Lo scorso luglio l’Unione Europea ha fissato una data per la cessazione della combustione nel Vecchio Continente. Il 2035 è l’anno di addio per questo sistema di propulsione, costringendo i marchi a riconvertire il proprio modello di business alle auto elettriche, in modo che tutte le nuove che escono da quell’anno possano essere solo elettriche o a idrogeno. Tuttavia, Bosch sottolinea in un rapporto che le emissioni zero saranno possibili solo aggiungendo anche combustibili sintetici.
Nell’ambito del recente 15° Berlin Automobile Dialogue, organizzato oggi dall’Associazione centrale dell’industria tedesca -ZDK- è diventato chiaro che il motore a combustione ha sicuramente un futuro, ma solo con i cosiddetti combustibili “climatici”. I sintetici su cui lavorano Porsche, Bentley, McLaren e Mazda.
Il grosso problema è il loro prezzo elevato al momento, ma è dovuto alla mancanza di capacità produttiva, motivo per cui si prevede una riduzione significativa con un’infrastruttura sufficiente su larga scala. È questa la direzione tracciata dai responsabili della «eFuel Alliance», guidati da Ralf Diener, che si impegna a «influenzare il quadro politico affinché la generazione di carburante neutro per il clima diventi anche un modello di business praticabile per i Provider». In breve, richiedere all’Unione Europea di regolamentare questa materia. Perché la Germania, uno dei grandi difensori, non è disposta a gettare la spugna.
Il grosso problema è che raggiungere gli obiettivi climatici in Europa è tanto difficile quanto impossibile. Björn Noack, Direttore Strategia per la Mobilità Sostenibile di Bosch, ha sottolineato l’importanza dei carburanti sintetici per il raggiungimento degli obiettivi, spiegando che “fino a 4/5 delle vetture immatricolate su strada continueranno ad essere dotate di combustione interna motore entro il 2030.
Questi vecchi veicoli richiedono circa 200 milioni di tonnellate di carburante all’anno, quindi questa quantità può essere gradualmente sostituita da carburanti sintetici». Il gigante della componentistica ha già un combustibile artificiale e neutro, anche se deve ancora indagare ulteriormente, dopo le critiche ricevute per il suo alto contenuto di olio di palma.
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