Ci sono nomi che, nel mondo dell’auto, non si toccano. E la Citroen 2CV è uno di questi. Simbolo di libertà e stile francese senza fronzoli, la mitica “Due Cavalli” potrebbe presto tornare in una veste completamente elettrica, parola del CEO di Citroën, Thierry Koskas.
Dopo anni di smentite e dichiarazioni che si allontanavano dall’ipotetico sacrilegio, l’iconica 2CV potrebbe tornare in strada dal 2027, adattata ai tempi moderni ma con lo stesso spirito ribelle e accessibile.
Koskas ha spiegato che la nuova 2CV elettrica manterrà i principi che hanno reso la sua antenata un’icona. In primis la semplicità, niente complicazioni inutili, solo essenzialità pura, mantenendo il comfort di sempre, grazie a sospensioni progettate per domare anche le strade più disastrate, con un prezzo abbordabile. Si parla infatti di una cifra che possa aggirarsi intorno ai 20mila euro, un colpo basso alla rivale Renault 5 E-Tech.

Insomma, la 2CV del XXI secolo non sarà solo una riedizione nostalgica, ma un’auto con una missione chiara: rendere la mobilità elettrica alla portata di tutti, senza perdere il fascino rustico della sua antenata.
Il piano Citroen non è casuale. Renault sta già facendo il botto con la Renault 5 elettrica, tanto da farla diventare Auto dell’Anno in Europa. E se i cugini francesi stanno riscuotendo successo con le icone retrò, perché non rispolverare anche un’altra leggenda su quattro ruote?
Citroen non si fermerà alla 2CV. Koskas ha lasciato intendere che altri modelli “retrò-futuristici” potrebbero arrivare, forse persino una nuova versione della mitica DS.
Il ritorno della 2CV elettrica suona come una mezza retromarcia, visto che fino a poco tempo fa i dirigenti Citroen negavano tutto con convinzione. Fino a pochi mesi fa si parlava della totale assenza di progetti specifici per l’utilitaria francese. Ora pare sia tutto pronto per il grande ritorno. A dimostrazione che anche le dichiarazioni ufficiali possono avere sospensioni morbide, proprio come quelle della 2CV.

La 2CV originale era nata con un’idea geniale, ovvero permettere a un contadino di attraversare un campo arato senza rompere un cesto di uova. E ha funzionato alla grande. Lanciata nel 1948, è rimasta in produzione fino al 1990, vendendo quasi 9 milioni di esemplari. Un’auto economica, pratica e incredibilmente resistente, seguita a breve da quella che sembra essere un’imminente reincarnazione elettrica.