In casa AVL, ovvero una delle aziende più note a livello globale in tema di sviluppo di propulsori e tecnologie per la mobilità, oltre che per simulazioni e test nel comparto dell’automotive, c’è spazio per la definizione di un motore a idrogeno sovralimentato da 2.0 litri capace di una potenza invidiabile.
Il propulsore, alimentato appunto a idrogeno, è stato svelato di recente ed è stato sviluppato sotto la guida del dipartimento di sport motoristici di casa AVL; si tratta di un’unità che ha richiesto diversi mesi di ricerca e sviluppo, fino all’ottenimento di un’unità da competizione alimentata da idrogeno.
Il motore a idrogeno proposto da AVL è infatti in grado di sviluppare una potenza pari a 410 cavalli erogati a 6.500 giri, per un rendimento pari a 205 cavalli per litro, superiore alla già importante soglia dei 200 cavalli/litro essendo la cilindrata pari a 2.0 litri. Un risultato decisamente importante visto il rapporto particolarmente a favore nei confronti dell’unità a idrogeno proposta da AVL.
C’è da dire poi che AVL ha pure introdotto l’iniezione intelligente dell’acqua PFI che permette di praticare l’iniezione di acqua nell’aria aspirata dal motore per prevenire la possibilità di ottenere combustioni premature che potrebbero danneggiare il propulsore. Il sistema avrebbe anche il compito di aumentare la longevità del motore a idrogeno stesso.
Il propulsore proposto da AVL rappresenta un passo in avanti nei valori prestazionali proposti da un motore a idrogeno
Fino ad ora infatti i motori a combustione interna alimentati a idrogeno (H₂-ICE) erano piuttosto noti per il fatto di riuscire a garantire basse prestazioni e una combustione magra. AVL RACETECH, che ha sviluppato questa unità, ha voluto mettere da parte questo “preconcetto”. L’innovativo motore a idrogeno prodotto e sviluppato in collaborazione con l’ungherese HUMDA Lab rappresenta per AVL RACETECH anche il primo motore da corsa con il proprio nome. Su uno dei banchi di prova motori modificati per l’utilizzo stesso dell’idrogeno presso la sede centrale di AVL a Graz, un prototipo del motore sovralimentato da due litri alimentato a idrogeno ha raggiunto una potenza massima di 410 cavalli, pari a 301,7 kW, con un regime di rotazione pari a 6.500 giri/min. Il motore genera 500 Nm di coppia a 3000 – 4000 giri/min, che corrisponde ad una pressione media (BMEP) di 32 bar.
Grazie anche all’intervento del già citato sistema di iniezione d’acqua PFI, il rapporto aria-carburante (lambda) è pari a 1 (secondo una combustione stechiometrica), il che significa che non è più nella fascia magra. Il fabbisogno d’aria, inferiore rispetto alla combustione magra, viene coperto mediante l’utilizzo di un turbocompressore Wastegate progettato appositamente per sopperire a tale scopo.
AVL aveva eseguito già in precedenza alcune simulazioni dettagliate, che mostravano un’eccellente correlazione con i risultati registrati sul banco di prova. La prossima pietra miliare nello sviluppo di questo motore a idrogeno è quella di testare il nuovo concept su un veicolo destinato alla pista. La valutazione relativa all’utilizzo su veicoli destinati alla produzione e all’impiego su strada avverrà successivamente.
Va ricordato che nel 2021 la stessa AVL aveva annunciato una collaborazione con Ineos per lo sviluppo di un veicolo a marchio Grenadier dotato di propulsore alimentato con tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. Una condizione che potrebbe subire un’accelerazione se rapportata a quanto espresso al banco da questo nuovo motore a idrogeno capace di una potenza sicuramente sbalorditiva.