Ferrari sembra essere interessata a realizzare motori a combustione ad idrogeno
La Ferrari ha brevettato un nuovo tipo di motore a combustione ad idrogeno. Questa scelta suggerisce che la casa automobilista del cavallino rampante voglia mantenere i motori a combustione per far bruciare idrogeno e non più benzina. Una scelta quasi obbligata poiché tutte le vetture devono adeguarsi a norme sempre più stringenti in materia di emissioni nocive per l’ambiente.
Questa idea non è del tutto originale tanto che BMW aveva equipaggiato nell’ormai lontano 2000 le vetture della serie 7 con questa tipologia di motori. Anche Toyota in collaborazione con Yamaha sta lavorando su questo tipo di motorizzazione anche se la compagnia automobilistica giapponese sembra essere più attiva avendola già adottata questa soluzione su alcune vetture Lexus.
Si tratta di una scelta abbastanza interessante che si pone come una specie di strada mediana tra i motori a combustione tradizionali e quelli alimentati ad idrogeno. Il discorso è che la combustione non viene eliminata dall’equazione. Ciò significa che se da un lato la Ferrari vede in questa tecnologia il modo per ridurre drasticamente le emissioni. Quindi non deve essere confusa in qualsiasi modo con i motori con celle a combustione che naturalmente sono assolutamente differenti.
Alla fine è una questione di peso?
C’è un problema molto serio che gli ingegneri della Ferrari stanno naturalmente considerando, ed è rappresentato dalla densità dell’idrogeno. Questo gas occupa molto più spazio rispetto alla benzina, quindi per mantenere la stessa autonomia sarebbe necessario utilizzare serbatoi più grandi, causando un significativo aumento di peso. Ciò suggerisce che questa tecnologia potrebbe non essere adottata a breve, principalmente a causa di un problema strutturale: attualmente mancano distributore di idrogeno in quantità sufficienti. Questo non è un problema trascurabile, poiché chi possiede un’auto a idrogeno deve poter trovare un luogo dove fare rifornimento. Inoltre, sembra che l’infrastruttura attuale non sia in grado di gestire una domanda elevata.
Quanto al futuro della Ferrari, è difficile dirlo con certezza. Al momento, non ci sono le condizioni per l’adozione di questa tecnologia, ma è certo che l’azienda deve trovare un modo per ridurre le emissioni senza compromettere le prestazioni. Attualmente, la combustione dell’idrogeno sembra essere la migliore soluzione, nonostante il problema del peso. La fattibilità tecnologica è dimostrata da aziende come BMW e, soprattutto, dalla collaborazione tra Toyota e Yamaha.