Una società che si definisce civile deve inevitabilmente passare attraverso la tutela e il supporto dei membri più fragili della popolazione. Su tali premesse lo Stato italiano ha sancito una normativa ad hoc per il bollo auto legge 104. Nel corso di questo articolo cercheremo di capire in maniera approfondita ed esaustiva quali sono le direttive fornite dal potere centrale.
La tassa automobilistica, da corrispondere in caso di possesso di vettura iscritta sul registro del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), è una tassa regionale. Ma non è istituita dagli enti locali, perciò, anche se hanno una certa autonomia di applicazione, le amministrazioni locali hanno l’obbligo di attenersi alle direttive statali.
Questo concetto è bene scolpirselo in mente. Perché, a livello di bollo auto legge 104, fa riferimento il testo pubblicato sul sito ufficiale dell’Automobil Club d’Italia, consultabile all’indirizzo aci.it. La “legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti” degli individui con handicap riconosce pure l’esenzione del bollo ai soggetti ritenuti meritevoli. La misura è concessa ai cittadini che soffrono di specifici limiti, inerenti alla sfera fisica o psicologica.
Bollo auto legge 104: chi sono i cittadini tutelati
L’art. 3 della legge 104 fornisce una definizione completa sui soggetti portatori di handicap. In primo luogo, deve avere una minorazione di carattere:
- fisico;
- psichico;
- sensoriale.
Il disturbo può essere:
- stabilizzato;
- progressivo.
Lo stato in cui si trova deve avere un impatto di tipo:
- cognitivo, relazionale o di integrazione lavorativa;
- di entità tale da determinare uno svantaggio sociale o l’emarginazione.
L’esenzione del bollo auto in conformità alla legge 104 è riconosciuta purché la condizione di invalidità sia permanente. Dunque, chi ne è affetto per lasso temporale circoscritto non ha diritto all’agevolazione.
Per beneficiarne è obbligatorio mandare apposita domanda, corredata da relativa documentazione, al portale ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS).
Bollo auto legge 104: la documentazione
A proposito di documentazione, chi presenta minorazioni fisiche ha l’onere di inviare una copia di:
- autorizzazioni comprovanti il deficit, a nome di personale medico qualificato;
- patente speciale, secondo cui il possessore ha la libertà di circolare su strada previa l’adozione di alcune modifiche alla vettura (a sua volta da dimostrare);
- se il mezzo non è di proprietà del disabile, prove documentali attestanti in maniera insindacabile che il vero possessore abbia a carico l’interessato.
Vigono direttive analoghe in merito a chi accusa gravi amputazioni o di pluriamputazioni, disturbi psichici o sensoriali.
L’istanza per accedere all’esenzione dal bollo auto in osservanza della legge 104 può essere presentata secondo differenti modalità, in base alla Regione di residenza. Molte hanno stretto un accordo con l’ACI, che consente di trasmettere la richiesta (tramite mano o raccomandata A/R) all’Unità Territoriale o a una Delegazione locale. Nello specifico, ci riferiamo a:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Campania;
- Emilia Romagna;
- Lazio;
- Lombardia;
- Molise;
- Puglia;
- Toscana;
- Umbria;
- Valle d’Aosta.
L’autorità interpellata avrà il compito di analizzare la domanda e i documenti in allegato, per poi assumere una decisione sulla base degli elementi in suo possesso. Talvolta, può succedere che, ad esempio per una semplice dimenticanza del richiedente, la domanda non risulti completa. Se così fosse, l’Automobil Club d’Italia risponderebbe indicando le parti mancanti affinché il soggetto abbia occasione di rimediare e di vedersi riconosciuto un suo diritto.
Come abbiamo detto poco sopra, alcune Regioni non hanno finora sottoscritto una convenzione con l’Automobil Club d’Italia. Inevitabilmente, il mancato accordo determina una parziale modifica dell’iter burocratico. Nel dettaglio, parliamo delle amministrazioni regionali di:
- Calabria;
- Friuli Venezia Giulia;
- Liguria;
- Marche;
- Molise;
- Piemonte;
- Sardegna;
- Sicilia;
- Veneto.
Ciascuna di queste Regioni mettono a disposizione degli Uffici competenti da contattare in caso di dubbi e alle quali inviare la domanda. Inoltre, i relativi portali web istituzionali danno l’opportunità di recuperare info in materia. Anche se è abbastanza scontato, la documentazione da inoltrare rimane sempre la stessa. Non si fanno eccezioni di sorta, perciò l’unica via per ottenere l’esenzione al bollo auto con la Legge 104 è di ottemperare con attenzione alle direttive.
Prima di procedere con l’inoltro tramite posta raccomandata o la consegna a mano del plico invitiamo a controllare di avere ogni elemento necessario. Un controllo ulteriore consentirà di agire nella massima serenità, consapevoli di avere ottime chance di ricevere l’autorizzazione dell’organo chiamato a esprimersi.
Le Regioni a statuto speciale, ossia:
- Friuli-Venezia Giulia
- Sardegna
- Sicilia
concedono la facoltà di mettersi in relazione con i centri locali dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione o del ministero delle Finanze.
I veicoli ammessi
Delle preziose puntualizzazioni le fornisce l’Automobil Club d’Italia sul proprio portale. Un aspetto cruciale, sul quale è naturale interrogarsi, riguarda la tipologia di veicolo ammessa all’esenzione del bollo auto con la legge 104. Nelle pagine dedicate l’ACI fissa dei precisi paletti in merito agli esemplari che possono dare godimento della misura. Ebbene, il parametro da prendere in oggetto è la cilindrata. Sono cioè soggetti ad aliquota Iva agevolata le autovetture con:
- cilindrata di 2.000 cm³ per l’alimentazione benzina;
- cilindrata di 2.800 cm³ per le alimentazioni diesel e ibrida;
- potenza pari o inferiore a 1.500 kW per il powertrain 100 per cento elettrico.
Il trattamento privilegiato è accordato quando:
- il proprietario del mezzo abbia certificato di invalidità;
- il proprietario del mezzo abbia fiscalmente a carico un individuo con certificato di invalidità, che se ne serve per i suoi spostamenti.
Siccome le Regioni hanno una discreta autonomia sui soggetti aventi diritto possono prevedere un’agevolazione pure a ulteriori soggetti, che esulano dalla normativa base. Raccomandiamo, pertanto, di contattare direttamente l’ufficio territoriale di competenza per avere ogni chiarimento utile. I recapiti possono essere facilmente reperiti sui siti ufficiali delle Regioni e dell’Agenzia delle Entrate. Ribadendo che ci sono amministrazioni convenzionate con l’ACI (Automobil Club d’Italia), vi sono senz’altro dei numeri da contattare.
Nel prosieguo delle indicazioni fornite dall’ACI, si apre un capitolo attinente a quelle persone che detengono due o più veicoli. In tali circostanze, l’esenzione del bollo auto per legge 104 non vale per ciascuna vettura, bensì ne riguarda sempre una sola. La facoltà di stabilire quale nello specifico compete all’istante, che, all’interno della domanda presentata, sarà tenuto a riportarne la relativa targa.
Qualora il veicolo non rientri in nessuna delle due casistiche sopra segnalate non ne ha diritto, a prescindere dal fatto che è privato o pubblico.
L’iter burocratico
L’istanza, accompagnato dai documenti tesi a dimostrare lo stato di invalidità permanente dell’avente diritto, va spedita una sola volta. Il plico va sottoposto all’attenzione delle unità incaricate in materia entro 90 giorni dalla scadenza del termine per assolvere al saldo della tassa di proprietà. Dopo aver conseguito la prima autorizzazione non sarà necessario inviare ogni volta la documentazione, in quanto farà fede quella consegnata all’ottenimento dell’agevolazione.
In buona sostanza si configura il rinnovo poiché il soggetto interessato non dovrà più presentare nemmeno la domanda. D’altro canto, laddove le condizioni che danno accesso al trattamento privilegiato dovessero decadere, sarà compito dell’istante attivarsi nei confronti delle autorità di riferimento.
Ad esempio, in caso di cessione dell’auto, andrà inviata apposita comunicazione all’amministrazione regionale o all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Il soggetto da chiamare in causa cambia a seconda della Regione di residenza, come abbiamo già avuto più volte occasione di ribadire.
Sarà compito degli uffici incaricati mandare apposito avviso all’Anagrafe tributaria, con ciascun dato occorrente. Gli stessi enti avranno il compito di rispondere all’istanza, a prescindere dall’esito, ossia sia in caso di accoglimento sia di respinta.