BYD aprirà un nuovo stabilimento in Europa

Alessio Salome Autore
La nuova fabbrica sorgerà a Szeged

Le recenti dichiarazioni di Viktor Orban – Primo Ministro dell’Ungheria – sull’apertura di un nuovo stabilimento in Ungheria da parte di BYD rappresenta un passo significativo nel panorama dell’industria automobilistica europea, in particolare per il settore delle auto elettriche.

L’annuncio del premier ungherese evidenzia non solo la crescente influenza della casa automobilistica cinese nel mercato europeo, ma anche le dinamiche geopolitiche e commerciali tra l’Unione Europea e la Cina, in un contesto caratterizzato da tensioni relative alle pratiche di antidumping.

BYD: prosegue l’espansione del brand cinese nel Vecchio Continente

L’investimento della casa cinese in Ungheria, come sottolineato da Orban, segna un’importante evoluzione nel settore EV, con l’istituzione del primo sito produttivo europeo di BYD a Szeged. Tale mossa si inserisce in un contesto più ampio di espansione globale del marchio, che rafforza ulteriormente la sua posizione come produttore di spicco nel segmento dei veicoli elettrici.

Durante l’incontro a Budapest tra Orban e i rappresentanti della casa automobilistica cinese, è stato evidenziato l’impatto significativo che l’investimento avrà sul panorama economico locale. Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese, ha messo in risalto su diversi canali social l’importanza di questo investimento, che promette un avanzamento tecnologico, la creazione di migliaia di posti di lavoro e benefici per i fornitori locali. Questa mossa rafforza ulteriormente la posizione dell’Ungheria come fulcro principale degli investimenti cinesi nell’Europa centrale e orientale.

La decisione di BYD di aprire una fabbrica in Ungheria riflette anche la stabile relazione economica e commerciale tra Ungheria e Cina, una relazione che ha continuato a crescere e a raggiungere nuovi livelli di cooperazione ogni anno.

Questo scenario evidenzia la strategia dell’Ungheria di posizionarsi come un partner chiave per gli investimenti asiatici in Europa, specialmente in un settore in rapida crescita come quello delle auto elettriche.

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