Secondo le ultime indiscrezioni, Fiat starebbe ricevendo troppi ordini per la nuova Grande Panda e avrebbe bisogno di rinforzi. Già nelle scorse settimane Stellantis aveva invitato gli operai Maserati ad andare in Serbia, temporaneamente, per la produzione del nuovo B-SUV del marchio. Ora sembra che altri operai di Melfi e Cassino abbiano ricevuto la proposta di recarsi in Serbia per produrre la Grande Panda, in attesa che la situazione in Italia migliori.
Stellantis in difficoltà per la mancanza di personale in Serbia: troppi ordini per la Fiat Grande Panda
La produzione della Fiat Grande Panda nello stabilimento Stellantis di Kragujevac, in Serbia, attualmente oscilla tra le 80 e le 100 unità al giorno. Ancora poche a causa della mancanza di componenti. L’obiettivo, però, è ben più ambizioso: arrivare a quota 500. Per riuscirci, serviranno molte più risorse umane rispetto a quelle disponibili oggi.
Un paradosso, se si pensa che solo pochi anni fa il gruppo era costretto a incentivare l’uscita di personale o il trasferimento all’estero per gestire gli esuberi. Ora, invece, la situazione si è ribaltata: mancano oltre 1.000 lavoratori per far marciare l’impianto a pieno ritmo. Le campagne di reclutamento locali non stanno dando i risultati sperati e Stellantis è corsa ai ripari richiamando temporaneamente dipendenti dai suoi stabilimenti italiani, nel tentativo di tamponare l’emergenza e mantenere attiva la catena di montaggio.
Chi accetterà di trasferirsi in Serbia, si impegnerà a restare nello stabilimento serbo per sei mesi. La paga giornaliera dovrebbe essere di circa 100 euro al giorno, con vitto e alloggio gratuiti e la possibilità di tornare in Italia ogni 45 giorni, con volo pagato dall’azienda.
Per Stellantis, aumentare rapidamente i volumi della Grande Panda è una priorità. In un momento delicato come quello attuale, ogni vendita in più rappresenta ossigeno puro. E la Grande Panda, insieme all’immortale “Pandina”, possono davvero risollevare le sorti del marchio, in difficoltà in Italia.
