L’idea della 2 Cavalli, l’utilitaria economica prodotta dalla Citroën dal 1948 al 1990, nacque ad André Citroën attorno agli anni 30, quando in tutta Europa si stava pensando al modo di motorizzare i cittadini. Ma la crisi economica della Citroën, e la successiva estromissione di Citroën stesso, fecero sì che il progetto venisse accantonato.
L’idea venne successivamente ripresa da Boulanger, che commissionò all’ufficio tecnico una vettura le cui specifiche divennero storiche quanto la 2 Cavalli stessa: voleva una vettura che potesse “trasportare due contadini in zoccoli e 50 kg di patate”, che avesse bassissimi costi di manutenzione, che fosse adatta alla guida di “una conduttrice principiante” ed avesse sospensioni tali da permettere di attraversare un campo arato “con un paniere di uova senza romperle”.
Il primo modello, in legno ed a grandezza naturale, fu presentato nel 1936, l’anno successivo alla morte di André Citroën. L’anno successivo era pronto il primo dei 49 prototipi funzionanti che si susseguirono prima di arrivare al modello che venne poi messo in produzione.
La nascita della 2 Cavalli venne bloccata dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Il debutto lo si ebbe solo 1949 quando, dopo tanta segretezza, parve deludere le aspettative e l’auto, fin troppo spartana, venne soprannominata “brutto anatroccolo”. Decisamente, fu un errore di valutazione.
Le quotazioni della 2 CV, al momento vanno dai 2000 euro delle versioni più recenti e più diffuse agli 11000 euro dei pezzi più rari.