Se il fatto era ormai scontato, alla luce del trend di mercato in atto, la notizia relativa al sorpasso di BYD ai danni di Tesla, nella veste di maggior produttore di EV a livello globale ha comunque destato notevole impressione. Anche perché sembrava abbastanza lontano ancora un anno fa, quando la casa di Elon Musk dominava non solo le classifiche di vendita, ma anche i notiziari motoristici. E ora, la domanda non è rivolta a capire se la casa californiana sia in grado di riprendersi la vetta, bensì se il gap non sia destinato ad allargarsi in maniera sempre più significativa. nel corso dei prossimi mesi. Soprattutto alla luce dell’evidente rifiuto da parte dell’opinione pubblica della nuova veste iper-politicizzata del suo CEO.
Una tendenza ormai irreversibile
Che il sorpasso di BYD fosse ormai nell’ordine delle cose era del tutto chiaro. Mentre la casa cinese rinveniva a tutto gas, infatti, Tesla ormai da tempo fallisce regolarmente i propri obiettivi di vendita. E, con l’inizio dell’anno, la tendenza al rallentamento è diventata sempre più evidente. Tanto da provocare un vero e proprio fuggi fuggi dal suo titolo azionario.

Una tendenza che ora potrebbe ulteriormente aggravarsi, a meno che Elon Musk non si decida a smettere di giocare in politica e torni a fare quello in cui riesce meglio, ovvero l’imprenditore. Ipotesi che, però, sembra allontanarsi sempre di più, considerata la notizia relativa alla sua partecipazione al prossimo congresso della Lega.
E a raccogliere copiosi risultati dalla situazione in atto è proprio BYD. Che invece continua a riscuotere un crescente gradimento da parte dei consumatori di ogni parte del mondo. Anche perché la sua immagine è al momento estremamente rampante, ovvero quella di un’azienda in grado di apportare ricchezza e posti di lavoro in ogni territorio in cui si installa. Quello che avrebbe dovuto fare Tesla, se Elon Musk non si fosse smarrito dietro a mire politiche che stanno fornendo le basi per una rotta clamorosa.
Le vendite di Tesla sono calate notevolmente nel 2025
Basta dare una rapida occhiata ai dati presentati da Tesla per il primo trimestre del 2025, dai quali risulta con chiarezza come l’azienda guidata da Musk abbia totalizzato 336.681 consegne di auto elettriche. Un calo estremamente significativo, pari a quasi 50.000 modelli in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano state vendute 386.810 unità.
A fronte di questi numeri in calo, sono destinati a stagliare con ancora maggior evidenza quelli in crescita di BYD. Che nel segmento temporale in considerazione ha totalizzato ben 377.420 consegne. Anche se si tratta di poco più di 40mila rispetto al dato totalizzato da Tesla, il sorpasso è comunque bello che operato. E a poco vale l’obiezione relativa al fatto che il dato del costruttore cinese vada a inglobare anche i volumi di Yangwang, Fang Cheng Bao e Denza, realtà facenti capo alla galassia del gruppo. Anche eliminandoli dal computo, il dato relativo esclusivamente al marchio BYD va a conseguire un totale pari a 350.615 consegne.
Se il confronto passa ai termini relativi alla quota di mercato internazionale, BYD si trova ora al 15,7%, lasciando Tesla quattro decimali indietro. Dietro di loro, al momento, c’è praticamente il vuoto se il confronto resta sul terreno dei produttori di auto elettriche. A chiudere il podio sarebbe infatti Geely che si limita almeno per ora al 7,5%.
L’apporto degli ibridi al successo di BYD
C’è un altro dato da tenere poi in debita considerazione. Se, infatti, Tesla vende solo auto elettriche al 100%, i cinesi stanno producendo, e vendendo, sempre più ibridi plug-in. E considerato il feeling coi consumatori, proprio questo segmento potrebbe soffiare sulle vele di BYD. Quelli venduti nell’arco temporale preso in considerazione, in particolare, sono 569.710, i quali vanno a contribuire insieme a camion, furgoni e autobus ad un bottino di 1.000.804 veicoli immatricolati nel primo trimestre del 2025.

Mentre Tesla, se si fa eccezione per il Semi, con dati di vendita ancora residuali, non dispone di alternative ibride plug-in o carrozzerie di tipo industriale. Una circostanza destinata ad allargare il divario tra le due aziende.
La domanda che ne consegue, al momento, è la seguente: quanto ci metterà BYD, dopo aver superato Tesla sul suo stesso terreno, a operare il sorpasso anche con il più grande produttore mondiale di veicoli, ovvero Toyota? Al momento le previsioni indicano la fine del decennio, ma non è escluso che anche questo evento possa avvenire in un arco di tempo più ridotto.