ecco tutto ciò che sappiamo in merito alla Citroen C3 2024.

Citroen C3 2024: gli esterni

Citroen C3 2024

Durante la presentazione dei risultati commerciali della prima metà dell’anno, la compagnia del gruppo Stellantis ha diffuso un teaser ritraente la Citroen C3. Sebbene sia oscurata, l’immagine aiuta ad avere qualche piccola anticipazione a proposito delle linee. Tanto per cominciare, lo stile è più squadrato in confronto alla serie attuale. La configurazione dei fari richiama la showcar Oil, caratterizzata da due luci LED sottili a sviluppo orizzontale e un più marcato elemento disposto in senso verticale.

La stessa tecnologia LED viene impiegata per illuminare il rinnovato emblema della Citroen, collocato al centro della griglia. Se spostiamo lo sguardo sul tetto, notiamo i mancorrenti. Ed è un aspetto davvero interessanti, poiché richiama il mondo di suv e crossover.

Seppure la Citroen C3 sia un esemplare da città, nemmeno lei ha saputo rimanere indifferente al fascino dei mezzi a ruote alte. Sembra confermarlo l’adozione delle piattaforme Smart Platform ed e-CMP. La medesima architettura viene adottata pure con alcuni crossover commercializzati in territori diversi. Sulla falsariga del modello commercializzato in India e in Sudamerica, potrebbe andare incontro a un’evoluzione stilistica.

I dati di mercato spingono in tale direzione e, in circostanze del genere, adeguarsi al cambiamento pare l’unica soluzione possibile. Comunque, prima di affermarlo con assoluta certezza, servirà attendere la presentazione ufficiale o, perlomeno, delle dichiarazioni di alti funzionari. Allora sì che i dubbi verrebbero spazzati via.

Gli interni

Il responsabile del marketing e della comunicazione, Laurent Barria, ha ammesso che la Citroen C3 2024 prenderà spunto dalla Oli, tanto nel design quanto nella fattura dei materiali, di tipo ecologico. Ad esempio, invece dell’acciaio o dell’alluminio, la showcar ha il tetto e i rivestimenti del bagagliaio in cartone alveare riciclato.

I punti di forza sarebbero molteplici, a cominciare dal peso molto contenuto, a fronte di un’ottima resistenza. Inoltre, i sedili sono in telaio tubolare e contano su un’imbottitura traforata e, al posto dei rivestimenti di sorta, i pannelli delle portiere hanno esclusivamente una rete e un bracciolo morbido. Che poi venga tenuto tale e quale pare francamente difficile.

Nei prototipi mostrati al pubblico e agli addetti ai lavori, i designer hanno l’opportunità di sbizzarrirsi con la fantasia, allo scopo di suscitare l’interesse generale. Nel momento in cui, però, ci si avvicina al lancio nelle concessionarie, vanno analizzati ulteriori parametri, in primis la fattibilità economica.

La fattura dei materiali sarà probabilmente rivista verso il basso, in maniera tale da fissare dei prezzi di listino parecchio competitivi. Ora, detto ciò, bisogna stabilire fin dove ci si spingerà in termini di dotazioni di bordo. A tal proposito, la solita Oli dà degli spunti interessanti, tipo l’assenza di un impianto di infotainment nel senso classico del termine. Al posto suo, si utilizza lo smartphone del conducente e un’app adibita a mostrare i dati di interesse per il conducente e i contenuti multimediali.

Qui ci troviamo dinanzi a un perfetto esempio di innovazione dettata dall’esigenza di risparmiare. E sarà necessario riuscire nell’impresa, data la pericolosa avanzata dei marchi cinesi, di cui si è detto preoccupato pure il ceo di Stellantis, Carlos Tavares. Chi salirà a bordo forse si troverà spiazzato all’inizio, tuttavia sarà di certo bendisposto a chiudere un occhio se per mettere una bev in garage gli toccherà scucire una somma relativamente bassa. Pretendere una qualità progettuale di alto profilo e costi accessibili è un po’ lo stesso di volere la botte piena e la moglie ubriaca: in un senso o in un altro, scendere a compromessi è inevitabile.

Motori e prezzi

Citroen C3 2024

Nello stabilimento di Trnava, in Slovacchia, nascerà pure la nuova Citroen C3, alla pari della generazione uscente e della Peugeot 208. Dati i maggiori oneri di fabbricazione, in confronto a certe aree del mondo, verrebbe da credere che la proposta finale riprenderà dei tratti dall’omologa indiana. È perlomeno la nostra sensazione, sebbene mai dire mai. Sulla componente meccanica le indiscrezioni si contano sulle dita di una mano. Koskas in persona ha garantito più di 300 km di autonomia. In Oriente la e-C3 ha un accumulatore in litio ferro fosfato da 29,2 kWh, per una percorrenza di 320 km secondo il ciclo ARAI, equivalente a circa 240 km nel WLTP.

La ricaricab può essere fatta sia in corrente alternata sia in corrente continua, fino a 30 kW di potenza. Il motore a zero emissioni, collocato sotto il cofano anteriore, sviluppa una potenza di 42 kW e 143 Nm di coppia motrice massima, trasmessa alle ruote anteriori. Delle migliorie è logico aspettarsele, di quanto lo scopriremo nel prosieguo. La batteria sarà presumibilmente quella della Peugeot e-208, di dimensioni ridotte rispetto ai 51 kWh della cugina, in grado di garantire 360 km con un unico rifornimento.

Grazie al pianale multienergia vi sarà spazio pure per i motori endotermici, tra cui i benzina PureTech, forse i tre cilindri della 208, da 75 e 100 CV. La cifra da porre in preventivo si aggirerebbe tra i 18 e i 20 mila euro. In posizione intermedia si collocherebbe il PureTech mild hybrid a benzina da 1.2 litri capace di erogare 100 CV nella 208 e 136 CV nella DS3.

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