Cadillac, quel marchio di auto di lusso americano che ora sta giocando con molti dei suoi rivali più giovani, ha un sacco di esperienza con le tradizionali berline. Tuttavia, la sua nuovissima CT5 rompe la tradizione con un’interpretazione simile a una fastback.
Cadillac CT5: le libertà del mondo virtuale
Nel corso di tre generazioni e nell’arco di quasi due decenni, la sua antesignana CTS ha anche osato offrire ai clienti alcune alternative al classico formato a quattro porte. Ciò vale particolarmente per la seconda generazione (2007-2014) della serie di executive car, che ha formato un fantastico triumvirato dai suoi stili di carrozzeria coupé a due porte, berlina a quattro porte e station wagon a cinque porte.
Ora, dall’arrivo della CT5, Cadillac è tornata a una forma di berlina canonica. Probabilmente è un ultimo sforzo di fronte all’amore dell’industria automobilistica per tutto ciò che riguarda crossover, SUV e camion. Naturalmente, con tali avversità, un derivato station wagon è piuttosto fuori questione nella vita reale.
Fortunatamente, il mondo virtuale è un po’ più permissivo. E Sugar Chow, il maestro del pixel meglio conosciuto come sugardesign_1 sui social media, immortala un’altra fantastica destinazione nel suo itinerario “Touring the world!”. Il viaggio virtuale incentrato sulla station wagon ha portato stavolta al punto di riferimento naturale più noto e amato d’America: Yellowstone.
L’ esperto di computer grafica non ha effettivamente ricorso al parco naturale in quanto sfondo per la sua trasformazione della CT5 (occasione persa, giusto?). Invece, ha appena creato una Yellowstone ad hoc per il dumper non ufficiale della famiglia CT5. Sfoggia con orgoglio una versione moderna della verniciatura Yellowstone Green e sembra quasi troppo bella per essere vera.
Peccato che si tratti di una mera illusione. Una innescata dall’amore del pixel master per ricreare questi veicoli CGI in ogni dettaglio, facendoli sembrare quasi autentici. E mentre non c’è alcun accenno al propulsore della CT5 Wagon, si può giusto pensare a un’unica soluzione, a parte il V8 di Blackwing: il V6 biturbo da 335 cavalli.