Chery Automobile: il Governo Italiano in trattativa per uno stabilimento Tricolore

Natale LiVecchi Autore Auto
Al centro delle trattative del Governo Italiano per introdurre un secondo costruttore ci sarebbe infatti il colosso cinese Chery Automobile
Chery
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Si susseguono ormai da giorni gli annunci di parte del Governo Italiano, a cominciare dalle volontà del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, sulla volontà di introdurre un secondo costruttore di automobili per aggiungere almeno 300.000 nuovi veicoli prodotti alla produzione nazionale. Secondo quanto diffuso da Reuters, ci sarebbe però ora un nome dato per certo; al centro delle trattative del Governo Italiano ci sarebbe infatti il colosso cinese Chery Automobile. Ricordiamo appunto che la trattiva rientra negli sforzi del Governo utili per attirare nella Penisola un ulteriore importante costruttore automobilistico, da porre accanto a Stellantis e ai suoi marchi, per incrementare la produzione automobilistica nazionale.

L’attuale Governo ha infatti come obiettivo il raggiungimento di un livello produttivo pari a 1,3 milioni di veicoli prodotti, puntando quindi a incrementare il dato relativo ai poco meno di 800.000 veicoli prodotti a fine 2023. Accanto alle trattative intraprese già con Stellantis per ragionare su un incremento dei livelli produttivi del Gruppo, fino ad un milione di unità all’anno entro la fine dell’attuale decennio, c’è la volontà di introdurre un nuovo costruttore in grado di produrre in Italia e gli occhi adesso sono puntati proprio su Chery Automobile.

Qualora le trattative dovessero raggiungere un punto di incontro definitivo, Chery Automobile diventerebbe uno fra i primi costruttori cinesi che potranno vantare una presenza produttiva in Europa; in questo modo si andrebbe ad intensificare la concorrenza con i costruttori locali, soprattutto nel comparto relativo ai veicoli elettrici. Ma non solo.

Secondo quanto ammesso dallo stesso Ministro Urso, il Governo Italiano aveva avviato dei colloqui con Tesla così come con almeno altri tre costruttori automobilistici cinesi di cui non si conoscono però i dettagli; i rappresentati di tali costruttori avevano già visitato il nostro Paese per valutare potenziali possibilità di investimento. È lecito a questo punto attendersi che uno fra questi sia proprio Chery Automobile. Reuters, tuttavia, non è riuscita ad ottenere commenti ufficiali sulla trattativa.

Chery Automobile ha comunque intenzione di aprire un nuovo stabilimento produttivo in Europa

Rimane comunque già nota l’indiscrezione secondo la quale Chery Automobile starebbe già valutando alcune possibilità di ragionare su un nuovo asset produttivo di stanza in Europa. Il costruttore si attende che l’incremento delle vendite possa permettere di indirizzare parte della produzione in Europa e quindi di sostenere un possibile stabilimento nel Vecchio Continente. Pari chiaro che fra le possibilità esplorate fin qui, l’Italia possa essere una possibile indiziata in tale direzione. Chery Automobile starebbe valutando la possibilità di intervenire in Italia su uno stabilimento esistente oppure realizzandone uno ex novo. Va detto però che sempre Reuters cita pure Great Wall Motor fra i costruttori automobilistici cinesi che hanno intrapreso contatti col Governo Italiano, sebbene l’ipotesi di Chery appare quella più plausibile oggi.

Chery Tiggo TJ-1
Il SUV Chery Tiggo TJ-1

Va ricordato però che anche BYD sarebbe fra i costruttori cinesi interessati a produrre in Italia; si tratta del costruttore di elettriche più diffuso a livello globale che nel 2023 ha superato infatti le vendite proposte da Tesla in quell’anno. Sebbene BYD abbia già ammesso di dedicarsi alla realizzazione di un sito produttivo in Ungheria, non è ancora chiaro se ci sarà una possibilità anche per altri Paesi del Vecchio Continente.

Bisogna tuttavia ricordare che al momento l’Unione Europea sta indagando sui costruttori cinesi di veicoli elettrici per comprendere se questi beneficiano di sussidi statali ingiusti. Ragionare su una possibile produttività di veicoli elettrici in Italia, dove il mercato non produce ancora riscontri particolarmente interessanti, per costruttori come Chery Automobile potrebbe risultare interessante. Chery produce infatti non solo auto elettriche, ma anche ibride ed endotermiche “tradizionali”.

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