Mostruosamente BYD: l’utile netto del primo trimestre 2025 del colosso cinese schizza all’insù del 100,4% a 9,2 miliardi di yuan, cioè 1,11 miliardi di euro, dice la Reuters. Il fatturato vola a 170,4 miliardi di yuan nel trimestre, in crescita del 36,4% su base annua. I ritmi di crescita di Build Your Dreams a livello planetario sono impressionati e si fanno sempre più veloci, in parte grazie all’Intelligenza Artificiale sfruttata dalle aziende del Celeste Impero e in parte per la pesca geniale del meglio dei manager in giro per il pianeta, facendo man bassa anche in Italia. Infatti, ora gli orientali potrebbero creare un triangolo d’oro fra le fabbriche in Ungheria e Turchia coi fornitori di componentistica italiani (il Made in Italy era e resta e sarà sempre uno spettacolo da tutti desiderato).
BYD scatena la guerra delle auto intelligenti: in Cina Case europee ko
In quasi due anni, il colosso cinese dei veicoli a benzina termici ibridi plug-in ed elettrici consolida la sua posizione di leadership nel competitivo mercato della Cina. Due le mosse: primo, puntare su auto intelligenti, stracolme di aiuti alla guida, con abitacolo sala giochi; secondo, abbattere i prezzi scatenando la guerra dei listini. La cosa ha fatto soffrire da matti Tesla. Ed è una disgrazia per le Case europee. Infatti, i marchi stranieri avevano nel 2020 una quota mercato superiore del 60%, e vedevano il Regno di Mezzo come l’Eldorado; oggi, sono al 32%, e scenderanno ancora perché non reggono il ritmo di BYD e degli altri cinesi, coi loro nuovi modelli sfornati a getto continuo e con le batterie di Shenzhen e di CATL iper efficienti. Il cuore, le NEV (auto a nuova energia), ossia termiche ibride plug-in PHEV ed elettriche BEV, è stradominato dalle Case dell’assatanato Dragone.
Iradiddio Occhio di dio BYD
BYD ha sconvolto il mercato negli ultimi mesi offrendo il suo sistema di assistenza alla guida God’s Eye, l’Occhio di dio: funzionalità standard senza costi aggiuntivi su tutta la sua gamma. Abbiamo God’s Eye C, il livello base, con sistema di guida intelligente dotata di un cluster di tre telecamere dietro il parabrezza, destinato ai modelli più accessibili del marchio. Alimentato dal sistema DiPilot 100, promette una potenza di calcolo di 100 TOPS e supporta la guida assistita NOA (Navigation on Autopilot) in autostrada, con un’espansione futura nei centri urbani (questione delicata per il traffico, gli utenti, le infrazioni).
God’s Eye B include un sensore LiDAR che monitora l’esterno per modelli: una potenza di calcolo di 300 TOPS grazie al sistema DiPilot 300. Per il lusso (Yangwang), il God’s Eye A: il top di gamma con tre LiDAR. Basato su DiPilot 600, raggiunge una potenza di calcolo di 600 TOPS e supporta la guida autonoma NOA sia in autostrada sia in città (sebbene a nostro avviso nei centri urbani si debba andare coi piedi di piombo).
Ricarica velocissima di Build Your Dreams: sfida mondiale
Poi c’è una nuova piattaforma tecnologica per la ricarica rapida dei veicoli elettrici. Il suo passo avanti nella concorrenza ha spinto rivali come Leapmotor, Geely e Toyota a seguire l’esempio con veicoli dotati di funzionalità intelligenti senza prezzi irragionevoli. Notevole la dimostrazione da parte di BYD della sua tecnologia di ricarica flash a megawatt, in grado di raggiungere fino a 1000 kW con un singolo connettore e 1360 kW con un doppio connettore. Ossia la macchina ha due bocche per bere elettroni in quantità industrile e farsi il pieno che le consenta una percorrenza lunghissima.
Questa tecnologia supera le velocità di ricarica ultraveloci tradizionali di 500-600 kW offerte da reti come il Supercharger V4 di Tesla (500 kW). Persino la tecnologia di ricarica V3 di Zeekr raggiunge un picco di soli 800 kW. Huawei ha recentemente presentato un caricabatterie simile a livello di megawatt, che dovrebbe raggiungere 1,5 MW, apparentemente con l’obiettivo di superare BYD. Tuttavia, i dirigenti Huawei hanno indicato che questa tecnologia è destinata principalmente al mercato dei camion commerciali, dove il fabbisogno energetico è significativamente più elevato, analogamente al Supercharger mobile da 750 kW di Tesla progettato per i suoi camion Semi. Zeekr ha anche introdotto una stazione di ricarica raffreddata a liquido, specifica per autovetture, con una potenza di picco di 1,2 MW e un singolo connettore, che si avvicina alla potenza di uscita a doppio connettore di BYD.
Le promesse dei produttori (come BYD) sono chiare: bisogna poi vedere nell’uso pratico ogni dì. In primo luogo, la potenza di una stazione di ricarica è vincolata da vari elementi, tra cui tensione, corrente e capacità intrinseche del caricabatterie. Le velocità di ricarica sono inoltre influenzate dalla piattaforma della batteria del veicolo, dall’aumento di tensione durante il processo di ricarica e dalla fase finale di carica di mantenimento. Raggiungere livelli di potenza superiori a 500 kW richiede in genere l’utilizzo di cavi e sistemi di ricarica raffreddati a liquido. Questi caricabatterie raffreddati a liquido possono costare cinque volte di più rispetto ai tradizionali caricabatterie raffreddati ad aria. Inoltre, i sistemi di raffreddamento a liquido richiedono la sostituzione periodica del refrigerante, con un conseguente aumento dei costi operativi.
E la rete elettrica reggerebbe? magari lungo le autostrade o presso le stazioni di servizio tradizionali, dove gli automobilisti sono più sensibili al fattore tempo. Velocità di ricarica così estreme sono meno critiche per altre postazioni di ricarica comuni come centri commerciali, cinema o ristoranti, dove i veicoli rimangono parcheggiati per periodi più lunghi.

Dove vende BYD
In Cina, BYD ha rappresentato il 13,6% delle vendite tra gennaio e marzo 2025, in aumento rispetto al 12,1% nello stesso periodo dell’anno scorso. Al di fuori del mercato interno, che rappresenta circa il 90% delle vendite totali di BYD, l’azienda punta a esportare 800.000 veicoli quest’anno.
Per dare l’idea, durante i 14 giorni del Salone Internazionale dell’automobile di Bangkok 2025, gli ordini totali hanno raggiunto 77.379 veicoli, con un aumento di 23.941 unità rispetto all’evento dell’anno precedente, che rappresenta una crescita annua del 41,63%. Tra questi, BYD/Denza ha ricevuto un totale di 10.353 ordini (9.819 e 534), classificandosi al primo posto. Toyota si classifica al secondo posto con un totale di 9.819 ordini.
Da Pechino per tutti: cautela con le funzionalità avanzate di assistenza alla guida
Specie per ragioni di sicurezza stradale, ma anche perché non tutti i consumatori recepiscono in modo corretto i messaggi di marketing delle Case, Pechino ha imposto cautela con gli ADAS super evoluti. Piano coi termini come “intelligente” o “autonoma” per descrivere la tecnologia, dopo l’incidente mortale di uno Xiaomi SU7 alla fine di marzo. Ecco perché al Salone di Pechino questa tecnologia, anche BYD, è rimasta in penombra.
Unione Europea sotto choc
BYD sta inoltre riorganizzando le sue attività nel Vecchio Continente. Qualche tecnocratico nell’Unione Europea pensava che i dazi UE sulle elettriche Made in China potessero dar noia al gigante di Shenzhen, dimenticando che il Dragone si scatena con le auto a benzina ibride plug-in, termiche molto desiderate dagli europei per la carenza di colonnine di ricarica pubbliche e per i prezzi elevatissimi degli elettroni.