Dover parcheggiare in parallelo a volte comporta problemi di non poco conto, per i più svariati motivi. Da oggi, però, tali problemi potrebbero diventare un retaggio del passato. A trovare la soluzione sono stati, come ormai avviene da tempo, i soliti cinesi. Che nel caso in oggetto sono quelli di BYD, i quali sono riusciti a congegnare un vero e proprio trucco , sotto forma di un particolare sistema in grado di muovere le ruote posteriori in controfase, riuscendo a rendere tutto più semplice. Il veicolo che monta il sistema in oggetto è la Denza Z9 GT, ovvero il modello di un marchio che rientra a pieno tiolo nella galassia di quello che può ormai essere considerato il più grande produttore mondiale di auto elettriche. Un veicolo che proprio su questo sistema potrebbe fondare le sue fortune commerciali.
Qual è il segreto della Denza Z9 GT?
Parcheggiare in parallelo senza alcun problema? Quello che per molti può risultare un problema viene ora bypassato dalla Denza Z9 GT, che riesce a farlo nel migliore dei modi, lasciando al conducente soltanto il compito di accostarsi allo spazio vuoto in cui intende collocare il veicolo.
Il segreto che permette alla Z9 GT di portare a termine la missione, è rappresentato dalla presenza di un powertrain cui concorrono tre motori elettrici, di cui uno dedicato alle ruote anteriori e due a quelle posteriori, con gli ultimi i quali possono essere controllati in maniera indipendente.
Basta in effetti osservare il video che è stato postato su YouTube, per notare come al momento di parcheggiare, il conducente del veicolo deve solo scegliere una delle ruote, operazione che viene condotta in porto utilizzando lo schermo dell’infotainment dell’auto, e utilizzare le telecamere esterne al fine di tracciare una linea in grado di indicare la manovra che deve essere eseguita.
A questo punto, sono i motori elettrici a mettersi immediatamente al lavoro per soddisfare l’esigenza prospettata. Il primo step in tal senso è rappresentato dall’angolazione delle ruote tramite lo sterzo posteriore dell’auto. Seguito quindi dall’applicazione da parte dei motori della coppia in direzioni opposte a ognuna delle ruote posteriori. Nel frattempo, però, le ruote anteriori girano in avanti, in maniera tale da evitare che l’auto possa fare retromarcia contro il veicolo dietro di sé. L’ultimo passo vede il blocco della ruota anteriore più esterna, operazione necessaria per poter garantire un punto di rotazione alla vettura.
All’atto pratico, quindi, la Denza Z9 GT è in grado di effettuare il movimento in diagonale tipico di un granchio, tale da tradursi in una notevole riduzione dello stress derivante da parcheggi spesso complicati, soprattutto a livello cittadino.
Denza Z9 GT, ancora non è stata resa nota la data del suo sbarco in Europa
Il video postato su YouTube ha naturalmente riscosso notevole curiosità. Considerata la difficoltà a trovare un parcheggio nei centri cittadini, con relative complicazioni, questa capacità della Denza Z9 GT potrebbe risultare un notevole asso da giocare nella battaglia commerciale che l’attende. Se è del tutto evidente come un’utilizzazione troppo frequente di tale funzione potrebbe tradursi in una usura più rapida degli pneumatici, al tempo stesso il risparmio di tempo in sede di manovra è effettivamente notevole.
![Denza Z9 GT](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/02/Denza-Z9-GT-1.jpg)
A questa peculiarità, peraltro, il nuovo veicolo della galassia BYD può affiancare altre qualità notevoli, a partire dalla potenza che è in grado di erogare. Si tratta infatti di una shooting brake, lunga 5,18 metri, erogando 965 CV complessivi, riuscendo a dare vita ad uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi. Per quanto concerne la batteria da 100,1 kWh, garantisce 630 chilometri nel ciclo CLTC, considerato più permissivo del WLTP adottato in Europa. Nella gamma cinese, peraltro, è presente anche una versione ibrida plug-in da 870 CV, con un’autonomia pari a 201 km, sempre nel ciclo CLTC.
Se già si sa che Denza Z9 GT approderà in Europa nel prossimo futuro, per il momento BYD non ha ancora diffuso dettagli i mercati e i relativi prezzi destinati ad accoglierla. Non resta quindi che attendere novità in tal senso.